Domenica In: Laura Pausini ha un problema al cuore, Cortellesi svela un segreto

La nuova puntata, in onda su Rai 1 domenica 26 novembre, vede protagonista assoluta Laura Pausini, vincitrice del premio Persona dell'Anno ai Latin Grammy 2023

La nuova puntata di Domenica In, in onda su Rai 1 il 26 novembre e condotta da Mara Venier, vede protagonista assoluta Laura Pausini, la prima artista non madrelingua spagnola e la terza donna a esser premiata, dopo Gloria Estefan e Shakira, come Persona dell’Anno ai Latin Grammy 2023, una delle onorificenze più importanti dell’evento. Oltre alla cantante romagnola, negli studi Fabrizio Frizzi arriva Antonio Albanese, pronto a promuovere il nuovo film Cento Domeniche, uscito al cinema il 23 novembre e presentato in anteprima all’ultima Festa del Cinema di Roma.

Il recap della puntata del 26 novembre di Domenica In

Ospite speciale di Domenica In è Laura Pausini, che si racconta in una lunga intervista dedicata alla sua carriera e vita privata. "Quando parlo di premi ho una sensazione strana. Penso che gli italiani si siano stancati di sentire tutta questa lista di riconoscimenti e si dicano: ‘Ma ‘sta Pausini…’" Mara la ferma subito: "Cosa stai dicendo? Sei l’orgoglio nostro in tutto il mondo". Partono i filmati sulla carriera della cantante. L’ospite dichiara: "Penso che solo Raffaella Carrà mi abbia potuta comprendere fino in fondo quando parlavamo del fatto che siamo entrambe come figlie, sorelle in tutto il mondo latino, perché loro ci hanno proprio adottate. Lì cantano le nostre canzoni, ma soprattutto vedi che ti vogliono bene. In trent’anni non mi hanno mai mancato di rispetto". Per quanto riguarda l’ambito premio vinto di recente, l’ospite ammette: "Non me lo aspettavo, perché tutte le persone che sono state premiate fino ad ora sono nate o in Spagna o in America Latina. Sento che io mi emoziono ancora molto, per questo non mi fermo. Ci sono stati momenti in cui mi sono detta: ‘Adesso cosa dico? Cosa canto? Cosa scrivo che non ho già detto? Ho pensato di fermarmi, ma poi ogni volta che vado in TV e canto sento qualcosa nel corpo che non riesco a farlo. È troppo emozionante, vero. Ho gli occhi ancora aperti verso il futuro." In seguito Laura Pausini confida a Mara Venier che solitamente è restia a rilasciare lunghe interviste, ma con lei è diverso: "Mi hanno chiesto se volessi fare un’intervista sulla mia vita, ma gli ho risposto: ‘Sì, però la faccio con Mara’ Ci proviamo, come se fossimo a casa tua".

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La conduttrice inizia a parlare della sua carriera, elogiando la determinata di Laura, che aggiunge: "Sono anche disciplinata, me l’ha insegnato mio padre nei 10 anni di piano bar nei locali della Romagna durante i quali ho cantato con lui. Mi portava lì, mi faceva studiare le canzoni, mi traduceva i brani stranieri per spiegarmi che esistono per un motivo. Poi montavamo e smontavamo il palco, mi dava delle regole senza essere un dittatore. Mi sono sempre sentita in dovere di essere determinata ma anche rispettosa di questo lavoro. Papà mi registrava mentre facevamo il piano bar. Avevamo una mansarda e lì facevo finta di essere la corista dei personaggi famosi. Pensavo fosse impossibile diventarlo nella realtà e quindi lo facevo da sola davanti allo specchio, ma mio padre diceva: ‘Ma perché sogni in piccolo? Devi avere più speranze sul tuo futuro‘. Io ho fatto il liceo artistico e sono maestra di ceramica, ne sono molto orgogliosa. Siccome credevo che di musica non avrei vissuto economicamente, mi piacevamo anche altre attività. Avevo tante idee legate alla sfera artistica: volevo fare architettura, ma poi ho vinto Sanremo a 17 anni, negli anni della Maturità. Non ho mai sognato di diventare famosa. Mio padre è un sognatore, mia madre è pragmatica e io ho entrambe le caratteristiche: sognavo di cantare, ma sapevo che per vivere bisognava guadagnare dei soldi, quindi dovevo fare un’attività che però mi piacesse. Quando nasciamo non abbiamo un solo talento, ne dobbiamo scoprire tanti e sono dentro di noi".

Per quanto riguarda la sua famiglia e le Nozze d’Oro dei genitori, l’ospite dice: "Hanno raggiunto questo traguardo durante il Covid, di conseguenza abbiamo dovuto posticipare la cerimonia. Io e Silvia, mia sorella, gli abbiamo detto: ‘Dai, risposatevi!’ Vederli dire sì davanti a noi è stato bellissimo. È un grande esempio per me, perché avere i genitori che ancora stanno insieme non è una cosa così comune oggi. Cerco di capire come abbiano fatto a sopportarsi, a intendersi e ad avere pazienza: mio padre era sempre in giro. Io vado sempre dai miei genitori in Romagna. Quando torno nel mio paesino ritrovo le mie radici, la mia forza. Mi ricarico e mi ricordo delle cose semplice. Perché io non vivo una vita facile, la mia quotidianità mi porta a vivere in posti bellissimi, davanti a un pubblico sempre gigante, luci, persone che mi fanno continuamente i complimenti, ma quando sono a casa da sola gestire questa emozione, che è molto contrastante con la normalità, è complicato perché perdi l’equilibrio".

