Domenica In, Venier in lacrime con Rizzoli: "Eleonora si è sentita tradita". Poi s'infuria: "Basta! Non so più come dirlo"

Nella puntata del 6 aprile non mancano lacrime e risate con Andrea Rizzoli, figlio di Eleonora Giorgi, e Pamela Prati e Valerina Marini: cosa è successo

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Nella trentesima puntata di Domenica In, in onda su Rai Uno domenica 6 aprile 2025, Mara Venier dedica un lungo segmento al ricordo di Eleonora Giorgi con l’ospitata del figlio Andrea Rizzoli, che riesce a commuoverla in diverse occasioni nel corso dell’intervento. Non mancano in studio anche le due primedonne di Ne vedremo delle belle, Valeria Marini e Pamela Prati, e un riferimento a Mark Caltagirone. Poi arrivano nel salotto della Venier anche Luca Zingaretti, la cantante Gaia e Michele Bravi assieme a Lino Banfi, protagonista del cortometraggio diretto dall’ex giudice di Amici che tratta il tema dell’Alzheimer. Ecco cosa è successo nella puntata di Domenica In del 6 aprile 2025.

Domenica In, puntata 6 aprile 2025: cosa è successo da Mara Venier

La puntata comincia con l’omaggio a Eleonora Giorgi, ricordata attraverso le clip mandate in onda e le parole del figlio Andrea Rizzoli. "Voglio iniziare ricordando un’amica di tutti. Durante la malattia, credo che Eleonora abbia dato una grande lezione di vita a tutti noi", introduce così l’intervista Mara Venier, che poi, insieme a Rizzoli, ricorda un pranzo organizzato da Nicola Carraro, marito della conduttrice, che pare stia ‘un pochino meglio‘: "Siamo cugini di secondo grado. Mamma era molto felice che Nicola avesse organizzato un pranzo tutti insieme. Era bello rivederci come famiglia, eravamo finalmente uniti attorno alla stessa tavola" dice l’ospite.

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp

Entra nel canale WhatsApp

Si passa all’intervista vera e propria, con Andrea Rizzoli che ammette: "è passato un mese, la parte più dura l’abbiamo superata, ora sentiamo la sua mancanza nel quotidiano. L’abitudine all’assenza ancora non c’è, si naviga a vista e facciamo tesoro dei suoi insegnamenti. Paolo era molto legato alla quotidianità: Eleonora andava tutti i giorni a trovare Gabriele, che era la luce dei suoi occhi. Per quanto mi riguarda, lei era la mia confidente, la mia sponda, le chiedevo sempre aiuto ed era la prima persona con cui volevo parlare c’era un di ciò che mi accadeva. Tutto questo mi manca tanto. Abbiamo ritrovato foto e agendine, la più vecchia risale al ’76. Al suo interno ci sono appuntamenti, sentimenti e sensazioni. Lei era un’accumulatrice seriale come Paolo, io sono più legato ai ricordi e non agli oggetti". Andrea Rizzoli si sofferma sul rapporto che la Giorgi aveva col nipotino Gabriele, svelando che il piccolo "la cerca sempre": "Lei gli manca, ma credo abbia accettato la sua assenza. Quando Paolo gli regala giocattoli a forma di animale, come quelli che gli donava sempre Eleonora, alza lo sguardo al cielo e dice ‘grazie nonna’. Non credo potrà mai dimenticarla. Lui potrà rivedere sua nonna nei film e nelle foto che abbiamo messo ovunque. Parliamo sempre di lei".

