Domenica In, Venier imbarazza Rocio Munoz Morales: "Quando sposi Bova?" Poi Mirigliani sulla lotta per salvare il figlio

Nella puntata del 19 gennaio tanti gli ospiti in studio per parlare del festival di Sanremo, mentre Patrizia Mirigliani e il figlio parlano della dipendenza

Nella diciannovesima puntata di Domenica In, condotta da Mara Venier su Rai Uno domenica 19 gennaio 2025, torna il consueto blocco dedicato alla kermesse musicale italiana più attesa dell’anno e intitolato "Tutti pazzi per Sanremo". A parlare delle edizioni precedenti in studio sono Bobby Solo, Maurizio Vandelli, Wilma Goich, I Cugini di Campagna, i Jalisse, Michele, Pierdavide Carone, Valerio Scanu e Antonella Bucci. Con loro anche gli opinionisti Marino Bartoletti ed Alba Parietti. Nella salotto della Venier arrivano anche Patrizia Mirigliani con il figlio Nicola, Renzo Arbore e Rocio Munoz Morales, tra gli altri.

Domenica In, puntata 19 gennaio 2025: cosa è successo

Domenica In parte col blocco dedicato a Sanremo, anche se prima di cominciare a parlare di musica interviene Alba Parietti per raccontare dettagli riguardanti l’incidente sugli sci a Courmayeur: "Stavo sciando con attenzione, ero su un dosso, sono scesa e sono arrivati due ragazzini che mi hanno usato come paletto. Uno mi è passato davanti ed è caduto, quindi mi ha bloccato con gli sci, e l’altro mi è venuto addosso da dietro. Se ne sono andati subito dopo, non mi hanno soccorso, ma abbiamo lasciato perdere perché erano piccoli. Mi ha aiutato un signore, un soccorritore, e mi sono fatta un paio di km con il ginocchio rotto. Ho una frattura del piatto tibiale. Dico solo che dovrebbero esserci delle regole ferree anche in questo sport. È brutto perché quando ti capita una cosa a una certa età pensi che questa cosa possa sancire la fine della tua passione". Parlando della nuova edizione di Sanremo, Alba Parietti confessa: "Mi deluderebbe un po’ se le vecchie glorie a Sanremo si piegassero al mercato". Maurizio Vandelli dice la sua sul festival: "Il fatto di cantare su un palcoscenico così importante un timbrino te lo mette, nel bene e nel male", e poi aggiunge: "La prima volta che sono andato a Sanremo mi hanno spinto fuori perché stavo con gli occhi spalancati a guardare. Non ho mai visto il festival interamente, mi addormento".

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Quando tocca a Vandelli cantare, vedendo i fiori rosa finti sull’asta del microfono, commenta: "Ieri li ho annusati…". La conduttrice, ironica, finisce la frase: "Sono quelli di tre anni fa. Sì, li abbiamo messi in naftalina e tirati fuori". Poi assistiamo alla performance sulle note di 4 marzo 1943 di Lucio Dalla, e l’artista, resosi conto di aver fatto alcuni errori, dichiara: "Ho sbagliato due parole… ci sono dei gobbi in giro ma mi hanno messo un’altra canzone". Mara Venier ribatte: "Non penso che ci fossero degli errori, forse una strofa… ma la canzone era quella", ma Vandelli, poco convinto, commenta: "Eh, allora avrò letto male io. Avrò letto all’incontrario". Non manca infine l’omaggio a Lucio Battisti con Un’avventura. La conduttrice chiede all’ospite "Quanti anni hai?", e lui, sorridendo, risponde che "Quelli sono cavoli miei". Alla fine scopriamo che Maurizio Vandelli, Bobby Solo e Michele a marzo compiranno 80 anni e la conduttrice scherza: "Il 23 marzo faccio la ‘festa’ a tutti e tre!" Vandelli, ironico, risponde: "Ah, grazie!"

Tocca a Pierdavide Carone, vincitore dell’ultima puntata di Ora o mai più, raccontare il suo Sanremo e ovviamente il pensiero va subito a Lucio Dalla, il quale diventa protagonista di un aneddoto svelato dall’ospite: "Con Lucio Dalla stavamo facendo le prove per Sanremo: lui muoveva la bacchetta come fosse Harry Potter. Ad un certo punto chiese a Vessicchio se così facendo sembrava un vero Maestro d’orchestra e lui rispose ‘No’ e se ne andò". "Io rivedo il video di Sanremo con Lucio solo quando me lo fate vedere voi, perché è un po’…", aggiunge, commosso, Carone. Mara Venier ricorda: "Eh beh, dopo una settimana se n’è andato…"