La cantante, piangendo, dedica parole d’affetto a una cara amica, Erica, che ha sconfitto il cancro qualche mese fa, poco prima dell’alluvione che ha colpito la Romagna lo scorso maggio: "Sei la mia guerriera", e poi aggiunge: "È stata brava. Guarda quanti esseri umani vivono la situazione della malattia. Essere forti, quando hai anche dei figli piccoli, può essere molto complicato. La prevenzione ormai è tutto". Si passa a parlare della carriera, in particolare di Sanremo e Pippo Baudo. La Pausini ricorda di aver vinto il festival musicale Sanremo Famosi nel ’91, ma che nessuno l’aveva chiamata per partecipare all’edizione di Sanremo Giovani di quell’anno: il concorso prevedeva che il trionfatore accedesse di diritto a quest’ultima kermesse musicale. "È stata la mia fortuna, al tempo non avevo un pezzo così forte. Poi è arrivata La solitudine", esclama convinta l’artista. Per quanto concerne la sua prima esperienza sul palco, rivela: "Mio padre mi iscrisse di nascosto a Castrocaro e non accadde nulla, non arrivai neanche in finale. Arrivai ultima, e allora gli dissi ‘Non iscrivermi mai più‘". Per fortuna il "babbo" non si arrende e la iscrive poi a Sanremo Famosi.

La Venier lancia un video riguardante l’edizione citata del Festival musicale e parte l’applauso del pubblico in studio, che urla a tempo "Laura, Laura", ma lei afferma: "Qui non c’è bisogno di dire Laura, bisogna dire un altro nome: Pippo!" Dopo aver ascoltato il messaggio di Baudo, Laura è in lacrime e si alza in piedi per dichiarare davanti alla telecamera: "Ti voglio bene, Pippo". "Io con lui mi sono vergognata per 10 anni, non riuscivo a guardarlo. Mi ha scoperta. Credeva in noi giovani, veniva alle nostre prove. Gli devo tutto, po*ca vacca. Grazie Pippo, sei veramente una persona importante della mia vita. Nel 1994 ho partecipato a Sanremo come Big con Strani Amori. C’era ancora Pippo, io senza lui… Anche in quel caso contribuì al mio successo, perché io non avevo presentato il brano che poi ho portato, ma uno che non avevo mai registrato, si chiama ‘Una vita migliore’. Lui mi disse che serviva qualcosa di più forte. Mandammo Strani Amore e lui disse: ‘È questa la canzone’", conclude la Pausini prima di ammettere che all’inizio della sua carriera artistica, se suo padre non l’avesse aiutata a gestire la situazione, accompagnandola ovunque, probabilmente sarebbe andata fuori di testa.

La padrona di casa le chiede: "Come si vive tutto questo Laura?", e lei svela: " Con la tachicardia. Da quando sono piccola ho un piccolissimo problemuccio al cuore: la Tachicardia parossistica sovraventricolare. E mi è venuto quando presentavo l’Eurovision all’ultima serata, mai avuto questo problema così forte. Di base dico sempre tachicardia perché il cuore esplode. Non mi abituo a questa cosa, a sentire il cuore che va fuori dal corpo. Prima di entrare sul palco ho un po’ di ca*a, ma verso il finale, quando mi accorgo che manca una canzone, divento isterica. Quindi sono sempre in agitazione". L’intervista si concentra sul marito della cantante, Paolo Carta: "Io penso che lui sia l’uomo che, dopo il mio babbo, mi ha amato di più, lasciandomi libera di essere chi sono. Questo è il nostro segreto. Stiamo insieme da 18 anni e… Non voglio dire cose volgari, ma se po’ fa’ [si riferisce alla sfera sessuale]". Mara interviene: "Ancora oggi?". Lei risponde: "È chiaro! Siamo innamorati come i primi giorni, stiamo sempre insieme. Lui è ancora una parte fondamentale per me nel sentirmi me stessa".

Infine, il videomessaggio di Paola Cortellesi per la sua "Cuora": "Io penso che Laura sia pioniera e che in questi 30 anni abbia fatto delle cose grandissime, incredibili che nessun altro ha mai fatto, e credo che le si debba essere grati. Mi vanto di essere sua amica. Ora, Mara, io mi vergogno di fare dediche a Laura, di dirle che le voglio bene e che sono orgogliosa di essere sua amica e della persona straordinaria che riesce ad essere ogni giorno, nonostante le responsabilità e le pressioni", e poi aggiunge: "Ma la perfezione non esiste. C’è una cosa che Laura non riesce a fare: pronunciare la doppia ‘z’"

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