Cristian Totti vittima di body shaming al debutto calcistico: valanga di insulti anche per il padre e Ilary Blasi

Il giovane figlio del calciatore è stato oggetto di una serie di insulti online, e tra offese e accuse di nepotismo per la sua forma fisica, non arrivano risposte

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Il 25 agosto scorso, Cristian Totti ha fatto il suo esordio ufficiale in Serie D con la maglia dell’Olbia durante il match di Coppa Italia contro l’Ilvamaddalena. Un’occasione che avrebbe dovuto rappresentare un momento di gioia e soddisfazione per il figlio d’arte, ma che si è trasformata in un incubo mediatico a causa delle numerose critiche e insulti che il giovane ha ricevuto sui social media. L’attacco mediatico nei confronti di Cristian Totti, caratterizzato da pesanti episodi di body shaming, ha sollevato un ampio dibattito sull’uso dei social e sulla pressione che grava sui giovani, specialmente quelli con cognomi illustri.

Cosa è successo durante la partita

Il match, terminato con un pareggio 1-1, ha visto Cristian scendere in campo nel secondo tempo, un debutto atteso da molti, anche a causa del grande nome che porta. Tuttavia, ciò che ha fatto più parlare non è stata la sua prestazione, ma il feroce attacco subito online. Sui social, il video del suo debutto, pubblicato da Sportitalia, ha scatenato una pioggia di commenti offensivi, spesso rivolti non solo al giovane Totti, ma anche ai suoi genitori, Francesco Totti e Ilary Blasi. Questi attacchi, che spesso trascendono la critica sportiva per diventare personali e denigratorie, mostrano un lato oscuro del calcio moderno e dell’esposizione mediatica dei figli d’arte.
Tra i commenti più volgari e irrispettosi si leggono frasi come "Questo ha sia i piedi che le te**e di Ilary", "Mo je faccio la carbonara" e "Capitan salsiccia", in riferimento al fisico del giovane. Il body shaming è stato il tema principale delle critiche, con numerosi utenti che hanno deriso Cristian per il suo aspetto fisico, insinuando che fosse inadatto al calcio a causa di un presunto sovrappeso. Inoltre, molti hanno avanzato accuse di nepotismo, suggerendo che Cristian fosse stato scelto solo per il suo cognome e non per le sue capacità in campo.

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Il problema del Cyberbullismo e la reazione dei Totti

La vicenda ha attirato l’attenzione delle principali testate nazionali, come La Repubblica e Il Mattino, che hanno riportato gli episodi di cyberbullismo nei confronti del giovane calciatore. Questo caso solleva preoccupazioni non solo per il benessere di Cristian, ma anche per l’impatto che simili episodi possono avere su altri giovani calciatori, spesso esposti a critiche ingiustificate e violente sui social media. La giovane età e la vulnerabilità di Cristian Totti lo rendono un bersaglio facile per gli haters, e la situazione è aggravata dal fatto che, essendo figlio di due personaggi pubblici molto noti, ogni suo passo è sotto una lente di ingrandimento. Nonostante le critiche, la famiglia Totti non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo all’accaduto. Anche la società Olbia Calcio ha mantenuto il silenzio, probabilmente nel tentativo di proteggere il giovane atleta e non alimentare ulteriori polemiche. Il silenzio della famiglia e del club potrebbe essere interpretato come un tentativo di non dare ulteriore visibilità agli haters, ma è innegabile che episodi come questo evidenziano la necessità di una riflessione più ampia sul ruolo dei social media nella vita dei giovani. Il caso di Cristian Totti mette in luce un problema sempre più diffuso nel mondo dello sport: la pressione e le aspettative che gravano sui giovani calciatori, amplificate dai social media, dove spesso la critica sportiva sfocia in attacchi personali.


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