Domenica In festeggia 30 anni, i sogni di Albano e Mauro Coruzzi

Orietta Berti parla dell'alluvione in Emilia-Romagna, Mara Venier affronta i temi della violenza sulle donne e della diversità e il dolore per il genero

L’ultima puntata di Domenica In, attesa da settimane e piena di ospiti presenti negli studi Rai per festeggiare i 30 anni del programma condotto da Mara Venier su Rai 1, riporta sullo schermo i nomi che hanno portato al successo il noto show domenicale: Giucas Casella, Andrea Roncato, Francesca Alotta, Attilio Fontana, Nello Buongiorno, il costumista Paolo Marcati, l’autore Massimo Cinque, il produttore Rai Paolo De Andreis, oltre a Don Antonio Mazzi in diretta tramite collegamento telefonico. Con loro, protagonisti dell’imperdibile puntata sono Albano Carrisi, che festeggia i suoi 80 anni di vita, e Orietta Berti, pure lei neo ottantenne. Infine, Mauro Coruzzi apre il suo cuore a Mara e al pubblico a tre mesi di distanza dall’Ictus ischemico che lo ha colpito il 14 marzo 2023.

Il recap dell’ultima puntata di Domenica In dell’11 giugno

L’appuntamento conclusivo di questa edizione comincia con la conduttrice che manda un ultimo saluto al genero Pier Francesco Forleo, venuto a mancare a causa di un tumore nei giorni scorsi. "È stato un importante dirigente alla Rai, un’azienda che noi amiamo tantissimo e anche lui amava molto. Si occupava di sport. Per me Pier Francesco Forleo era solo il mio genero e io la suocera. Mi ha sempre chiamata così per 18 anni. Voi sapete che io con il pubblico ho un rapporto di sincerità, e non posso fare a meno di iniziare questa puntata con chi ha portato gioia e amore nella mia vita e nella mia famiglia. Mi mancherai tantissimo, ci mancherai tantissimo". Mara piange mentre annuncia la pubblicità: al suo ritorno in diretta, qualche minuto dopo essere uscita dallo studio per ricomporsi, ha gli occhi lucidi e ringrazia il pubblico per questi mesi assieme. Durante la puntata vive altri brevi momenti di sconforto: in uno di questi è voltata di spalle vicino al Maestro d’orchestra Stefano Magnanensi, ma per permetterle di riprendersi lontano da occhi indiscreti la produzione decide di mostrare un video di apprezzamento e auguri per il lavoro svolto nel corso dell’anno da zia Mara.

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Torna nel salotto di Domenica In Albano Carrisi, pronto a raccontare i suoi 80 anni – "4 volte 20" – compiuti meno di un mese fa, insieme alla figlia Jasmine, entrambi protagonisti della serata solidale Una Voce per Padre Pio, tenutasi su Rai 1 venerdì 9 giugno. Il noto cantante affronta i suoi primi 20 anni di vita, parlando del suo primo viaggio in treno dal sud verso il nord (Milano) e dei sacrifici fatti per raggiungere la vetta del successo: "Quella notte non riuscii a chiudere occhio. Dentro quel treno, partito da Lecce, c’era profumo di focacce e peperoncino: ero in seconda classe ovviamente. Prima di intraprendere il viaggio ho dovuto trattare l’argomento con i miei genitori per parecchio tempo. Frequentavo il secondo anno di Magistrale e lì ho capito che non c’entravo nulla con il percorso accademico. Stavo facendo un compito di chimica e la professoressa, guardando il mio foglio, disse: ‘Carrisi, cosa c’entra questo con la chimica?’ Io risposi: ‘Questa è la mia chimica, se vuole gliela spiego’. Mio padre aveva bisogno di braccia per l’agricoltura, mia madre voleva un professionista in casa e per non scontentare nessuno dei due ho deciso di prendere la terza via".