Si passa a parlare del brano Per tutte le volte che e Valerio Scanu sottolinea: "Pierdavide quell’anno aveva scritto due canzoni – Per tutte le volte che e Di notte – e gli è stato chiesto di cedere a me quel brano. Ha rinunciato al suo inedito per permettere a me di partecipare al festival. Maria De Filippi ebbe l’idea di farmi partecipare con un brano scritto da lui". Mara Venier commenta: "Maria ci vede sempre lungo!", e Carone aggiunge: "Le dissi ‘se la do a lui poi io cosa canto?’ Lei mi rispose: ‘Tu canti Di notte, non ti preoccupare, ci penso io’. Avevo scritto quella canzone tre giorni prima". I Jalisse non hanno molto spazio in puntata, ma Alessandra Drusian dice: "Siamo irriducibili, ci siamo proposti anche quest’anno", mentre il marito ironizza sul rifiuto della canzone a Sanremo: "D’altronde abbiamo presentato un brano intitolato ‘No No No No!".

Nel frattempo sui social non mancano commenti ironici inerenti all’età media del primo blocco di Domenica In: "Ho finalmente capito. Il target a cui punta davvero Domenica In non è quello degli attempati pensionati. È molto, molto più in alto. Direi trapassato", "Ma lo studio di Domenica In è diventato la succursale del reparto di geriatria del Gemelli?", "Questa puntata si chiama I Resuscitati per un giorno", "Prime, Netflix, ecc. Qualunque cosa purché non Domenica In. In più arrivano ospiti che potrebbero cantare cose nuove e invece sempre i tempi che furono", "Certo che Mara poteva farci sentire il nuovo brano dei Jalisse… lo sappiamo tanto che la "prossima volta" non ci sarà e quindi non verranno più", "Il programma dovrebbe cambiare nome da Domenica In a Programma per vecchi, di vecchi con vecchi", "Domenica Inps".

Patrizia Mirigliani a Domenica In

Entrano in studio anche Patrizia Mirigliani, la patron di Miss Italia, e il figlio Nicola Pisu. La donna torna a parlare di quando ha denunciato il figlio alla polizia per la sua dipendenza dalla droga: "Per una madre è un momento terribile, è stato durissimo denunciare mio figlio ed ero in difficoltà perché le persone non mi capivano, si chiedevano come avessi potuto fare una cosa del genere. Ma oggi posso dire alle mamme di questi giovani: aiutateli anche se dovete essere dure, salvate i vostri figli, alla fine vi saranno riconoscenti. Il padre di Nicola aveva gettato la spugna da anni, ma io non mi davo per vinta, ho fatto tutto da sola". A raccontarlo quanto accaduto dai suoi 11 anni in avanti è il diretto interessato: "Ero molto timido, insicuro, pieno di paure. Il trasferimento a Roma mi ha reso più fragile e insicuro. I miei compagni andavano ad infangare proprio questo mio problema e da lì è partivo il bullismo che ho subito. Iniziarono a menarmi, sputarmi addosso, mi prendevano in giro anche quando non dicevo niente. Non mi confidavo con nessuno, a parte quelle 2 o 3 persone che erano i miei amici di riferimento a scuola. Non lo raccontavo a mia madre perché avevo vergogna: tornavo a casa, piangevo e mi chiudevo in camera".

La Mirigliani ricorda quando ha saputo da un’amica dei problemi di droga del figlio: "Io non mi sono accorta di nulla, perché lui non era cambiato ed era molto introverso. Certo che lo vedevo strano, nemmeno usciva con gli amici. Lui mi diceva di non volerci uscire, era scioccato per il fatto di doversi confrontare con i ragazzi della sua età… Vedevo che preferiva la compagnia degli adulti. Nicola aveva 18 anni compiuti quando mi ha chiamata questa mia amica e mi ha detto: ‘Attenta che tuo figlio si droga‘. Prima le ho detto che si stava sbagliando, poi ho pensato agli atteggiamenti di Nicola, che era diventato più triste e nervoso. Lui inizialmente ha negato". E Nicola spiega cosa è successo: "Inizialmente non volevo dirlo. Ho cominciato per gioco perché persone più grandi di me mi hanno fatto provare la cocaina. Ho ceduto alle insistenze e con il tempo mi ha preso.All’inizio ti dà euforia e ti senti bene con tutto e tutti, quando poi esageri diventi un muro con gli altri, una persona nervosa e aggressiva ma non in senso fisico".