Scopriamo che Eleonora Giorgi ha mandato il ‘diario’ scritto da Andrea Rizzoli – è il libro sulla madre e la sua malattia dal titolo Non ci sono belle notizie – a un editore senza dirglielo: "L’editore mi ha chiamato dicendo che gli era piaciuto e allora io ho chiamato mia madre e le ho chiesto ‘Cosa ne sai del libro?’. Gliene aveva parlato Paolo". A questo punto l’ospite racconta quando hanno capito che la madre era malata e l’evolversi della situazione nel tempo: "All’inizio stavamo male, nessuno a una notizia così sa come reagire, sapendo che di lì a un anno non l’avremmo più vista. Il giorno del suo compleanno ha avuto un colpo di tosse, lei fumava molto ma l’acuto di quel colpo ci aveva insospettiti. Il Dottore ci ha detto delle metastasi ai polmoni. Quest’anno è stato bellissimo perché ci ha uniti. Quando abbandoni tutto e non hai niente da perdere, ti rimane solo da vivere una vita che prima non avesti vissuto, perché hai paura di offendere, del giudizio altrui. Ha perduto i lati più duri del suo carattere e ha iniziato a vivere. Lei non si è mai voluta negare al pubblico, perché lo viveva come un dovere".

Rizzoli ricorda che dopo l’intervento e tanto dolore, la Giorgi credeva di essere guarita e che lui e Paolo Ciavarro le avevano mentito per far sì che non si lasciasse andare: "Dopo l’intervento, lei pensava di essere guarita. Una mattina mi chiama il Dottore e ci dice che dentro i linfonodi c’erano delle metastasi. Dissi a Paolo che non dovevamo dirlo a lei, altrimenti si sarebbe lasciata andare. Glielo abbiamo detto circa un mese dopo; quando l’ha saputo lei si è sentita male e si è sentita tradita da noi. Poi però ci ha ringraziato perché le abbiamo permesso di passare un mese e mezzo serena e perché ha capito che per noi è stato difficile mentirle, tenerglielo nascosto. Mentire ai genitori non ti fa mai stare bene. La bugia porta sempre ad altre bugie".

L’argomento cambia, ma gli sbagli restano i protagonisti della discussione. "Tutti noi commettiamo degli errori, non sta ai figli giudicare i genitori. Fanno parte del cammino per diventare la persona che sei oggi. Mia madre era una persona libera e mi viene da pensare che questa libertà abbia un prezzo" dichiara Rizzoli, che poi parla di Massimo Ciavarro, padre di Paolo, e della sua presenza durante la malattia: "C’è sempre stato. Nonostante abbia un carattere così chiuso, un animo sensibile, negli affetti personali c’è sempre stato, chiamava sempre. Quando ha saputo della malattia, è arrivato subito".

In seguito, Mara Venier ruota attorno al fatto che nel tempo Eleonora è stata un po’ trascurata dal mondo del cinema, ma Rizzoli risponde: "Il successo nel mondo dello spettacolo è legato anche al talento, ma non solo: riguarda anche altri fattori, come la fortuna, l’opportunismo… Nessuno se l’è dimenticata, questo mondo è volatile. Mamma ne ha sofferto, ma ciò l’ha spinta a trovare un nuovo ruolo, ha accettato sfide diverse, partecipando al GF e a Ballando con le Stelle. Le difficoltà servono a mettersi alla prova e imparare cose diverse. Questa esperienza l’ha arricchita, si è evoluta. Magari se avesse fatto solo il cinema non sarebbe cresciuta umanamente". Poi, l’ospite confessa: "Io ero geloso del tempo con lei, non del fatto che fosse oggetto di ammirazione per gli altri. Mi dispiaceva che questo lavoro si mangiasse del tempo che avremmo potuto stare insieme. Un giorno non squilla la sveglia messa per portarmi a scuola e così mi ha portato allo zoo e a prendere il gelato: è stata l’unica volta che lo ha fatto, secondo me si sentiva in colpa nei miei confronti".

Si passa a parlare dei matrimoni di Andrea e Paolo, tenutisi a distanza di poco tempo l’uno dall’altro perché il loro desiderio era quello di essere accompagnati all’altare dalle madre Eleonora. Il figlio spiega: "Io avevo segnato una data post intervento, quando però mi sono sposato sapevo delle nuove metastasi e quindi con Paolo ci siamo detti ‘Chi lo sa come si evolve la situazione, anticipiamo’. Clizia ha capito subito e hanno anticipato il matrimonio. Così lei è potuta essere presente a tutte e due le cerimonie, la mia e quella di Paolo, ed è quello che volevamo. Volevamo che ci accompagnasse lei all’altare. Lo abbiamo fatto per noi ma anche per lei".