Albano confessa di essersi dovuto arrangiare per diverso tempo una volta arrivato a Milano, svolgendo lavori precari e dormendo in luoghi alquanto scomodi: "Non conoscevo nessuno lì, a parte uno che si chiamava Albano Carrisi. Se nella vita non fai dei sacrifici non ottieni niente. Sapevo fare di tutto, tranne l’elettricista. Nonostante la frequentazione Magistrale, capitava che non mi pagassero anche per 20 giorni. Una volta, rimasto con solo 1000 lire in tasca, sono entrato in un negozio e ho comprato dei panini e l’Ananas. Pensavo fosse un tipo di carne milanese perché si trovava vicino a un altro tipo di carne, ma una volta a casa ho pensato: ‘Ma che tipo di carne mangiano?’. Per giorni ho mangiato solo Ananas. Prima di allora non avevo mai sentito nominare questo frutto. Poi ho passato 8 mesi a lavorare in un ristorante in Duomo senza avere nemmeno un giorno di riposo, ma se non altro mangiavo tutti i giorni. Ero sicuro che la mia vita sarebbe stata così come è stata". In quegli anni incontra il suo primo amore, un sentimento poi trasformatosi in amicizia: stiamo parlando di Marinella.

Per quanto riguarda i suoi "secondi vent’anni", Albano afferma: "Erano bellissimi, c’era tanta voglia di fare. Auguro a tutti di vivere quella che gli altri hanno definito finzione. Con Romina è stato un bell’incontro, le raccoglievo e portavo fiori sul set. Sapendo che lei era figlia di divorziati e che nella sua famiglia si erano separate tante persone – era un vaccino per loro – ero certo che sarebbe arrivato il mio turno, ma non volevo perdere l’occasione di passare il tempo con lei. C’erano motivi per cui stare insieme, ma non sono qui per raccontarli. Non mi aspettavo più che potesse accadere, poi è arrivato il giorno della separazione. Fino a poco tempo prima pensavo: ‘Albano, per una volta ti sei sbagliato’, e invece è finita".

Parlando della scomparsa della figlia, Ylenia Carrisi, e del successivo allontanamento da Romina Power, l’artista si commuove: "I terzi vent’anni sono stati dolorosi. Non voglio entrare nel merito di colpe e altro. Ci sono stati 4 stupendi figli, una l’abbiamo persa ed è stato un dolore inspiegabile. L’unico pompiere in quel caso è stato una sana fede. Non ha spento l’incendio, perché il dolore ti resta comunque dentro, ma sai… La vita ti dà del bene e ti dà del male: devi trovare l’equilibrio tra queste due sponde. Bastano 24 ore per capire: dopo il giorno arriva la notte, per poi ricominciare tutto da capo. È lì il simbolo della nostra esistenza". Infine, Carrisi non manca di citare Loredana Lecciso, rivelando come si sono conosciuti e il suo punto di vista sulle donne: "Ci siamo conosciuti portando a scuola le nostre rispettive figlie. È una donna intelligentissima, ha tantissime qualità ma ogni tanto si perde in sé stessa. Io non ho mai imposto niente a nessuno, ho solo fatto correzioni da padre ai miei figli. La donna va rispettata perché è il più bel regalo che Dio abbia fatto agli uomini: è amante, amica, complice ed è madre. Se non capiamo questo, certo che avvengono i casi di violenza contro le donne". La Venier aggiunge: "Tutto il rispetto che bisogna dare alle donne deve partire dalla famiglia e dalla scuola". "Qualcosa si deve fare per forza. – aggiunge l’ospite- Questa è la calata dei nuovi barbari, è così che chiamo gli uomini che non hanno rispetto per la donna. La colpa è della maledetta droga che sta cambiando la nuova generazione". La padrona di casa decide di non proseguire il discorso sulle droghe e conclude: "La verità è che bisogna denunciare al primo schiaffo. Riesci a capire subito se una persona è violenta anche psicologicamente e devi denunciare".

L’incontro termina con Albano che rivela il suo più grande desiderio per gli 80 anni appena compiuti: "Il più bel regalo sarebbe quello di ricevere una telefonata da parte di Putin e sentirsi dire: ‘Caro Albano, puoi venire in Russia e andare in Ucraina a cantare, ma in nome della Pace. È inaccettabile che al giorno d’oggi ci debba essere ancora la guerra. Si spendono tanti milioni di dollari e di euro in nome delle bombe e quando un popolo muore di fame nessuno porta un po’ di pane a quella gente. Io non lo accetto". La figlia Jasmine entra in studio con una torta per festeggiare i 4 volte 20 del padre e insieme si esibiscono sul palco con il brano Nessuno.

