Domenica In: Mara Venier imbarazza Venditti che fa una gaffe (clamorosa) e poi ricorda la depressione e le due 'anime'
Nella puntata del 17 novembre tanti ospiti hanno presentato libri e nuove uscite televisive, ma il cantautore ha raccontato anche il periodo della depressione
Durante la nuova puntata di Domenica In, condotta da Mara Venier il 17 novembre 2024, arrivano in studio molti ospiti di grande spessore: Antonello Venditti, Achille Lauro, Lunetta Savino, Margherita Buy e Bruno Vespa. Non manca inoltre uno spazio dedicato al ricordo di Nadia Toffa con la madre Margherita Rebuffoni nel salotto della conduttrice, pronta a parlare della figlia, l’inviata de Le Iene che ci ha lasciato a causa di un tumore al cervello. Vediamo insieme cosa è successo durante la puntata del 17 novembre 2024 di Domenica In.
Domenica In, puntata 17 novembre 2024: cosa è successo
La puntata di Domenica In comincia con Antonello Venditti pronto a presentare il suo libro Fuori Fuoco. Appena entrato in studio, il cantautore dice: "Sono contento perché sono qui da te e perché mi trovo a Roma, sono sempre in tournée… Ho cominciato la carriera con la canzone più bella, ma di solito non accade così". Mara Venier lo interrompe: "Veramente io amo tutte le tue canzoni. Tu sai che prima di tutto io sono una tua grande ammiratrice, poi il destino ci ha portato a incontrarci prima nella vita e poi professionalmente". Venditti conferma: "Siamo amici veramente, ci frequentiamo anche al di fuori del lavoro. Quando riusciamo a vederci… Mr. Magoo è un principiante in confronto a noi. Lei lunedì 25 ha il sesto intervento, mentre io festeggio due operazioni di Pucker, ma è complesso da spiegare". "Ci vediamo sempre noi, e speriamo di continuare a vederci", risponde la conduttrice ironizzando sugli interventi agli occhi.
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Entra nel canale WhatsAppA questo punto Mara Venier si sofferma sull’orario in cui entrambi si svegliano – l’ospite alle 4 del mattino – e poi lo mette in imbarazzo chiedendogli: "Ma che fai tu alle 4?" Venditti resta un attimo in silenzio e la conduttrice interviene: "No, vabbè, se è una roba che non si può dire… perché dallo sguardo mi hai fatto capire altro, ma va bene. Complimenti, non sei più un pischello ma alle 4 ti svegli e… capisci?" La risposta del cantautore: "No vabbè, diciamo che guardo la televisione dai. Si possono fare tante cose alle 4 del mattino. Non lo so, ho dato questa impressione? Siete google-maniaci? Andate a vedere chi si sveglia alle 4 perché lo fa. La cosa assurda è che posso essere in tutto i Paesi del mondo e nonostante il fuso orario io alle 4 mi sveglio. Però non credo che interessi molto al pubblico, lo dico per il programma!" Poi Mara Venier mostra un’immagine del libro in cui Venditti è senza occhiali e quest’ultimo afferma: "Io ci vorrei tornare senza occhiali, posso fare uno scoop oggi, tanto non ci vedo", e si toglie per la prima volta gli occhiali in diretta.
Subito dopo Venditti racconta la sua infanzia non particolarmente facile: "Io mi sentivo bullizzato, conosco questo fenomeno da quando ero piccolo, perché era mia madre a farlo. Era strano che il bullismo provenisse da lei. Mio padre invece era il sole: vedeva sempre tutto positivo, mentre lei tutto negativo. Infatti sono Antonello e Venditti, cerco di mettere insieme le due anime. Forse mia madre non l’ho mai capita, forse sto iniziando a farlo solo adesso. Ciò che manca ai bambini, quando sei intelligente e acuto, è il senso dell’ironia, non la capiscono, quindi sono vittima della staticità delle parole. Quando a 6 anni senti dire da tua madre ‘questo ragazzino è cretino’ non è carino. Anche mio padre mi dava punizioni per lui divertenti, ma che per me non lo erano affatto. Mi diceva: ‘Guarda la porta della cucina’. Io credevo alle sue parole e quindi passavo 3 o 4 ore a guardare il nulla. Sono cose che non ti passano, però tutto questo mi ha fortificato. Mio padre era avanti, ed è una cosa che mi ha passato: lui prevedeva un po’ le cose e aveva anche doti magiche che io ho visto. Con mia madre non sono riuscito a chiarire quando era in vita, però non ho saputo cogliere anche il suo lato ironico. È importante come si dicono le cose. Quando ero piccolo non potevo capire, ma mi è davvero servito per avere spalle fortissime!"
