Diritto e Rovescio, Del Debbio: “Il ministro si è fatto f**tere?". Cruciani sbotta: “Boccia non è Giovanna D'Arco"

La vicenda che ha portato alle dimissioni l’ex ministro Sangiuliano, tra i temi discussi nella puntata di giovedì 12 settembre

La puntata di giovedì 12 settembre di Diritto e Rovescio in prima serata su Rete Quattro si apre con l’intervista di Paolo Del Debbio al presidente del Senato Ignazio La Russa che, tra le altre cose, sgrana i risultati che, sostiene, ha raggiunto il governo Meloni: "La considerazione all’estero è aumentata, così come gli investimenti al sud, è vero o non è vero che è aumentata l’occupazione? E’ vero o non è vero che i migranti sono diminuiti? L’Italia è il quarto paese al mondo per l’export. Poi se mi dite che c’è ancora molto da fare sono d’accordo, ma un bel tratto di strada è stato fatto".

In chiusura di conversazione, una domanda inevitabile che serve anche a lanciare il segmento successivo di trasmissione, ovvero un commento sul caso Sangiuliano- Boccia che, dopo giorni di clamore, non annuncia ancora a spegnersi. "Per me è un fatto molto doloroso questo", dice La Russa, Perché io sono molto amico di Sangiuliano e ha fatto benissimo il ministro, ha fatto tante cose molto bene, la vicenda personale mi ha addolorato e non la voglio commentare perché prima di tutto la considero una cosa dolorosa e privata"

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Il conduttore di Dritto e Rovescio poi congeda il Presidente del Senato con una battuta: "Presidente la vedo rinvigorito dalle vacanze, la ringrazio", la risposta è sullo stesso tono confidenziale: "Grazie per avermi invitato, in questa trasmissione l’ospite si trova sempre a casa sua."

Si passa poi appunto a disquisire del caso Sangiuliano-Boccia, con Del Debbio che introduce così la discussione: "Ci sembra una Boccia che si comincia ad incrinare, e quando la boccia soprattutto quella del vino si incrina poi non è più quella di prima…" Lancia poi un servizio in cui si indaga direttamente a Pompei sulla figura della donna, raccogliendo le testimonianze di chi dice di conoscerla e che getta diverse ombre su questo personaggio.

Al ritorno in studio Del Debbio lancia il dibattito domandando ai suoi ospiti: "Il ministro si è fatto f*ttere? (da una donna che aveva secondi fini ndr…").

Secondo Maurizio Belpietro, i guai reali sono partiti solo dalla denuncia di Angelo Bonelli che ha fatto partire l’indagine sull’operato del Ministro relativamente a questa vicenda: "Al momento io non ho capito cosa abbia in mano la signora Boccia", afferma il direttore di Panorama, "Quali siano le riunioni a cui ha partecipato. Ha raccontato cose che non corrispondono al vero, ci sono una serie di questioni che non tornano, quindi menomale che c’è un’inchiesta così appureremo i fatti."

Più aggressivo Giuseppe Cruciani che afferma: "Sicuramente il Ministro ha sbagliato, ma la verità è che la sinistra sperava di aver trovato nella signora Boccia una nuova Giovanna D’Arco, una nuova Rosa Luxemburg, mentre le olgettine erano trattate come erano trattate, Boccia viene vista come un’agente di liberazione dal governo perché chissà cosa aveva in mano. La sinistra che sperava di tirare giù il governo Meloni grazie alle rivelazioni di Boccia ha fallito. Ancora si chiedono cosa avrà in mano? Non c’ha niente in mano!". Sintetizza il suo pensiero Del Debbio: "La tesi di Cruciani è: con la Boccia non si fa bisboccia".

Risponde Sommi: "Cruciani hai un’ossessione per la sinistra che dovresti curare. Io credo che c’è un problema che non riguarda la credibilità di Boccia, ma come è potuto accadere tutto questo, il ministro si è dimesso quindi qualcosa è accaduto. Intorno alla presidente del consiglio c’è un clima molto particolare, ho letto che ha chiesto che vuole che non ci sia polizia a Palazzo Chigi e questo mi preoccupa e penso che sta trasmettendo in questo modo un’immagine di grande fragilità".

Belpietro torna ad affermare: "E’ una vicenda personale, non c’è un danno erariale, e nemmeno una questione della sicurezza, perché la sicurezza del G7 non è affidata al ministero della cultura, ma al ministero dell’interno"

E Sommi a questo punto manda una stoccata al governo: "In effetti c’è una ministra sotto inchiesta per truffa allo stato, cosa più grave di questa." E aggiunge: "Dopodiché è bene sottolineare che non c’è nessun ‘gomblotto’. C’è l’amichettismo a sinistra ma c’è anche l’amichettismo anche a destra, al contrario di quello che aveva detto Meloni, cioè che il tempo dell’amichettismo ormai era finito: solo propaganda".

Si torna poi a parlare del tema, sempre caro alla trasmissione, di sicurezza, prendendo spunto dall’agghiacciante vicenda di Viareggio, dove una donna derubata della borsa da un senzatetto l’ha raggiunto con il suo Suv e lo ha investito passandogli sopra più volte fino a ucciderlo.

Il titolo del segmento, in sovrimpressione, recita: "Giustizia fai da te, giusto o sbagliato?". Del Debbio usa le parole giuste per raccontare l’accaduto: "Un’esecuzione in piena regola, come la mafia, avanti indietro ultimo colpo".

Sulla vicenda Fusani: "Salvini ha fatto una domanda sui social: ‘voi che ne pensate?’ Questo per me è agghiacciante, sicuramente c’è un problema sicurezza da gestire e serve un ministero dell’immigrazione". Peccato che in questa vicenda il soggetto più pericoloso per la sicurezza non sia il migrante ladro senzatetto ma l’italiana che l’ha ucciso con una modalità che trasuda accanimento.

A disquisire di sicurezza e legalità, insieme agli altri ospiti in studio c’è anche la deputata FdI Montaruli, nota per le vicissitudini giudiziarie, che ci tiene a dire a inizio intervento che "Il caso Boccia non esiste e ancora ne parliamo, quando invece ci sono spie pericolose in giro e questo è un tema che riguarda veramente la sicurezza di tutti noi". Sulla vicenda di Viareggio in discussione invece, invoca maggiore vigore sui delitti di "microcriminalità". Ha quindi gioco facile Majorino del PD ricordandole che parla di legalità e invoca maggior vigore dopo essere stata condannata per peculato. Lei risponde, giustamente: "Io parlo di quello che voglio". A questo punto la discussione si scalda e chi è a casa non capisce più nulla.

Nello studio di Dritto e Rovescio si passa poi a parlare del caro-vita in particolare dell’aumento delle bollette dell’energia, e poi, di nuovo si torna a parlare di sicurezza.

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