Domenica In, Venier imbarazza (due volte) Memo Remigi: "Mi chiamavi e piangevi". Riccardo Fogli turbato dalla Parietti

Nella puntata del 9 febbraio non manca la musica di Sanremo con Carone e Scanu (che piange). Tra gli ospiti anche Canzian e Cristiano De André: cosa è success

Nella nuova puntata di Domenica In, in onda su Rai Uno domenica 9 febbraio 2025, Mara Venier dedica largo spazio al Festival di Sanremo ospitando in studio Fausto Leali, Ivana Spagna, Riccardo Fogli, Tiziana Rivale, Memo Remigi, Pierdavide Carone, Antonella Bucci, Francesca Alotta, Valerio Scanu, Marco Armani ed Alberto Bertoli. A commentare il Festival anche Alba Parietti in qualità di opinionista, mentre il direttore di Vanity Fair Europa, Simone Marchetti, in collegamento video, mostra in anteprima le immagini del video portfolio con protagonisti i 29 cantanti in gara alla kermesse musicale e svela: "Dopo il miracolo di Amadeus, Carlo Conti ha raccolto questa eredità e ha fatto un ulteriore passo avanti. Non era assolutamente facile ma, secondo me, lui è riuscito nell’impresa." Tra gli altri ospiti del programma, ricordiamo Cristiano De André, figlio del cantautore genovese Fabrizio De André, e Red Canzian.

Domenica In, puntata 9 febbraio 2025: cosa è successo

La puntata comincia con un piccolo intoppo perché, quando Mara Venier dice "Eccoci qua" per introdurre gli ospiti, la sentiamo urlare come fosse in pericolo: in effetti sembra aver un problema con la sedia poco prima di svelare l’argomento di puntata, che la scorsa settimana era "Gli scandali di Sanremo". Si parte con Memo Remigi, al quale la conduttrice dice: "Ci hai detto che hai una grande attività sportiva…", ma l’ospite specifica: "Ma non quello che pensi tu, ormai si viaggia di fantasia", e lei ribatte: "No, io non penso a niente perché ormai manco più lo penso! Pensa a come sto messa io!" La Spagna interviene dicendo che nemmeno lei pensa più al sesso. Poi la Venier, riferendosi al caso di Jessica Morlacchi, svela: "Tu hai passato un periodo mica tanto bello… sono stati due anni molto difficili. Mi chiamavi e piangevi al telefono, non andava tutto bene", e Remigi spiega: "Mi è capitata una cosa molto brutta. Ho avuto momenti belli e altri dolorosi, ma ho superato tutto."

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Dopo che Fausto Leali e Antonella Bucci cantano Ti lascerò, la Venier chiede alla regia un primo piano di Valerio Scanu, che appare visibilmente commosso: ha le lacrime agli occhi. L’ex allievo di Amici confessa di aver pensato al padre (che non c’è più): "Ogni volta mi dimentico il reale significato di questa canzone, anche se me l’hanno spiegato 50 miliardi di volte. Ogni volta che gliela sento cantare, mi porta a dei ricordi che mi riconducono alla mia famiglia, perché la cantavano i miei in maniera scherzosa. Sono momenti che sicuramente non torneranno e se penso a questo… Ora la cantano mio fratello e mia madre… Poi Fausto ha sempre una voce bellissima." Dopo l’esibizione di Valerio Scanu sulle note di Per tutte le volte che, Mara Venier presenta il suo secondo brano presentato a Sanremo, svelando: "Una sera di un po’ di anni fa, io e lui siamo andati a fare un aperitivo e ad un certo punto mi ha detto: ‘Senti Mara, andiamo a fare un giro in macchina?’ A me sembrava strano perché eravamo in centro. Mi ha detto che voleva farmi sentire una canzone e, molto emozionato, mi ha fatto ascoltare Finalmente piove, scritta da Fabrizio Moro e portata al Festival di Sanremo nel 2016. Quella sera pioveva!"