Per quanto riguarda il libro e la reazione di Eleonora Giorgi, l’ospite dice: "Ci teneva molto al libro, ma ci sono state discussioni. Non apprezzava che io avessi scritto alcune cose spiacevoli, come i litigi in famiglia. Lei non voleva il conflitto e in questo libro c’è la vita reale, sia fatti gradevoli che sgradevoli. Lei sa che la Giorgi non mi è sempre stata simpatica, perché io amavo la madre che negli anni mi è sempre stata vicina. Questa differenza non l’ha mai apprezzata fino alla fine. Mi diceva che nel libro ero troppo duro con me stesso, troppo critico. Alla fine, anche lei si era convinta. Siamo noi che scegliamo a cosa dare valore. Il senso del libro è quello di non crogiolarsi nel dolore, perché esso ti tira verso il fondo. Se invece hai la forza di guardare ancora la luce, quel periodo diventa talmente bello che lo vuoi raccontare".

Negli ultimi giorni di vita – racconta Andrea – non ha perso il suo umorismo: "La lucidità l’ha persa piano piano, non arrivava abbastanza aria al cervello per nutrirlo completamente. Confondeva me con Angelo, Paolo con Massimo, Paolo con me. Era molto divertente, scherzava con il suo solito umorismo e rideva di tutto. Faceva le battute sul fatto che stava male anche il Santo Padre. Credo lo facesse per noi. Poi, ad un certo punto si è addormentata dolcemente… siamo sempre stati in clinica io e Paolo, non l’abbiamo mai lasciata. Il centro delle nostre vite era lei. Nei suoi ultimi giorni riusciva ancora a commuoversi della grandezza che la circondava. Una lezione incredibile".

A questo punto la Venier dichiara: "Nessuno ti ha regalato niente", ma Rizzoli, imbarazzato, corregge il tiro: "Sono stato fortunato ad avere una famiglia così...". Poi racconta del regalo a lui fatto dalla madre qualche giorno prima dell’intervento: "Lei mi ha dato un pacchetto da aprire quando sarebbe finita sotto i ferri. Durante l’intervento mi ricordo di questo regalo e al suo interno trovo un walkman giallo degli anni ’80. Io rimasi colpito, c’era anche una cassetta: lì sento mio padre che dice ‘Andrea, chiama la mamma’, e poi la mia voce: ‘Ma, ma, mamma…’. Subito dopo ripeto anche a lei ‘mamma’ con grande soddisfazione. Per me è stato un destro fortissimo al cuore. Ha voluto regalarmi un ricordo che sa che mi manca e le mie prime parole, insieme all’inizio del nostro percorso", e poi, parlando di Paolo Ciavarro, aggiunge: "Conoscendo come è chiuso, non ci dirà mai cosa c’era invece nel suo pacco, ma sono certo che l’ha aperto e pianto".

Luca Zingaretti a Domenica In

Luca Zingaretti presenta il suo primo film da regista La casa degli sguardi, tratto da un libro. L’attore racconta: "Mi piacciono queste storie perché mi commuove l’essere umano che si rimette in piedi. Penso che noi dovremmo fare sempre film per la gente, perché è alle persone che ci rivolgiamo. Io penso che questa storia mi abbia conquistato perché parla di speranze in un momento in cui siamo tutti un po’ frastornati e impauriti per ciò che è accaduto prima. Ricordiamoci che usciamo da una pandemia che ha fermato il mondo e fatto venir fuori delle problematiche che rimuovevamo andando avanti. E poi, quando pensavamo di poter ricominciare a vivere, sono scoppiate guerre a 200 metri da casa. Adesso c’è un signore che parla dall’altro lato del mondo… Se mi avessero detto anni fa che il Presidente degli Stati Uniti avrebbe parlato così… sono tutti elementi che concorrono a destabilizzarci".

