Domenica In: Venier fa una gaffe (clamorosa) con Ezio Greggio, poi si arrabbia con Mariotto: "Dai, ti prego..."

Nella puntata del 6 ottobre la conduttrice è vittima di uno sbaglio degli autori (così dice lei), ma prima parla in favore dell'opinionista con Erra e Parietti

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Nella nuova puntata di Domenica In, condotta da Mara Venier su Rai1 il 6 ottobre 2024, si torna a parlare della partecipazione di Barbara D’Urso ieri sera a Ballando con le Stelle come Ballerina per una notte, un evento tanto atteso perché segnava il ritorno dell’ex conduttrice di Mediaset in televisione. Tra gli ospiti della trasmissione, infatti, si contano i concorrenti Luca Barbareschi, Francesco Paolantoni e Anna Lou Castoldi e Guillermo Mariotto, Rossella Erra, Alba Parietti, Alessandra Mussolini e Pino Strabioli in qualità di opinionisti. In studio arrivano anche Ezio Greggio, Drusilla Foer, Aldo Cazzullo e Giovanni Minoli. Vediamo insieme cosa è successo durante la puntata di Domenica In del 6 ottobre.

Domenica In, puntata 6 ottobre 2024: cosa è successo

La puntata si apre parlando proprio di Ballando con le Stelle e della performance di Barbara D’Urso nei panni di "Ballerina per una notte". La Venier introduce l’argomento dicendo di essere stata sveglia fino alle 2 di notte, per poi ricordare a Milly Carlucci: "Io ho un’età… la mattina mi devo svegliare, devo capire cosa fare a Domenica In. Vabbè… però era tutto molto bello!". Poi ricorda i dati di ascolto: "Grande successo, più del 24% di share con oltre 3 milioni di telespettatori! Che puntata è stata ieri sera?" Risponde Rossella Erra: "La puntata dell’evento, perché c’era il ritorno di Barbara D’Urso. È stato un carico emotivo per lei, che si è impegnata veramente tantissimo provando ogni giorno". Poi Luca Barbareschi chiede: "Il messaggio della D’Urso per chi era?", e Francesco Paolantoni risponde: "Era per tutta l’Italia. Ha detto: ‘Voi mi avete mandato via perché faccio la televisione trash, ma non è che sono andata via e ora questo genere di TV non c’è più. C’è tuttora, quindi non era colpa mia‘". La Mussolini sostiene che un po’ di trash ci voglia, perché "la vita è già fin troppo seria" ("Una bottarella de trashettino è tanto carina"), mentre Paolantoni dichiara: "Siamo tutti un po’ trash". Insomma, tutto lo studio, compresa Mara Venier, è dalla parte dell’ex conduttrice di Pomeriggio 5.

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A questo punto la Venier lascia spazio a Luca Barbareschi, che svela: "Ad un certo punto uno si accetta per quello che è con i suoi pregi e difetti, errori… Faccio quello che so fare: imparare delle righe a memoria e recitare in teatro. Basta, non ho più voglia di provare niente a nessuno. Ho voglia di essere molto in pace con me stesso e di essere aperto per ricevere dal pubblico e restituirglielo". Poi l’attore parla dei suoi figli: "I più piccoli sono molto affettuosi, i più grandi meno, forse per colpa mia perché non li ho coccolati abbastanza quando erano piccoli. Io dovevo mangiare, non avevo molto tempo per stare con loro, mi mantengo da quando avevo 18 anni. Ora non rileggo più il mio curriculum, cosa che facevo fino a due o tre anni fa. Pensavo di non aver fatto niente nella vita, ma da un paio di anni mi dico: ‘Anche se non hai voluto fare tutto ciò che volevi chi se ne frega’. Ho avuto tanto da persone diverse, ho fatto anche politica per 5 anni e conosciuto gente straordinaria, differente da me. Tutte queste cose mi hanno arricchito tantissimo. È bello imparare, tengo il cervello acceso".

In seguito, viene affrontato anche il commento di Selvaggia Lucarelli su Sonia Bruganelli: "Sei piccola", e a parlare è Alba Parietti: "Io credo che Sonia si senta la più attaccata, in effetti lo è, e la considerazione che ha fatto la persona che io non nomino (la Lucarelli, ndr) va come al solito sul personale. Perché devi dire a qualcuno ‘sei piccola’? È fuori contesto, non ha proprio senso. Lei è prevenuta". Per quanto riguarda la battuta di Sonia su Madonia, la Venier si rivolge a Mariotto: "Tu dovresti sapere a cosa si riferiva… io qualcosa ne so, sì", dice credendoci poco prima di aggiungere: "Era in difesa". Rossella Erra le dà manforte: "Lei è entrata a Ballando un po’ prevenuta. Per me i voti che le sono stati dati erano un po’ troppo bassi rispetto alle altre coppie che sono al suo livello. Secondo me non è stata giudicata per il ballo in sé, ma per quello che era prima, ovvero l’opinionista che sta dall’altra parte e adesso deve essere giudicata a sua volta. L’altra volta l’avete pungolata, lei non ha risposto e le avete detto: ‘Apri questa armatura’. Lei questa armatura deve chiuderla perché continuate a pungolarla, in qualche modo si deve difendere!"

Quando Mariotto dichiara più volte che prima di Ballando non conosceva la Bruganelli, Mara Venier sbotta: "Non la conosceva nessuno! Io sono Mara Venier, è la 16esima Domenica In che presento. Mi hai vista qualche volta? Ma dai, su, ti prego!", dice al giudice del dance show. Rossella Erra, inoltre, torna sulla "corazza" dell’ex opinionista dell’Isola dei Famosi, e Alessandra Mussolini si chiede: "Ma se apre la corazza e dentro non c’è niente? Matano ha detto che era troppo in controffensiva… Dovrebbe un po’ aprirsi, se no è finita". In un secondo momento, Alba Parietti, tornando sull’esibizione di Barbara D’Urso, in grande forma a 67 anni, commenta: "Lei toglie alle donne la paura di invecchiare".

