Domenica In: Milly Carlucci presenta Ballando con le Stelle, i dolori di Scialpi
La quinta puntata presenta la giuria e il nuovo cast della prossima stagione del talent show della conduttrice, insieme al concorrente di Tale e Quale e Favino
Una nuova puntata di Domenica In è pronta a raccontare la vita di alcuni personaggi famosi che nel tempo sono entrati nel cuore degli italiani e a promuovere la nuova edizione di Ballando con le Stelle, ospitando su Rai 1 domenica 15 ottobre quasi tutta la giuria dello show: da Guillermo Mariotto e Ivan Zazzaroni a Fabio Canino e Selvaggia Lucarelli. L’ospite speciale di Mara Venier è Pierfrancesco Favino, presto nei cinema del Bel Paese con Comandante, il film di apertura dell’80esima Mostra del Cinema di Venezia. L’attore non parla solo del nuovo lungometraggio diretto da Edoardo De Angelis, ma anche della sua vita privata. In studio arrivano anche Paola e Chiara e i Me contro Te.
Il recap della puntata del 15 ottobre di Domenica In
La prima ospite è Milly Carlucci, accompagnata dalla giuria di Ballando con le Stelle: Guillermo Mariotto, Ivan Zazzaroni, Fabio Canino, Selvaggia Lucarelli e Carolyn Smith. L’intervista inizia con una domanda su come è nata l’idea di dare vita al talent show, un quesito a cui risponde la conduttrice: "Era gennaio 2005 e a un programma di ballo non ci credeva nessuno. Ma a fine estate avevo visto a Londra uno spettacolo simile con professionisti del ballo e così mi sono detta: ‘Lo dobbiamo fare’." Mara mostra in diretta un video con gli artisti che in passato hanno preso parte allo show Rai, tra cui compaiono Fabrizio Frizzi e Gina Lollobrigida, e in studio parte un fragoroso applauso da parte del pubblico. Milly commenta: "Vorrei aggiungere anche l’indimenticabile Paolo Rossi, pure lui è stato un concorrente di Ballando con le stelle. Finché noi li ricordiamo e con questo sorriso nessuno ci lascia mai" Mara aggiunge: "Questo applauso va a chi si trova dall’altra parte".
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Entra nel canale WhatsAppI concorrenti
In seguito Milly introduce i protagonisti della nuova stagione: "Il cast è meraviglioso, mi sembra impossibile avere tutti questi volti così noti, ma dipenderà tanto da quanto abbiano voglia di mettersi in gioco." Selvaggia nota un particolare: "All’inizio guardavo Ballando con le stelle e il programma veniva visto con snobismo, ora tutti lo considerano come una grande opportunità, tutti vogliono partecipare". Si cambia discorso: "Dopo 18 anni Lino Banfi mi ha detto di sì!", dice felicissima Milly Carlucci. "Ho sempre detto a Lino che non deve dimostrare niente a nessuno. In questo momento della sua vita lui ha bisogno di ciò, Ballando con le Stelle è terapeutico", afferma la conduttrice. Parte una clip sui litigi tra Selvaggia Lucarelli e Carolyn Smith, e l’opinionista commenta: "L’anno scorso è stato un anno difficile. Con Carolyn abbiamo questo rapporto: iniziano con il sorriso, con le buone intenzioni, ma alla seconda puntata ci stiamo già sulle pa**e. L’anno scorso dopo la terza puntata Carolyn aveva deciso di non parlami più ed era come se fossi invisibile". La ballerina conferma: "Andiamo molto d’accordo, iniziamo sempre con buone intenzioni ma lo scorso anno era particolare perché c’era Lorenzo e ci sono state anche un po’ di incomprensioni. Io lavoro nella danza da 50 anni, quando parlo di un aspetto tecnico so il fatto mio e se Selvaggia mi contraddice… Inizio con le migliori intenzioni quest’anno". Milly spezza una lancia in favore della giudice: "In questi anni ne ha passate tante, ha fatto di tutto e non ha mai mollato, non ha mai indietreggiato di un millimetro". La Smith ricorda: "L’anno scorso non potevo parlare, ma Ballando per me fu davvero pesante, sono ancora in terapia e avevo questo punto di domanda ogni settimana. Con la chemioterapia dovevo cercare di calmarmi un pochettino e tante volte ho sbagliato anche io." La Smith e Selvaggia si abbracciano per suggellare la pace in diretta.
Si passa a parlare dei concorrenti di Ballando con le Stelle, tra i quali compare anche la giornalista Carlotta Mantovan, vedova del compianto Fabrizio Frizzi e madre di Stella, figlia della coppia. "Lei non ha solo il tifo del pubblico, ma anche quello di Stella. Carlotta è sempre molto attenta a tenerla lontana dai riflettori", dice la Carlucci. Di Teo Mammucari dicono che potrebbe far rimpiangere le barzellette di Iva Zanicchi e che – per sentito dire – sia un rosicone. Secondo Mariotto, invece, il conduttore avrebbe le gambe sexy. Quest’ultimo poi sostiene che Simona Ventura e il suo maestro, Samuel, hanno caratteri troppo diversi e quindi potremmo vedere scintille tra i due. Vengono presentati anche Lorenzo Tano, il figlio di Rocco Siffredi, e Sara Croce, una ragazza dalle idee molto chiare: "Quando balla sa cosa vuole. Ballando non è solo il ballo, ma anche il modo di comportarsi, di porsi", commenta Fabio Canino.