Poi si passa a Ivana Spagna, che racconta i suoi Festival della Canzone Italiana: "Di un Sanremo mi ricordo che è stato molto bello perché io non ero contemplata dalla stampa, nessuno mi si filava, perciò guardavo il telegiornale prima di andare a cantare e lì nominavano i papabili ma io non c’ero. Quindi sono andata sul palco a cuor più leggero, e avevo un aiuto anche da casa: mia madre diceva una preghiera per me ogni sera. La chiamavo prima dell’esibizione e le chiedevo di pregare per me. Adesso lei non c’è più ma chiamo mia cugina Mariella, perché per me ogni volta è un’emozione. Io prima di salire sul palco ho il cuore che mi salta fuori, perché vorrei dare sempre il massimo ma non è possibile in ogni occasione." A questo punto la Venier chiede: "Il giorno che non sarai più emozionata vuol dire che non…" La Spagna la interrompe: "Vuol dire che sarò morta!", ma la conduttrice non ci sta: "No, l’emozione fa parte di noi."

È la volta di Riccardo Fogli, che dice: "La gioventù non c’è più." La conduttrice ne approfitta subito per chiedergli: "Te la sei goduta però, no?" Fogli fa un po’ lo gnorri: "Cosa? Sì, mi sono goduto la gioventù, ma non entriamo nei particolari… mia moglie mi guarda." La Venier commenta: "Ma che vuol dire? Tua moglie è una donna intelligente, la gelosia retroattiva sinceramente non la capisco", e Riccardo Fogli spiega: "Mia moglie non era ancora nata ai tempi, però la mia bambina ha scoperto che io, oltre alla mamma, avevo avuto una relazione con quella ragazza bionda (Patty Pravo, ndr). Mi ha detto: ‘Papà, è p’ No, non lo posso dire. Mi ha chiesto: ‘Papà, ma vuoi dire che prima della mamma tu hai avuto altre donne?’ E io le ho risposto: ‘Sì, però aspettavo la mamma!’ Io coltivavo… non vorrei dire che mi esercitavo perché non è proprio carino, però mi tenevo vivo!" Poi l’ex componente dei Pooh dedica Piccola Katy a Alba Parietti, facendola salire sul palco insieme ad altri ospiti presenti in studio, compresi Valerio Scanu, Fausto Leali e Pierdavide Carone. Quando la conduttrice chiede alla Parietti di avvicinarsi a Fogli al centro del palco, a quest’ultimo cade più volte l’occhio sul seno dell’opinionista e infatti dice: "Ragazzi, qua c’è da perdere la testa!"

Dopo una breve incursione di Red Canzian, il quale dice di voler cantare le canzoni dei Pooh solo con il gruppo al completo (non soltanto con Riccardo Fogli), Mara Venier chiede a Memo Remigi se riesca a "reggere" fino al termine dello spazio dedicato a Sanremo visto che continua a controllare l’orologio: "Memo Remigi è ancora qua? Reggi?" L’ospite, divertito, risponde: "Sono ancora vivo", e la conduttrice spiega: "Io non volevo dire niente. Sai che ti voglio bene ma ti devo dire che continui a guardare l’orologio come a chiederti ‘tra quanto finisce?’" Remigi nega, ma la Venier non ci sta: "Ti ho visto! E ti hanno visto anche gli altri, vero?" Arriva la conferma e tra le ipotesi c’è che abbia un appuntamento galante, ma il diretto interessato smentisce.

