Domenica In, Christian De Sica e la polemica sul cinema italiano

L'attore si racconta tra la nipotina di 10 anni, il matrimonio con la moglie Silvia e la carriera non facile da gestire, insieme al ricordo del padre Vittorio

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

A Domenica In tanti ospiti in programma il 24 dicembre su Rai Uno e in streaming su RaiPlay. Nel salotto di Mara Venier, tra gli altri, emergono Christian De Sica, Marcella Bella e Paola e Chiara. L’attore presenta la nuova serie TV già disponibile su Prime Video e dal titolo Gigolò per caso, mentre le due sorelle cantano in diretta il loro nuovo singolo Solo mai e Marcella racconta Etnea, il suo ultimo album discografico.

Il recap della puntata del 24 dicembre di Domenica In

Christian De Sica inizia l’intervista parlando dei festeggiamenti: "Festeggio il Natale con tutta la mia famiglia. Stamattina è arrivata Rosa con la mia nipotina Bianca. Io e Silvia siamo totalmente rincog*ioniti appresso a questa bellissima bambina. Sono un nonno fantastico. Ha 10 mesi ma abita a Milano, infatti ogni tanto andiamo io e Silvia lì e qualche volta loro vengono qua. Adesso che sono qui è una festa. Lei ancora non cammina, gattona, e io e Silvia le andiamo dietro a ‘quattro zampe’ per stare alla sua altezza. Con i nipoti fai delle cose che con i figli non facevi. Con Brando e Maria Rosa non ero così, intanto perché stavo sempre fuori casa, avevo l’ansia di lavorare ed ero concentrato solo su questo. Adesso che ho una certa età chi se ne frega. Ogni volta che apro la finestra, per quanto riguarda il mestiere, dico sempre: ‘Grazie Gesù di essere così fortunato’. I nostri Natali erano inconsueti, perché papà ci aveva detto di avere un’altra famiglia e quindi faceva tutto doppio, poveraccio. A noi faceva mangiare un po’ prima, poi ci metteva a letto e attraversava mezza Roma per ricominciare dall’altra parte con cappone, ravioli e panettone. Nei giorni di festa, fino a quando i miei figli erano piccoli, li portavo sempre con me, anche durante le riprese a Cortina D’Ampezzo di Vacanze di Natale".

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Si parla dei 40 anni del film cult diretto dal compianto Carlo Vanzina: "Quest’anno hanno festeggiato e Jerry ha cantato. Io non sono potuto andare perché lavoravo sia il venerdì che il lunedì mattina. Carlo sarà felice". Prima di lanciare un video inerente al lungometraggio in questione, Mara Venier ammette di ricordarsi molto bene quel periodo e De Sica commenta: "Mi ricordo di quando mi svegliami alle 3 di notte e mi chiamavi per chiedermi: ‘Dov’è Jerry? Dimmelo, parla!’, e io ti rispondevo: ‘È andato a giocare con gli elettricisti’, e invece…" Lei ribatte: "Tu però eri complice suo... Non parlavi. Dovevi dirmi di lasciare perdere perché non faceva per me", ma lui chiarisce scherzando: "Se te lo avessi detto, il giorno dopo mi avrebbe menato". Infine, ammette: "Quel film mi ha cambiato la vita, perché prima saltavo i pasti, facevo la fame davvero. Se sto qua lo devo a Vacanze di Natale".

Non manca poi il ricordo di Vittorio De Sica: "Mio padre era un grande giocatore, andavamo sempre in vacanza nei pressi di un Casinò. Ci diceva di decidere la località e noi sceglievamo Sanremo perché almeno c’era il mare. Era bello, buono e intelligente". Poi Christian rivela di non aver mai chiuso male un rapporto con una sua ex, nemmeno con Isabella Rossellini, grazie alla quale ebbe a 18 anni la possibilità di avere un piccolo ruolo in un film del padre Roberto. La Venieri e De Sica ricordano i tempi in cui si sono conosciuti: lei era amica di Silvia, la moglie dell’attore, e aveva 14 anni; lui, 20enne, saliva e scendeva scale per trovare lavoro e sentiva i produttori dire: "Ma chi è? Ancora quel rompiscatole del figlio di Vittorio?". Quest’ultimo spiega che all’epoca lo manteneva la sua compagna perché ancora non lavorava. "Io credo che una donna innamorata dà il coraggio a un uomo di fare ciò che non farebbe mai nella vita. Tutto quello che ho concretizzato di positivo lo devo a lei", dice riferendosi alla moglie con la quale è sposato da ben 51 anni. Si passa poi ai ruoli drammatici, come quello interpretato dall’attore nel film I limoni d’inverno, ora al cinema: "Non è tanto il fatto di essere figlio d’arte ad avermi penalizzato, ma il pensiero della gente che si accorge della tua bravura quando ti vede in un ruolo drammatico: ‘Uh, sa recitare’, dicono. Perché se in Italia fai le cose comiche ti considerano un buffone, quando fai una parte di maggior spessore dichiarano che sei bravo. Non sanno che è più difficile far ridere. Un po’ lo scotto lo pago anche se non me ne fanno recitare tanti. Io ne ho fatti troppi, perché in Italia se hai successo quando fai il cowboy ti fanno scendere e salire da cavallo per tutta la vita".

Marcella Bella da Mara Venier

È il turno di Marcella Bella, pronta a raccontarsi a partire dalla collaborazione artistica con Mogol: "Quando mi doveva scrivere un testo, io speravo sempre in qualche canzone d’amore romantica, e fu così anche con Nell’aria. Quando sentì questa melodia, ad un certo punto iniziò a scrivere e poi mi mandò la canzone via fax. Io e Gianni eravamo in sala di incisione e stavamo aspettando il testo. Mio fratello l’ha letto e mi ha detto che era bello, allora gli ho chiesto se parlasse d’amore… Leggendolo bene, mi sono resa conto che non c’entrava nulla quel sentimento e che il contenuto era un po’ osé. Gianni mi ha presa in giro commentando: ‘Ma va, ma cosa vai a pensare…’" Si passa oltre, parlando dei 40 di matrimonio con il marito Mario: "Sto cercando di capire quale sia il segreto. Se tu venissi a casa mia, troveresti una coppia simile a Raimondo e Sandra. Discutiamo sempre, è il nostro peperoncino". Infine, la cantante afferma: "Quando ci sono dei nipotini è meraviglioso, perché li puoi tenere e viziare, ma poi torni a casa tua".


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