La patron di Miss Italia aggiunge che i primi screzi col figlio sono nati a causa dei soldi: "Quando mi sono accorta che compravo la morte di mio figlio dandogli soldi, glieli ho tolti. Come si può essere così bassi da approfittare della fragilità di un ragazzo? Queste persone approfittavano anche dei soldi di Nicola. Denunciare mio figlio era un segreto che tenevo dentro da anni. Avevo un dramma interiore pazzesco. Ho pensato più volte di andare al commissariato, mi tratteneva il fatto di proteggere la mia immagine e quella di Nicola, e invece quando l’ho fatto è stata la cosa migliore del mondo, perché ho capito che non ero sola. Da quel momento è cambiata la mia vita, tu non sai quante persone mi hanno chiamata per dirmi ‘grazie che l’hai detto’" Poi racconta di quanto sia stato difficile stare lontana dal figlio per un anno e 4 mesi, nonostante i problemi – come le varie cause, tra cui quella per il mantenimento -, mentre Nicola, dopo essersi commosso dicendo "Noi non ci parlavamo perché non potevo avvicinarmi a lei" e per la dolce risposta della madre – "Ce l’abbiamo fatta" -, spiega come è uscito dal tunnel della droga: "Ne sono uscito perché ho visto che stavo perdendo tutto. Mi hanno tolto il braccialetto elettronico e il giorno stesso sono tornato a casa da mia madre".

Poi entra in studio anche la fidanzata di Nicola, Barbara, la quale parla del loro primo incontro: "Ci siamo conosciuti su Instagram per gioco, poi ci siamo conosciuti e incontrati. Ci siamo piaciuti subito e ora siamo innamorati. Io sono già mamma di una bambina di 12 anni. L’ho seguito al Grande Fratello. Io lavoro con gli anziani e questa mia sensibilità mi ha portata a prendermi cura di Nicola". "Lei molto buona, è sensibile, aiuterebbe qualsiasi persona in difficoltà", dice Nicola. La madre aggiunge: "E per questo abbiamo fatto squadra!"

Rocio Munoz Morales da Mara Venier a Domenica In

Rocio Munoz Morales si racconta tra vita privata e carriera a partire dal suo arrivo in Italia (è spagnola): "Mi sono trasferita nel 2013, avevo 25 anni. Nel film Immaturi – il viaggio non conoscevo una parola di italiano". Quando la Venier le chiede perché sia rimasta in Italia, l’ospite, scherzando, dice: "Ma fatti i cavoli tuoi, Mara". La conduttrice ironizza: "Hai visto le ‘cartoline’ dell’Italia!". Poi la Venier affronta il suo rapporto con Raoul Bova facendole una domanda diretta: "Perché non vi sposate?", e lei risponde: "Ma che cambia? Tu ami di più Nicola da quando l’hai sposato?" La conduttrice comincia a dire "quando mio marito mi ha chiesto di sposarlo…", ma l’attrice le fa presente che "a me Raoul non l’ha chiesto". ‘Zia’ Mara, incredula, esclama: "Ma Raoul!" La Morales però la ferma: "No Mara, noi stiamo bene così, a volte si ha la paura di rovinare il bello".

Poi l’ospite si racconta: "Nella vita faccio tutte le scelte con il cuore ma anche con la pancia, sono una molto istintiva. Ho sofferto la mancanza della mia famiglia, ma ho imparato a dargli più valore. Spesso alcune cose si danno per scontate, la lontananza mi ha portato ad amarli ancora di più". La conduttrice le chiede quando ha capito che Raoul Bova era l’amore della sua vita e l’ospite risponde: "Non c’è un momento, è quando senti di non essere più solo, sai che c’è l’altra persona e che vuoi esserci per lei. È un bene che supera l’amore, è troppo potente da spiegare a parole. Quando hai stima e sei fiera della persona che ami è la cosa più bella del mondo. È un sentimento talmente puro che le crisi non lo mettono in discussione. Quando io lavoro in Spagna, la lontananza è difficile, però la distanza fa sì che due persone si desiderino di più, quando ci si manca capisci che quel sentimento è ancora vivo". La Morales poi parla delle sue due figlie e del suo ruolo di madre: "Ma prima di tutto io sono mamma e le mie figlie mi sono mancate tantissimo. Io, quando ho uno spettacolo a teatro, faccio i compiti con le ragazze mentre mi trucco. Loro sono il mio tutto, sono la mia parte migliore. È una grande responsabilità per me sapere di crescere due future donne, ma questa cosa mi dà la spinta per dare la versione migliore di me". Del padre, infine, dice: "Mio padre mi manca un po’, io indosso spesso i suoi vestiti, lui è stato un artista. L’ho portato con me a Venezia quando ho fatto da madrina al Festival perché non avevano mai visto la città e Anna Foglietta, che aveva avuto questo ruolo l’anno precedente, mi aveva consigliato di portare con me qualcuno a cui non importasse cosa accadeva fuori, ma che sapesse chi è Rocio".

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