Dopo il video dedicato a Mariotto, il giudice afferma di essersi pentito solo una volta delle valutazioni date durante il programma: "Con la Granbassi. Aveva il sedere troppo basso. Un giorno glielo dissi e lei mi rispose che avevo ragione. Da quella volta in poi ha ricevuto sempre voti altissimi da parte mia". "Hai capito il criterio di Mariotto? Se il lato b è basso voto basso, se è alto il voto è alto, quindi con la Sara Croce sei tranquillo!", afferma Ivan Zazzaroni. Il discorso si fa sempre più hot, quindi la conduttrice cerca di chiuderlo, ma Mariotto dichiara: "Le domande sbagliate non hanno risposte corrette". Mara risponde a tono: "Io voglio proprio andare avanti invece, perché trovo totalmente sbagliato che solo perché lei ti aveva detto che era la verità tu le abbia alzato il voto. Il tuo metodo non è giusto. Ti sei smascherato da solo. Ma quale domanda sbagliata? La domanda era giusta e pertinente". Lo stilista interviene: "Ballava bene, ma io non riuscivo a superare quell’ostacolo".
Mara Venier lancia un filmato con cui ricorda che nel talent show emerge anche la vita privata dei concorrenti (vedi Lea T) e poi racconta di guardare spesso il talent show, ma non solo per il ballo: "La cosa forte del programma è che viene fuori la vita, i problemi di ognuno di loro. Non è sempre facile, perché a volte ci sono delle chiusure. Da voi giorno dopo giorno questi problemi emergono". "Le persone a un certo punto esprimono sé stesse. Se sei una persona che dentro ha un nodo irrisolto ballando si vede e ti chiedi: ‘Cosa c’è dietro? Qual è il punto oscuro?’. A furia di spingere diventa terapeutico", afferma la Carlucci per poi aggiunge: "Noi rappresentiamo un po’ la società che è fuori da Ballando. È fatta di tante cose e noi cerchiamo di rispecchiare questa società che sta cambiando, si evolve, ha dei problemi nuovi che poi risolve. Si tratta di storie profonde e dolorosissime – come quella di Lea T, una persona nata in un corpo che non sentiva suo – che non smettono di accompagnarti come problema per tutta la vita. Io l’ho visto proprio con Lea, con tutto uno strascico di fragilità psicologiche che ti rimangono e non puoi superare. Alcune si superano, però dietro ti porti un fardello." "Chi ti ha detto di no?", chiede la Venier alla conduttrice. Milly risponde: "Ho il libricino dei no, ma non dico i nomi perché sono quelli che verranno!". Sembra inoltre che la giuria stia aspettando i Maneskin. Arriveranno? La Carlucci infine dichiara che la trasmissione ha un fisioterapista sempre presente, utile anche solo per un massaggio a fine esibizione. Nella prima puntata il tema sarà quello dell’inclusività, con tanto di piccola sorpresa alle porte e ospite speciale. Cosa ci aspetta? Ricordiamo che Ballando con le Stelle torna su Rai 1 sabato 21 ottobre intorno alle 21:35.
Scialpi e i dolori della vita
Il secondo ospite della quinta puntata è Scialpi, attuale concorrente di Tale e Quale Show. "Mi sono ritrovato, perché mi ero un po’ perso. È la vita" Mara aggiunge: "Però impari di più da quei momenti dove ti perdi che da altro. Perché quelli te li ricordi eccome". Scialpi conferma: "Assolutamente. Quelli ti rinforzano, non ti indeboliscono. Mi sono fermato perché volevo emanciparmi, imparare di più. Quindi ho deciso di produrmi da solo. Sono stato penalizzato, ma ho imparato molto. Tutte le cose che ti tirano giù poi fanno risorgere". Si passa a parlare del rapporto con il padre: "Con lui non c’era rapporto, ma alla fine dei suoi giorni ci siamo trovati. Lo colpevolizzavo in modo sbagliato. Mio padre faceva il poliziotto e per guadagnare di più stava fuori due mesi e tornava a casa il sabato pomeriggio per ripartire la domenica. Io non lo vedevo, mi sentivo sempre solo, perché lui non c’era, mia madre lavorava e io vivevo o con mia nonna o con mia zia. Mi mancava la loro presenza. Ero amato dai miei genitori, ma al tempo non capivo che lui mi amava, aveva un carattere… All’inizio non credeva in me, poi è arrivato il successo e lì ha iniziato a crederci. Con lui siamo riusciti a comunicare quando gli era rimasta una settimana di vita. Lo sapevamo entrambi, ma non volevamo dircelo. Non si dicono queste cose, si cerca di esorcizzare le paure. Così gli ho proposto di giocare a una sorta di braccio di ferro con i pugni, era una lotta non alla pari, però già il fatto che riusciva a misurarsi, a mettere in bilanciamento le due mani, ha aperto il cuore a entrambi. In quel momento ho trovato il mio papà".
