Dolore e coraggio: 50 anni fa il disastro aereo delle Ande
Il 13 ottobre 1972 un aereo militare uruguayano è precipitato in terra argentina: è una delle più incredibili e drammatiche storie di sopravvivenza di sempre

Era il 13 ottobre 1972 quando un aereo militare della Fuerza Aérea dell’Uruguay è tragicamente precipitato sulle Ande. Si tratta di uno degli incidenti più tragici della storia recente, ma anche una delle più drammatiche e allo stesso tempo eroiche storie di sopravvivenza che siano mai state raccontate. Oggi, nel cinquantesimo anniversario dalla tragedia, ripercorriamo ciò che è accaduto.
Il disastro aereo delle Ande: una drammatica storia di sopravvivenza
Negli Anni ’70 l’aeronautica militare uruguayana versava in uno stato di profonda crisi finanziaria e, per raccogliere denaro, aveva iniziato ad affittare i propri charter alle compagnie di linea per trasportare passeggeri. Su quel Fokker F27 si trovavano quindi 40 civili, la metà dei quali facevano parte della squadra di rugby della Old Christians Club, insieme a cinque membri dell’equipaggio militare. Durante il volo, molto probabilmente a causa di un errore umano e delle difficili condizioni atmosferiche, l’aereo si è schiantato su una parete rocciosa, perdendo un’ala. Senza uno dei due motori, il charter ha iniziato inesorabilmente a perdere quota, finendo per precipitare sulle Ande. 12 persone sono morte sul colpo, mentre i superstiti si sono ritrovati a oltre 3000 metri di altitudine, con scarse riserve di cibo e acqua, a lottare per la sopravvivenza. Si trovavano in territorio argentino, ma un errore del comandante aveva convinto i passeggeri di trovarsi in Cile. Dopo lunghe settimane di ricerche senza risultati da parte delle autorità cilene, l’aereo e i sopravvissuti sono stati dichiarati dispersi; ma 16 di loro erano ancora vivi, e hanno iniziato a cibarsi della carne umana dei loro compagni. Erano passati addirittura due mesi quando due passeggeri, Fernando Parrado e Roberto Canessa, hanno deciso eroicamente di mettersi in marcia per attraversare le Ande e raggiungere il Cile: dopo 10 giorni di cammino sono riusciti finalmente a trovare aiuto, e hanno guidato i soccorsi fino al luogo dell’incidente.
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Entra nel canale WhatsAppI film ispirati all’incidente
Si tratta di una storia che ha dell’incredibile, e che ha dimostrato come lo spirito di squadra possa realmente salvare delle vite. Un messaggio che traspare anche dai film che, negli anni, sono stati tratta da questa terribile storia vera. Primo tra tutti Alive, diretto da Frank Marshall e con protagonista Ethan Hawke. La pellicola, uscita nel 1993, è il remake del film I sopravvissuti delle Ande, datato 1976, ed è ispirata al libro Tabù – La vera storia dei sopravvissuti delle Ande di Piers Paul Read. Quel che più colpisce, oltre alla fedeltà storica della ricostruzione, è il fatto che lo stesso Fernando Parrado abbia contribuito alla realizzazione del film.