Corrado Augias lascia la Rai: "Troppi favoritismi". E vola a La7
Il giornalista, 88 anni, molla le reti pubbliche, che a quanto pare non sono più di suo gradimento, e migra da Urbano Cairo con un nuovo programma.
Dopo oltre 60 anni di carriera in Rai, Corrado Augias ha deciso di lasciare. Il giornalista, 88 anni, molla le reti pubbliche, che a quanto pare non sono più di suo gradimento. "Troppa improvvisazione e troppi favoritismi", dice il conduttore di Rebus in un’intervista al Corriere della Sera, dove fa anche sapere del suo passaggio a La7. E così, anche un pezzo da 90 come Augias si va ad aggiungere alle già folte fila di presentatori che hanno lasciato mamma Rai per migrare su reti minori, da quando a maggio si è insediato il nuovo amministratore delegato, Roberto Sergio.
Corrado Augias dice addio alla Rai: "Devo lavorare con persone che mi piacciono"
Lo scorso giugno l’idea di lasciare la Rai sembrava pura fantasia per Corrado Augias: "Resto perché la Rai fa servizio pubblico, appartiene agli italiani, non al Governo, ho avuto dai massimi dirigenti ampie garanzie di poter liberamente continuare il mio lavoro. Non c’è motivo di abbandonare", aveva dichiarato. Ora, invece, la notizia delle suo passaggio a La7, data ad Aldo Cazzullo in un’intervista al Corriere della Sera è realtà. Mentre spiega di aver ceduto al lungo corteggiamento di Urbano Cairo, l’ormai ex conduttore di Rebus sottolinea che "Nessuno mi ha cacciato (dalla Rai, ndr), ma nessuno mi ha trattenuto":
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Entra nel canale WhatsAppA 88 anni e mezzo devo lavorare in posti e con persone che mi piacciono; e questa Rai non mi piace. (…) Perché non amo l’improvvisazione. E in Rai oggi vedo troppa improvvisazione, oltre a troppi favoritismi. La tv è un medium delicatissimo. Deve suscitare simpatia, nel senso alto dell’espressione.
Augias a La7 con un programma di cultura: La torre di Babele
Dal 4 dicembre 2023 Corrado Augias sbarcherà su La7 con una nuova trasmissione. Un passaggio storico quello del giornalista, che in Rai lavorava dal 1960, e che ora sta per iniziare una nuova avventura a 88 anni: "Un programma settimanale in prima serata: La torre di Babele. Un’ora di tv, dopo Lilli Gruber. – racconta al Corriere – Ci sarà uno spirito-guida, un ospite ad alto livello, a cominciare da Alessandro Barbero, e alla fine un personaggio a sorpresa, per tirare le somme". E sempre al quotidiano spiega di cosa parlerà nel nuovo format dal titolo simile a quello andato in onda sulla Rai nel 1991, Babele appunto:
Sulla 7 parlerò di cultura. Sa cosa fece Fabiano Fabiani, quando Bernabei lo mandò via dalla direzione del telegiornale perché troppo di sinistra? Si fece nominare alla direzione centrale dei programmi culturali, che neppure esisteva. Fabiano, gli dissero, lì non c’è niente. E lui: "C’è tutto, perché tutto è cultura".
Nella nota stampa che comunica il passaggio di Augias a La7, si legge la soddisfazione della rete nell’aver in squadra un giornalista dalla "Lunga e prolifica carriera che ha firmato alcune delle più prestigiose pagine della televisione pubblica e privata del nostro Paese". Con il gruppo Cairo Communication il nuovo conduttore de La torre di Babele ha firmato un accordo biennale, andando a "Rafforzare l’offerta culturale" della rete.