La Talpa, scoppia il caso Diletta Leotta: "Telecomandata dall'autore", cosa succede

La data di uscita del reality che vedrà Leotta tentare la strada della conduzione nella TV generalista si avvicina sempre di più, ma crescono anche le polemiche

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Nuove polemiche piovono sulla conduttrice Diletta Leotta, e sul presunto aiuto di cui avrebbe usufruito al timone de La Talpa, facendo sorgere dubbi sulla preparazione del volto Dazn, e facendo nascere i confronti con altre conduttrici, come Paola Perego, che avevano manifestato interesse a ricoprire il ruolo senza necessità di particolari supporti. Le critiche si sono concentrate sulla presunta mancanza di esperienza della Leotta in un contesto così dinamico e sulla necessità di ricorrere a mezzi tecnici per superare le difficoltà.

La Talpa e la conduzione "telecomandata" di Diletta Leotta: la polemica

Secondo quanto riportato dal giornalista Giuseppe Candela su Dagospia, durante le registrazioni delle puntate di La Talpa, Diletta Leotta avrebbe ricevuto un supporto tecnico da parte della produzione attraverso un auricolare, noto come "phonak". Questo dispositivo le avrebbe permesso di ricevere suggerimenti in tempo reale da un autore del programma, con l’obiettivo di guidare al meglio la conduzione. "Durante le riprese hanno deciso di aiutarla con un phonak, l’auricolare nell’orecchio che richiama i tempi d’oro di Ambra Angiolini e Gianni Boncompagni," ha rivelato Candela, aggiungendo che: "Un autore l’ha telecomandata a distanza con una pioggia di suggerimenti". Il giornalista si chiede se questo basterà a salvarla, sollevando dubbi sull’efficacia di questo aiuto nel migliorare la performance della conduttrice. La notizia ha generato numerose discussioni, mettendo in evidenza la difficoltà di condurre un format complesso come La Talpa senza supporti.

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Le parole di Diletta Leotta e la tattica di Mediaset

Diletta Leotta, tuttavia, ha difeso con orgoglio il suo ruolo alla guida di La Talpa, definendo il progetto come il suo "Primo figlio televisivo". Durante un’intervista a Verissimo, ha spiegato che il reality avrà un’impostazione innovativa, senza uno studio fisso, ma con una "Corte delle spie" e una "Villa delle spie" dove i concorrenti vivranno e si sfideranno. La conduttrice ha sottolineato che il programma si articolerà in una miscela di prove fisiche e sfide emotive, cercando di creare un’esperienza unica per il pubblico. "È un progetto straordinario, ci ho messo tutta me stessa", ha affermato la Leotta, cercando di rassicurare i telespettatori sulle sue capacità di gestione del reality.
Un altro aspetto evidenziato da Giuseppe Candela riguarda la strategia di Mediaset per la nuova edizione di La Talpa. "A Mediaset puntano molto sul montaggio, sull’effetto taglia e cuci," ha dichiarato Candela, facendo riferimento all’importanza della post-produzione per garantire un ritmo coinvolgente alle puntate del programma. Questa scelta riflette la volontà dell’emittente di sfruttare al meglio il materiale registrato, cercando di mantenere alta la tensione e l’interesse del pubblico.

La Talpa: debutto atteso ma incerto

Nonostante le registrazioni siano già state completate, la data di debutto di La Talpa rimane ancora un mistero. Si vocifera che il reality possa andare in onda a partire dal 5 novembre, o al massimo una settimana più tardi, ma al momento non c’è ancora una comunicazione ufficiale. L’attesa è molta, e le polemiche sulla modalità di conduzione di Diletta Leotta non hanno fatto altro che alimentare la curiosità attorno al programma. Riuscirà Diletta Leotta a convincere il pubblico con la sua gestione di La Talpa, nonostante il supporto tecnico? O l’attenzione mediatica su questi "aiutini" rischia di oscurare la qualità del reality stesso?


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