Ezio Greggio a Domenica In

Entra in studio Ezio Greggio, storico conduttore di Striscia la Notizia. Una volta seduti sulle sedie, Mara Venier sottolinea: "Guarda che bella coppia che siamo, potremmo fare qualcosa insieme!", e l’ospite risponde: "Ma magari! Io ci ho provato anni fa, ma niente". La conduttrice ribatte: "No, ma non mi riferivo a quello!", e Greggio chiarisce: "No, no, mi riferivo a qualcosa di televisivo. Ci mancherebbe, poi c’era già Jerry Calà che era un amico". La Venier, curiosa, chiede: "Ma perché? Ci hai provato con me? Non me ne sono mai accorta!", ma l’ospite ribadisce di non averlo mai fatto.

Poi l’attenzione passa sull’amicizia tra Ezio Greggio e Mel Brooks: "A 97 anni è ancora in una forma pazzesca", e qui arriva la gaffe di Mara Venier: "Ma è ancora vivo?". Greggio risponde: "Sì, sì, vivissimo, sta per produrre un film!", e la conduttrice, rivolgendosi agli autori, dice: "È ancora vivo!". Poi la padrona di casa spiega: "Ma Marco Luci mi ha detto che purtroppo non c’è più… Sono contenta che sia vivo. C’ero rimasta male!". L’ospite scherza sul fatto di voler mandare questo spezzone a Brooks e la Venier urla: "No! Non glielo mandare. Mel, I love you! Qui ce vedono in tutto il mondo… I love you Mel!" Infine, "zia Mara" conclude: "Marco Luci, pure tu però…". Durante l’ospitata, Greggio si sofferma sulla propria carriera, raccontando anche aneddoti vari e qualcosa in più del nuovo spettacolo teatrale, citando anche Amadeus: "Se n’è andato dalla Rai ma anche Amadeus ha fatto un pezzo di Storia della televisione", dice.

Domenica In (6 ottobre 2024): Drusilla Foer da Mara Venier

Tra gli ospiti di Mara Venier c’è anche Drusilla Foer, pronta a presentare Tutto chiede salvezza 2, la serie TV Netflix di Francesco Bruni dove interpreta Matilde, e a svelare come sta dopo il periodo di convalescenza: "Sto bene adesso. Ho avuto questa polmonite brutta con un ascesso che mi ha fermata per sei mesi, mi ci sono voluti tutti. Ha avuto anche il suo lato positivo, quello di avere il tempo di occuparsi di sé… una fatica! Alzarsi la mattina, farsi un bel caffè… una fatica terrificante fare le cose con calma, aver cura di sé. Questi sei mesi mi hanno rimesso in contatto con le mie richieste, ho iniziato a studiare, leggere, a stare insieme alle persone a cui voglio bene. Bello, non ho visto una ciglia finta per 6 mesi!" Ma chi è Drusilla? "Sono una persona che cerca di fare bene il proprio lavoro, di dire delle cose quando ho qualcosa da dire e di avere rispetto per la fortuna che ho di fare questo mestiere bellissimo e di mostrare il punto di vista sulle cose. È un grande privilegio. Io ho avuto la libertà in Rai di sviluppare la mia idea con grandissima disponibilità. Sono fortunata perché non sempre si ha la possibilità di esprimere quello che si pensa e ancora meno ciò che si sente. Ormai a questa età zittirci è difficile, dovevo scoprirlo prima che era bello muoversi in libertà".

Parlando, poi, della seconda stagione di Tutto chiede salvezza, la Foer spiega, in lacrime, qual è stato il suo approccio nell’interpretare il personaggio: "Io sono una creatura degli anni ’80 come Matilde. Al tempo si era un tantino rivoluzionari rispetto a quello che c’era, lo si faceva in gruppo e non per solitudine. In questo personaggio rivedo tanti amici che ho perduto, sofferenza a cui ho assistito e starci dentro è stata una grazia. Avevo fatto un provino in modo molto intenso, commuovendomi anche, ma quando mi sono ritrovata in mezzo ai colleghi, e sul set eravamo tutti particolarmente emotivi, presi dal tema, io e Daniele ci siamo commossi quasi sempre insieme. Io ho avuto la fortuna di non rimanere schiacciata dalle cose, e ne ho vissute di cose… Il problema è che non si dà un nome a tutto, e questa serie racconta di un luogo di guarigione dove si dà un nome al proprio dolore. E allora è importante avere un vocabolario per chiamare il dolore, le depressioni feroci, le mancanze, la malinconia, le ossessioni. Sono cose con cui bisogna avere una tale consuetudine da poterle chiamare per nome e potersene occupare senza preoccuparsene. Non bisogna nasconderle, anzi qualche volta è un’occasione anche per gli altri entrare in contatto con una certa visione, un disagio. Possono capire qualcosa. Siamo soggetti duali, che funzionano nella relazione e la libertà di mostrare il proprio dolore è importante, come chiamarlo col suo nome e andarci a passeggio. Tante volte ci si vergogna, forse la nostra generazione aveva qualche strumento per avvicinare il malessere tramite la letteratura, il cinema… Ai ragazzi di oggi invece manca proprio l’andare dai genitori e dire: ‘Sto male’. Siamo tutti distratti e distrutti da questo modo di comunicare, da questo modo sbrigativo di avere a che fare con sé stessi. Bisogna imparare anche a chiedere aiuto."


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