A questo punto Mara Venier si sofferma sui due femminicidi di questi ultimi giorni avvenuti per mano di due ventenni: "Hanno ucciso due ragazze della stessa età senza una ragione… Basta! Io non so più come dirlo… Forse bisogna cominciare davvero nelle scuole a insegnare il rispetto per le donne fin da bambini, ci dovrebbe essere un’ora di lezione. Io credo che il ruolo della madre sia determinante in questi casi, come quello della scuola. Non ne possiamo più". "Anche quello del padre" dice Zingaretti, che poi aggiunge: "Insieme a questa fondazione – Una, nessuna e centomila – ci stiamo proprio occupando di questo problema. Secondo me, adesso bisogna cercare di raggiungere le nuove generazioni perché ormai sono rinchiusi ognuno nella propria bolla e non comunicano più. Tutti questi episodi nascono dal fatto che non hanno più avuto modo di relazionarsi. Abbiamo raggiunto dei livelli di mancanza di empatia che non ci possiamo più permettere. Per questo tutti insieme, uomini e donne, dobbiamo cominciare a parlare con queste nuove generazioni, altrimenti la situazione continuerà a degenerare. Non ce lo possiamo permettere, basta!"

L’attore racconta anche di quando aveva 9 anni e i suoi genitori si sono separati: "Nella mia scuola ero l’unico ad avere i genitori separati, ma non si sono mai fatti la guerra. Vivevano in due case separate, ma si sentivano 14 volte al giorno. Forse è questa la chiave. Mi moglie mi ha fatto un grande regalo a chiamare nostra figlia Emma come mia madre, a cui ero legatissima. Io non mi sarei mai azzardato a chiederglielo". Poi l’inizio della storia d’amore con la moglie Luisa Ranieri: "Stavamo facendo un film insieme in cui i due personaggi si dovevano innamorare, ma lei non era interessata e disse che se dopo il film ci fossimo continuati a piacere ne avremmo parlato. Finì il film e poi abbiamo visto che avevamo ancora qualcosa da dirci e ne abbiamo ancora. Mi ricordo che io ero imbarazzatissimo perché mi piaceva proprio tanto, e fare una scena di un certo tipo con una donna che ti rifiuta…".

Gaia da Mara Venier

Gaia entra in studio e si racconta tra vita privata e carriera, a partire dallo stato sentimentale: "Amori? Sono fortunata in altro" dice. Poi Mara Venier le chiede di quel video pubblicato sui social in cui mostra il suo viso con l’acne e lei spiega: "Ho un’emotività molto accentuata, quindi somatizzo subito, il mio corpo reagisce subito a quello che provo, sento. A me viene lo sfogo, per tante questioni. Somatizzo sulla mia pelle, anche se una situazione così non mi era mai capitata nella vita, devo ammetterlo. Ho voluto farlo vedere perché ad un certo punto vedevo che tutto ciò bloccava la mia serenità, ero sempre lì a truccarmi per evitare che mi sgamassero i brufoli. Poi mi sono detta: ‘Se io sono la prima a trattare di questa questione, a creare la mia narrativa, poi mi libero di queste paranoie‘". Mara Venier la rassicura: "Ma secondo te, col talento che hai e gnocca come sei, vanno a guardare i brufoli? Io credo di no. Ma che te ne frega, fai bene a farti vedere!"

Valeria Marini e Pamela Prati a Domenica In: "Siamo amiche"

Dopo una prima gaffe di Mara Venier nel presentare Valeria Marini e Pamela Prati ("Com’è che si chiama il programma? Non me lo ricordo più. Ah, Ne vedremo delle belle! Eh lo so, qualcuno mi fa deconcentrare" dice), entrano in studio le due showgirl. Pamela Prati esordisce dicendo: "Nessuna rivalità, io e Valeria ci vogliamo molto bene". La Marini aggiunge: "C’è stata una discussione, lei pensava che io fossi una sua rivale ma poi siamo diventate amiche". Poi, riferendosi al commento di Veronica Maya ("Valeria starnazza"), la Marini ringrazia Mara Venier: "Ti voglio ringraziare perché ieri sera mi hai difeso, dimostrandomi di essere giudice ma anche amica. Non ho colto certe parole e tu mi hai difeso". La conduttrice chiarisce: "Perché io ho percepito una frase che non mi è piaciuta, l’avrei fatto per qualsiasi persona. Certe cose non bisogna dirle, è poco carino farlo".