Scialpi, parlando della madre, racconta di quella volta che la donna lo ha beccato nella stanza mentre baciava Claudio, il suo primo fidanzato, in giovane età: "Ci sono stati attimi di silenzio e poi ne abbiamo discusso. Le ho detto: ‘Sono innamorato di Claudio e voglio stare tutta la vita con lui’. Io e lui siamo rimasti amici. Lei ha capito subito e non mi ha detto nulla". Per quanto riguarda la malattia della madre, ammette: "All’inizio era facile starle vicino, poi l’Alzheimer ha un decorso molto brutto e le difficoltà aumentano di mese in mese. Quindi non mi sono sentito di partire e lasciarla sola da qualcuno come un pacco, allora sono rimasto al suo fianco. Non so se lo sapete ma nella fase finale non parlano, al massimo fanno dei versi e in quei rumori io capivo che era felice di vedermi. Quando l’ho portata in una struttura sono andato poco a trovarla, perché sentivo di non poterle stare vicino come volevo".
Poi il matrimonio, un momento felice della sua vita, e la morte della madre: "Ero a Los Angeles per festeggiare il compleanno. Mi chiama il pomeriggio mio zio e mi dice: ‘Guarda la pressione è bassissima, credo che tua madre non ce la farà. Lì ho pianto tantissimo. Ma la vita va avanti, come lei mi ha insegnato, e quindi mi sono detto: ‘Mi asciugo le lacrime e vado a bere un Campari’. Sono andato al bar e lì un uomo mi ha messo le mani intorno al viso e mi ha detto: ‘Tu hai sempre dato nella vita ed è ora che incominci a ricevere’. Pensavo fosse un serial killer e invece abbiamo parlato fino alle 2 del mattino, il giorno dopo ci siamo visti a cena e mi sono fermato a dormire da lui, ho lasciato una maglietta nel suo appartamento e poi sono partito per Parma, dovevo tornare da mia madre. Quell’uomo è l’amore della mia vita".
Piefrancesco Favino nei panni di Todaro
Arriva il momento di Pierfrancesco Favino, il quale ammette che inizialmente non conosceva la figura di Salvatore Todaro. "Avere a che fare con storie vere amplia i raggi d’azione, ti consente di andare a scoprire cose che non sapevi. È una storia importante da raccontare, soprattutto in questo momento, è una vicenda che ci riguarda. Mentre giravamo il film mi sono reso conto di quante famiglie italiane abbia toccato questa storia. È un kolossal italiano ed è un film che fa riflettere molto. Se anche uno solo degli uomini che in questo momento sono in guerra dovesse pensare che il nemico è un essere umano e che quella vita va rispettata, quantomeno abbraccerebbe quello che noi pensiamo. L’atto eroico del protagonista nasce da una disobbedienza, ha ascoltato la sua coscienza", afferma l’attore.
La Venier sorprende l’ospite con un videomessaggio della figlia di Salvatore Todaro, dove la donna racconta il padre e ammette di non avere ricordi diretti dell’uomo che le ha donato la vita. Si dice felice che a interpretarlo è stato proprio l’attore, tanto da ringraziarlo e abbracciarlo virtualmente. Mara commenta: "Questo è quello che dà senso a quello che facciamo." Favino risponde: "Esatto. È stato molto emozionante conoscerla. Prima di interpretare un personaggio realmente esistito molto raramente mi avvicino ai familiari, perché penso sempre a come mi sentirei io se venisse qualcuno a dirmi: ‘Ciao, sono Favino e devo essere tuo padre’. Poi penso alla sua’ probabile risposta: ‘Ma che ne sai? Come puoi incarnare un mio affetto?’ Invece ho avuto l’opportunità e la fortuna di conoscere Graziella dopo, quando il film era già finito. L’aver ricucito quell’assenza, anche se nella finzione… Forse qualcosa di utile la facciamo attraverso le storie che raccontiamo. È sempre difficile quando un emerito sconosciuto deve interpretare un affetto".
"Qual è il tuo approccio come attore quando devi interpretare personaggi noti? Perché io vedo in te un fondo di insicurezza. Ti sorprendi addirittura di vincere premi", dice la conduttrice. "Sento un’insicurezza sempre più grande. Quando ho iniziato pensavo che un attore costruisse una sua forza, solidità, sicurezza. Io invece più vado avanti e meno dormo i giorni prima di iniziare a girare. Forse inizio ad accettare questo stato come vero e creativo. Mi sorprendo perché io volevo fare solo una cosa nella vita, recitare, e ho la fortuna di farlo, poi tutto ciò che c’è intorno è qualcosa su cui non puoi avere mai pieno controllo. Io sono felicissimo di questa insicurezza: in un film noi ci affezioniamo al momento in cui vediamo che l’attore non sa bene cosa stia succedendo e in quel momento sta incarnando il nostro desiderio di scoprire come andrà a finire quella storia. Tifiamo per lui, perché ce la faccia", svela Favino.