Poi l’artista si sofferma sul rapporto con il figlio Francesco: "Noi abbiamo un rapporto meraviglioso fatto di cose serie e non di telefonatine la sera. È un rapporto vero. Dovrei essere un uomo felice e realizzato invece sono mezzo felice e mezzo realizzato. Ancora si deve compiere. Il Venditti non è mai contento mentre Antonello sì, e viceversa. La parte infelice di me è quella che ti manda avanti perché ti spinge ad essere sempre attuale e a prevedere le cose. Io ho delle doti che penso siano analitiche: sono un analista!" Quando la Venier lancia un video con i primi passi della carriera dell’ospite, si ritrova a ripetere le iniziali "pri" per tre volte e poi dichiara: "Non riesco più a parlare". In un secondo momento la conduttrice interrompe l’intervista a causa di un moscone presente in studio: "È un’ape? No, un moscone. Significa che ci sono buone notizie: il libro andrà…". Ma Venditti la ferma e poi si soffermano sui ricordi passati, con la conduttrice che dice: "Noi siamo ancora quelli là, sono passati i 30 anni", e lui risponde: "E meno male che sono passati, pensa se non passavano! Quando ti vedo sono felice, mi metti la gioia di vivere. Poi se loro sapessero di quell’intimità che non possiamo raccontare… no, non è un’intimità fisica". Poi la Venier spiega: "Lui faceva scappare i miei pretendenti, ma, per carità, non lo raccontare". Venditti non va oltre e conclude dicendo "Però il mondo femminile mi dovrebbe ringraziare, perché ho evitato a Mara una serie di fidanzati che non auguro a nessuno", con la Venier che aggiunge: "Io gli presentavo i fidanzati e lui in un attimo li allontanava. Uno è andato al bagno e quando è tornato non ha più voluto vedermi!"
Poi l’ospite racconta di quando Lucio Dalla gli "salvò la vita": "Mi ha salvato. Lui si accorse nel 1980 del mio stato di depressione, che porta alla solitudine e a quella idea di suicidio diventata comune oggi… In teoria non avevo niente, a parte il fatto che mi ero separato, ma lui capì che dovevo andare via da Roma. Lì mi ha curato. L’idea malvagia di farla finita però non mi era passata, volevo uccidermi con la macchina, ma sapevo guidare talmente bene che poi non mi è riuscito farlo. Non ci ho nemmeno provato, avevo il mal di vivere. Sai come mi è passato? Si guarisce con l’amore ricevuto. Sono guarito veramente, come un’apparizione divina, al Circo Massimo, quando la Roma ha vinto lo scudetto. Avevo l’esatta sensazione che non c’era distonia tra me e gli altri. Prima non mi piacevo, non mi accettavo, anche se nessuno è perfetto. Chi tende alla perfezione è più fragile. Lucio l’ha capito e mi ha riportato a Roma e trovato una casa lì".
Quando arriva il momento dei ringraziamenti, Venditti manda un saluto alla fan disabile che aveva trattato male tempo addietro durante un suo concerto, evento di cui si è discusso tanto sul web: "Una mia amica che sta a Barletta e si chiama Cinzia, la amo con tutta la mia forza e lei lo sa. E un bacio forte a tutta Barletta e a tutti quelli che si sono sentiti male per una cosa del cavolo, una cosa che mi ha fatto soffrire molto e ha fatto soffrire tutti". La conduttrice interviene: "Accadono cose che fanno soffrire nel nostro lavoro, l’importante è rendersene conto. Peraltro tu hai chiesto scusa". Venditti chiude così il momento: "Comunque bisogna restituire amore e basta". Infine, l’ospite fa una gaffe mica da poco: spoilera il nome del figlio di Ultimo e Jacqueline Luna di Giacomo, ovvero Enea.
