Disavventura per la Merlino: auto rimossa e lettera al giornale
La popolare giornalista vittima di uno spiacevole contrattempo: la sua auto è stata portata via dai vigili. Lei non ci sta e denuncia tutto: "Non sto zitta"
La ZTL non è sempre sinonimo di comodità e privilegio: a volte, stare in pieno centro in una grande città può riservare anche delle amare sorprese. Anche se siete dei vip, dei personaggi pubblici e dei paladini della gente comune, normalmente abituati a vedere esauditi tutti i vostri desideri, perfino quelli più assurdi.
Chi non credesse a queste affermazioni dovrebbe chiedere a Myrta Merlino, la popolare conduttrice dell’Aria che tira. Aria di tempesta, verrebbe da dire, dopo che la giornalista è stata vittima di una sgradevole disavventura, la rimozione di un’auto parcheggiata nella zona a traffico limitato della Capitale. Per la quale la 53enne napoletana ha preso carta e penna per esprimere una pubblica lamentela a mezzo del Corriere della Sera.
Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp
Entra nel canale WhatsApp"Caro direttore – ha esordito la Merlino -, ti scrivo da cittadina di Roma, prima ancora che da giornalista. Ormai vivere nel centro storico della Capitale vuol dire fare i conti quotidianamente con la legge di Murphy: se qualcosa può andare storto stanne certo che lo farà…".
Questi i fatti: "Venerdì sera tardi, dopo oltre 45 minuti di ricerca forsennata, riesco a parcheggiare l’auto di mio figlio nelle strisce blu riservate ai residenti. Che sollievo, penso. Per una volta mi è andata bene (…). Ebbene, domenica e lunedì l’auto resta parcheggiata in piazza del Collegio Romano, correttamente posizionata all’interno delle apposite strisce blu. Martedì mattina, il mio compagno, che la cerca per prenderla e svolgere alcune commissioni, si trova dinanzi una inaspettata sorpresa: l’auto è stata rimossa, la piazza è completamente chiusa e transennata per le riprese di un set cinematografico".
Inizia a quel punto l’odissea per recuperare l’auto che, per poter accedere alla ZTL, deve anche pagare un costoso permesso di accesso. Dopo lunghi tentativi di parlare con il numero verde del Comune, la Merlino scopre dove è finita la macchina: "In soldoni, tocca a nostre spese recuperarla al deposito, a decine di chilometri da casa, anche fuori dal Raccordo anulare, pagare l’ammenda, gestire la difficoltà e andare per tentativi. La cifra da pagare è salata: per lo stallo arriva a oltre 200€ (203 € nel nostro caso per un deposito in zona Corviale) alla quale si aggiunge una multa, nonché la logistica per il recupero, taxi compreso".
La giornalista paga ma decide di denunciare: "Tutto questo per aver parcheggiato regolarmente, dopo una lunga ricerca, proprio su quelle strisce blu che sono poche e vanno a ruba e per le quali paghiamo centinaia di euro all’anno come titolari di permesso per l’ingresso nella Ztl. Cose piccole, si penserà. Ci vogliamo lagnare? Ebbene sì, perché l’amaro che resta in bocca sa di vessazione arbitraria. Ognuno ha la sua pena. Questa volta è toccata a me. Ma questa volta non sto zitta. Fatelo anche voi…".
Si aspetta ora la replica del Comune che spieghi il motivo dell’inaspettata rimozione.