Orietta Berti e Mauro Coruzzi si raccontano

Seconda ospite di Domenica In è Orietta Berti, anche lei nel salotto per celebrare i suoi 80 anni. Nessuna festa a sorpresa per la nota cantante, che afferma in diretta di aver usato i soldi per aiutare le zone colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna: "Ho scoperto della festa che volevano farmi e li ho fermati: ‘Alt, ragazzi. Invece di spendere tanti soldi per festeggiare, usiamoli per aiutare le persone che durante l’alluvione hanno perso tutto‘. In famiglia le aiutiamo ogni settimana, perché non bisogna rallentare la donazione, hanno davvero bisogno di tutto". In seguito si passa a parlare del successo e del rapporto con il suo Osvaldo: 57 anni di carriera e 56 di matrimonio. "Lo chiamo ogni quarto d’ora per dirgli che lo penso. Lui mi faceva da manager ed era anche mio socio quando producevo le canzoni da sola", dice la cantante sposatasi con il marito poco prima di un’importante tournée a New York con Claudio Villa. Si uniscono in matrimonio durante il periodo di quaresima, a marzo, e poi vivono la luna di miele in America "con Claudio Villa". Perché legarsi così in fretta? Perché non aspettare il rientro dal viaggio? Tutto merito della madre dell’artista: "Osvaldo, se vuoi andare con lei devi prima sposarla", gli disse. "Grazie a Dio che ci ha permesso di invecchiare insieme. Sono stata una donna molto fortunata, nella vita e nella carriera", conclude l’ospite.

Dopo aver visto il video di Siamo nati per amare, la Berti confessa: "Questo è il miglior regalo che mi sia mai fatta. Ho registrato questo video con le case arcobaleno, che esistono in Lombardia e accolgono tutti i ragazzi emarginati dalle proprie famiglie di origine perché ritenuti diversi. Invece, secondo me, i diversi sono proprio i loro genitori, perché nemmeno un animale abbandona i propri cuccioli. La canzone dice: ‘Siamo nati per amare, al di là di tutto. Non per odiare’". Mara Venier commenta: "Io sono d’accordo con te in tutto e per tutto. È incredibile che al giorno d’oggi ci siano ancora genitori che rifiutano i propri figli perché considerati diversi. Non esiste la diversità, siamo tutti esseri umani, tutti uguali. Speriamo di arrivare un giorno a non avere più alcuna etichetta: etero od omosessuali non ci interessa. Siamo persone". "Non si sbaglia ad amare una persona dello stesso sesso. Non fai nulla di male", aggiunge Orietta. Fabio Rovazzi porta nel salotto di Domenica In una torta per festeggiare i "2 volte 40" dell’artista e poi il duo presenta il nuovo singolo La discoteca italiana, uscito lo scorso 9 giugno.

Dopo l’ictus ischemico dello scorso marzo, Mauro Coruzzi (Platinette) si mostra per la prima volta in uno studio televisivo e fa il punto della situazione: "Scusate se parlo come un robot, non dipende da me. Ora va bene, sono autosufficiente, riesco a muovermi a passi lenti, ma non ho perfettamente in uso la parte sinistra. Sto recuperando alla velocità della luce il linguaggio. Per mesi non ho parlato dopo l’ictus, scrivevo per comunicare. Voglio ringraziare l’ospedale Niguarda di Milano, un’eccellenza dal punto di vista neurologico, e dire a coloro che stanno vivendo la mia stessa situazione di non vergognarsi di apparire per come stanno veramente. Studiate, fate ciò che volete fare e continuate a compiere esercizi per tenere i muscoli in funzione". Qual è il suo sogno nel cassetto? Coruzzi ammette: "Non vorrei dover necessariamente cambiare passo. Vorrei recuperare il coraggio, la faccia tosta che ho da sempre e riprendere il percorso che stavo facendo prima del malore: mi stavo preparando per il musical Hairspray e sogno di tornare sul palco il prossimo inverno, tra settembre e ottobre".

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