A Domenica In Margherita Rebuffoni (madre di Nadia Toffa)
In studio da Mara Venier arriva Margherita Rebuffoni, la madre di Nadia Toffa, l’inviata de Le Iene venuta a mancare a causa di un tumore al cervello. La donna racconta: "In questi 3 anni ho fatto tutto ciò che mi aveva chiesto Nadia: ho creato una fondazione che poi è diventata una Onlus che supporta la ricerca su tutti i tipi di tumore, non solo quello cerebrale. Lei mi ha chiesto di pensare anche agli ultimi e a chi non ha voce. Io e mio marito stiamo girando l’Italia per raccogliere fondi per questa fondazione. È un impegno che ci dà forza, ci rasserena, perché sono le persone che incontriamo a fornirci questa energia, noi pensavamo di non averne più. Faremo sempre di tutto per portare avanti quello che voleva Nadia e che mi ha lasciato scritto. Mi disse: ‘Se ci sarò lo faremo insieme, se non ci sarò non devi piangere ma devi fare tutto quello che c’è da fare’. Mi disse anche ‘se tu piangi, io soffro’, e io non riesco più a piangere, è molto difficile che succeda. Ma ti strappa il cuore un dolore così".
Dopo aver visto un video che ritrae una vitale Nadia Toffa, la madre Margherita Rebuffoni commenta: "Io la guardo volentieri perché lei era sempre felice, solare. Andare a rivedere le cose fatte da lei non mi rattrista. Anche a casa era così, un peperino, sempre di corsa. Io ero felice per lei, era la più piccola di casa, la coccolavamo un po’ tutti. Ho dei momenti di malinconia, ma poi prendo una sua foto, mi metto sulla sedia che lei mi ha regalato, me la metto sul cuore e le parlo: sembra che lei scenda e questo mi rasserena. Io la sento vicino, la sento che mi abbraccia. Spesso la notte mi sveglio con la certezza che fino a un attimo prima era lì, vicino a me, e mi sento davvero felice per quanto sicura della sua presenza. Io non l’ho mai sognata".
Lunetta Savino e Achille Lauro da Mara Venier
Lunetta Savino entra nel salotto di Mara Venier per presentare la nuova fiction Libera di cui è protagonista, ma prima si racconta tra carriera e vita privata: "Se non fossi diventata attrice, avrei fatto la cantante o la parrucchiera: mi piace mettere le mani nei capelli. Libera è un debutto televisivo e sono molto emozionata perché la ritengo una conquista, è la mia prima vera serie da protagonista assoluta. È una vittoria conquistata sul campo, perché durante il Covid andarono in onda per tre settimane consecutive tre film per la TV che avevo fatto e fecero tantissimi numeri in replica".
Quando Achille Lauro arriva in studio, la prima cosa che dice è "Mara, ma ci vediamo solo in diretta! Fatti dare un bacio!". Dopo essersi alzato per baciarle sulle guance, le chiede: "L’occhio come va? Ho saputo che anche Venditti ha problemi. Comunque, se posso accodarmi, anche io sono miope, quindi più o meno… Ti trovo bene, sei bella!". La conduttrice risponde: "Grazie, anche tu lo sei, amore della zia", e Lauro ribatte: "Eh, io ormai mi faccio vecchio! Tu invece sei sempre bellissima". Poi l’ospite, vedendo un video con alcune ospitate e momenti vissuti con Mara, commenta: "Ci siamo conosciuti nel 2019. Ca**o, ero la metà: avrò preso 30 kg! Ero anche più piccolo. Tu invece sei sempre uguale, sempre bellissima!", e la conduttrice, oltre a ringraziarlo, gli dice: "Sentiamoci più spesso che almeno mi tiri su il morale!". Lauro parla delle proprie canzoni: "L’ispirazione arriva sempre dalla vita. Tutto dipende da quanto riesci a trasmettere parlando di una cosa che ti appassiona tanto. L’ultimo brano è la storia di un grandissima amore, è una ragazza con la quale sono stato per molto tempo. All’inizio ero etichettato come quello che faceva musica per ragazzi. Ora il pubblico è trasversale. Alla fine le canzoni sono sentimenti condivisi. Il segreto nella vita è trovare qualcosa per cui ti svegli prima degli altri e vai a dormire per ultimo. Io ho dedicato tanto tempo alla musica senza neanche rendermene conto, e continuo a farlo. La mia vita privata non esiste. Non sono mai stanco perché amo il mio lavoro, amo la creatività, pensare, amo le cose che non esistono nella realtà. Sono figlio di grandi sogni, scrivendo le canzoni sono riuscito a realizzarli. Io sono cresciuto con il popolo, io sono il popolo. Negli ultimi 3/4 mesi le persone stanno capendo che anche io sono umano ed educato. A Sanremo vedevano le tutine, la trasgressione e pensavano: ‘Ma chi si crede di essere?’" Poi l’intervento di Mara: "Ma sotto la tutina… No, c’è il cuore, non incominciamo! Sotto la tutina c’è l’anima!".