Una volta vista la clip riguardante la sua famiglia, la showgirl ‘stellare’ si commuove e dice: "Grazie, perché la famiglia e i sentimenti sono molto importanti per me. Però è un momento, come ti ho detto, sono molto sensibile, ma sono comunque belle immagini. Grazie". La Venier le si avvicina per dirle "I momenti di fragilità li abbiamo tutti, non bisogna combatterli. Quando arrivano ci sono dei motivi, a volte risolvibili e altre no. Credo che il tuo si possa risolvere e farà di tutto perché ciò accada. Non aggiungo altro, tu sai. Ma non piangere, ti prego. Ti vogliamo bene", e lei spiega: "Mi sono commossa, è anche un modo di condividere questo. Tutto si supera, ma è giusto anche scivolare per poi rialzarsi, bisogna essere forti per gli altri. Questo spettacolo mi ha aiutata a distrarmi, mi ha teso la mano in un momento difficile". La conduttrice la rassicura: "Il tuo problema si risolve facilmente, ti giuro che te lo risolvo io, ma cerchiamo di goderci la vita, come Eleonora Giorgi". Poi Valeria afferma che Patrizia Pellegrino non le piace perché ha sempre da ridire su di lei, mentre Pamela dice: "Io vado d’accordo con tutte, ma c’è sempre la competizione. Forse un po’ non mi piace Patrizia, vuol fare vedere che sa fare tutto". Durante un questionario, la Prati svela di aver dato il primo bacio a 13 anni a un ragazzo di nome Mirko: "Ero un po’ indietro (Valeria ha dato il primo bacio a 8 anni ndr)…". La Venier ribatte: "Ti sei rifatta dopo però!" Non manca inoltre un riferimento a Mark Caltagirone quando esce l’argomento ‘relazioni complicate’: "Forse quella più complicata è quella che è meglio non citare…" commenta la Venier, mentre la Marini afferma di aver "tanta paura dell’amore" perché "sono stata molto delusa".

Prima di sentirle nuovamente cantare, Valeria Marini chiede la parola: "Vorrei dire una cosa importante: nel momento in cui Pamela ha subito quella cosa tremenda, io e Mara le siamo state molto vicino". La Prati non sembra particolarmente felice di questa uscita e va ad abbracciare la Venier che le dice: "Dimentichiamo, perché ormai è passato, sta dimostrando adesso chi è e di essere brava".

Michele Bravi e Lino Banfi da Mara Venier

Michele Bravi e Lino Banfi arrivano nel salotto di Mara Venier per presentare il cortometraggio Lo ricordo io per te, il progetto dedicato ai nonni che tratta il tema dell’Alzheimer e vede protagonista Banfi. Quest’ultimo, visibilmente commosso, dichiara: "La cosa curiosa è che al Senato spesso sentiamo ‘disegno di legge’, poi ci sono i disegni di vita che vengono da soli. Io qui non ho fatto nessuno sforzo, non ho avuto bisogno di indicazioni perché io sono fresco di queste cose. Ci ho messo l’anima, ho detto subito sì". Poi la promessa dell’attore: "Prima di lasciare questa terra, voglio fare un film e Michele Bravi deve fare il protagonista!". Michele Bravi, regista del corto, racconta il forte legame con i nonni che lo hanno cresciuto: "Sono tanti anni che scrivo canzoni ma non avevo mai raccontato la storia dei miei nonni, con i quali sono cresciuto e che mi hanno insegnato tutto nella vita. Era giunto il momento di dedicare a loro questo spazio".


Potrebbe interessarti anche