Red Canzian a Domenica In

Red Canzian entra in studio per presentare il nuovo evento Casanova Opera Pop, che si terrà a Venezia in piazza San Marco il prossimo 5 luglio. "I Pooh sono una forza della natura, io ho vicino dei giganti. Pensare che adesso stiamo per fare una cosa straordinaria per una band, compiere e festeggiare i 60 anni è una cosa incredibile. L’evento è previsto per l’anno prossimo. L’unico rammarico e dolore è non poterlo fare con Stefano e Valerio che purtroppo se ne sono andati, però sono sempre sul palco con noi che girano. Stiamo preparando veramente una grande festa in musica." Sul brano Ognuno ha il suo racconto, presentato a Sanremo nel 2018: "Ogni vita non è sovrapponibile a un’altra vita, perché ognuno di noi ha un suo DNA, un suo modo di interpretare la vita. Certo, ci assomigliamo in certi momenti, come la nascita di un figlio, il matrimonio, sono tutte cose che ci accomunano, ma poi ogni vita ha un suo perché e un suo motivo di essere."

Cristiano De André da Mara Venier a Domenica In

Entra in studio anche Cristiano De André, il figlio del compianto Fabrizio De André, che racconta: "Sono successe tante cose tra esperienze musicali e dischi. Io sognavo di diventare musicista, i miei sognavano che diventassi veterinario, forse per proteggermi dal confronto con lui, e in effetti in alcuni i momenti il confronto c’è stato ed è stato molto doloroso. All’inizio ci soffri, poi capisci che devi fregartene. Sono andato avanti per la mia strada. Quando è mancato mio padre, così all’improvviso, è stata una grande botta, un grande dolore."

Poi l’ospite parla dell’ultimo tour con il padre e del prossimo progetto (in onore di Fabrizio De André) con la sua band: "Durante l’ultimo suo tour, dove io ho arrangiato alcuni suoi brani, voleva che io mi occupassi di riarrangiare una parte di opere sue per dargli nuova vitalità per poi ripartire insieme con un nuovo tour. Purtroppo poi è accaduto l’imprevedibile e solo dopo qualche anno ho pensato di farlo per conto mio. Mio padre non era un tipo da complimenti. Una volta me li ha fatti quando ho pescato con lui un dentice di 5 kg: mi ha abbracciato forte, credo non sia più ricapitato nella vita. Scherzo dai, poi mi ha preso con lui come musicista e questo è stato il coronamento della mia carriera, della mia vita. Ho perso 3 0 4 anni di conservatorio perché lui non voleva, lo faceva per protezione. Poi a Sanremo ha visto che avevo la testa più dura della sua e mi ha iscritto a Genova nella classe di violino."

Cristiano De André si sofferma sugli insegnamenti del padre, passando per le difficoltà riscontrate in passato: "Avere un padre come il mio, un genio in casa, mi ha creato delle difficoltà nel sentirmi libero nel momento in cui scrivevo. Sono sempre stato molto autocritico e quindi ho buttato via tante cose rispetto a quelle che ho tenuto. Adesso sono in pace con me stesso, mi do almeno un 8. Portare in tour le parole di mio padre è un atto benefico, perché ha aiutato tutti e fa bene a me per sentirlo più vicino. Io dico spesso che è un Tachipirina per l’anima, perché lui era davvero convinto di poter cambiare il mondo in meglio, di aiutarci ad avere una possibilità di vivere senza dolore, guerre e conflitti. Ci ha insegnato che non ci sono poteri buoni, ma solo l’amore e la compassione e il riconoscersi nel più debole possono poi salvare l’uomo e di conseguenza il mondo."

Poi la malattia, il cancro: "Aveva dei dolori alla spalla e nessuno capiva come mai. Gli hanno fatto delle lastre… è riuscito a tenerlo nascosto a tutti per un bel po’, anche a me ha fregato; mi ha detto che aveva delle ernie e poi ho scoperto la verità andando a parlare con i medici. Da lui non era venuto fuori niente. Io ho cercato di stargli vicino, ma lui non voleva farsi vedere dal figlio maschio debole e fragile e quindi mi ha tenuto un po’ lontano da questo suo calvario. Credo sia un calvario per tutti quelli che si rendono conto e sanno di avere una malattia del genere… è una bella lotta."

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