Dargen D’Amico, l’assist alla Venier diventa un boomerang (clamoroso): “Tutti hanno dei padroni”

Ieri sera il cantante è ritornato sulla vicenda della censura in Rai. Ha usato parole concilianti, finendo tuttavia per colpire la conduttrice di Domenica In. Vediamo i dettagli.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Dargen D'Amico
Fonte: RaiPlay

Un chiarimento che suona (quasi) come un’accusa. Ieri Dargen D’Amico, ospite a DiMartedì, ha provato a fare luce sul clamore della sua comparsata a Domenica In. Mara Venier lo aveva interrotto mentre tentava di sensibilizzare il pubblico sul tema migranti, e la cosa era parsa a molti una forzatura, quasi un ordine dall’alto. Ora la spiegazione di Dargen, seppur conciliante, rivela cosa ne pensa davvero, il cantante, su ciò che è accaduto. Ma anche cos’ha da dire su Viale Mazzini e l’esperienza sanremese in toto. Ecco i dettagli.

Dargen D’Amico su Venier e Sanremo

Dargen D’Amico ritorna davanti alle telecamere, dopo le polemiche sulla sua ospitata da Mara Venier. Come noto, aveva ricalcato le orme di Ghali tentando di sensibilizzare, tra politica e moralità, sulla spinosa questione dei migranti. Mara lo aveva stoppato, troncando il suo discorso proprio sul nascere. Così ieri sera, il cantante e produttore ha avuto la possibilità di riprendere da dove si era interrotto. Ma, pure con molto tatto, ha finito per dividere (ancora una volta) gli animi degli ascoltatori.

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Alla domanda sulla presunta censura della Rai, Dargen ieri ha replicato: "No, credo di avere avuto un trattamento abbastanza elastico in Rai, nessuno mi ha mai chiesto quello che avrei detto, e fatto notare che quello che stavo dicendo non era in linea". Anzi. "Mi hanno interrotto ma ero già entrato nell’argomento". Non dà colpe alla Rai, quindi, né per questo alla Venier. Infatti, quando Floris gli chiede, con mestiere, un commento sulla nota dell’ad Roberto Sergio, letta a fine puntata dalla Venier, ecco cosa sentenzia D’Amico: "Abbiamo tutti dei padroni, quindi rendiamo conto alla linea editoriale di chi sta sopra di noi. Il mio padrone in questo caso è l’umanità: questo silenzio complice mi ha costretto a parlare".

Così facendo, però, la conduttrice finisce per pescare la pagliuzza più corta. Perché il messaggio è che ha obbedito al padrone (anche se tutti lo fanno), e quindi si è piegata. Dargen non ingigantisce tuttavia la polemica. Aggiunge solo che nulla, in futuro, gli impedisce di tornare serenamente sulle reti Rai. Perché "non dipende dalle mie scelte, non credo, se così fosse troverò una soluzione, per me il palco di Sanremo è molto importante". Quanto a Sanremo, ancora, D’Amico riprende in qualche modo da dove si era fermato, con piglio politico. "Le canzoni parlano di vita…dalla depressione, la salute mentale…La mia sensazione è che ci fosse un profondo silenzio a livello nazionale che non corrisponde al sentimento delle persone. E questo va oltre le scelte governative, effettivamente il silenzio sui bambini massacrati non corrisponde alle volontà di questo paese, che vorrebbe far sentire il suo peso diplomatico". E infine aggiunge: "Sono stanco di vedere fratelli e sorelle trattati come cittadini di serie B invece di costruire delle soluzioni che possano servire a questo paese per i prossimi Paesi, come risorse".


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