Da Mara Venier si parla del docu-film Ragazzi Madre: L’Iliade sulla vita di Achille Lauro, il quale spiega: "Racconto la mia vita con gli occhi di un adulto che ricorda quello che è stato, che conosce tante difficoltà. Sono molto grato per quello che ho e soprattutto oggi sono una persona veramente integra, sono risolto, sto molto attento agli altri". Per quanto riguarda X Factor, dice: "Siamo un gruppo di giudici molto fortunati, perché è come stare con degli amici a parlare di qualcosa che mi piace. Sono davvero a mio agio". Poi il primo Sanremo: "Posso dirlo? Hanno fatto bene a pensare male di me, ma rifarei tutto".
Margherita Buy a Domenica In
Ospite da Mara Venier, Margherita Buy corregge Carlo Verdone che a Che Tempo Che Fa aveva raccontato un aneddoto riguardante la giacca dell’attrice: "Ho chiamato Carlo e gli ho detto che mi ha fatto fare una figuraccia. Mi ha risposto che stava scherzando. Però è quasi tutto vero: siamo stati a casa di Gianni Versace e siamo rimasti veramente senza parole, perché era un mondo parallelo; erano gli anni ’90 e la casa era un museo pieno di cose antiche e moderne. Io non parlavo con nessuno, con chi dovevo dialogare? È vero che parlavo male l’inglese ma lui proprio zero! Lo parlo meglio io di Carlo! Vabbè, eravamo due mentecatti a casa di Versace". Poi la correzione: "David Bowie c’era davvero, ma io ricordo che fu Naomi Campbell a sedersi sulla mia giacca! Le sue gambe mi arrivavano alla fronte, poi non era proprio un fuscello… Come glielo dicevo io di alzarsi? Forse altri sederi sopra ci sono stati, forse anche quello di Bowie, tutti si sedevano sulla mia giacca! Una serata così non l’ho mai passata: a disagio, senza giacca, non potevo andarmene, anche perché ero comunque una ragazzina… Poi questa dea si è alzata e ho ripreso ‘sto coso tutto arrotolato. Sicuramente tenevo a quella giacca, però vabbè… Forse era di Armani, una cosetta… potevano starci più attenti e infatti maleducati lo erano veramente!".
Oltre all’aneddoto su casa Versace, Margherita Buy ha confermato anche quello riguardante la difficoltà di girare scene romantiche sul set perché non si sente a proprio agio quando c’è di mezzo il contatto fisico: "Se è vera la roba dei ciak? Diciamo che non mi scelgono per le scene dove bisogna baciare il partner. Non ho mai fatto scene d’amore, io convinco sempre il regista a cambiarle: ‘È meglio non farla’, gli dico. Il più delle volte sono riuscita a farle togliere, tanto si capisco… no? Posso arrivare a un bacetto sulla guancia o a un abbraccio, ma anche qui poi si vede che le mani sono sempre rigide. Forse delle volte hanno tagliato queste scene romantiche perché erano venute troppo male. Una volta ho graffiato un attore francese sul naso, l’ho quasi mutilato e tra l’altro era bellissimo. Tutto ciò per cercare di essere naturale. Questo mi ha pure odiato, giustamente. Era l’attore principale del film, intoccabile".