Primo Maggio, il bilancio del Concertone: com’è andata, da BigMama mattatrice alla gaffe di Ermal Meta
Il cantante e Noemi conduttori frenati, ma l’evento decolla nonostante la pioggia: dall’intervento di Jane Goodall ad Achille Lauro fino a i “rutti” di Morgan
Come ormai è tradizione, in occasione della Festa dei Lavoratori è andato in scena il Concerto del Primo Maggio. Ieri mercoledì 1° maggio 2024, infatti, il grande evento organizzato dai vertici Cgil, Cisl e Uil si è tenuto per la prima volta nella suggestiva cornice del Circo Massimo di Roma. Tra nuovi conduttori e tantissimi cantanti sul palco, nonostante una pioggia pressoché incessante il "concertone" non ha deluso le aspettative. Scopriamo com’è andata.
Concerto del Primo Maggio 2024: i conduttori
L’edizione 2024 (la 36esima della storia) del Concerto del Primo Maggio, come detto, si è tenuta per la prima volta al Circo Massimo di Roma, lasciando la storica sede di Piazza San Giovanni in Laterano. Le novità, però, non sono certo finite qua. Al timone dell’evento ci sono stati infatti Noemi ed Ermal Meta, parsi non sempre a proprio agio nei panni (inediti) di conduttori. I cantanti sono sembrati un po’ frenati, forse proprio per questo, gli organizzatori hanno deciso di affiancare loro anche BigMama, che aveva condotto l’opening dell’evento dalle 13 conquistando già il pubblico. La cantante campana, seppur un po’ sopra le righe, è stata la mattatrice della serata, tenendo sempre il palco. Il Concerto del Primo Maggio 2024, però, non ha certo avuto dalla sua la fortuna: una pioggia incessante ha segnato l’evento, colpito da vari problemi tecnici. Una nota di merito va a Ermal Meta, che ha sempre ironizzato sulla situazione e, in occasione di un ritardo, ha intrattenuto tutti cantando un’emozionante versione di "Hallelujah". Purtroppo per il cantante e conduttore, però, il suo Primo Maggio passerà alla storia anche per la gaffe con Jane Goodall, che stava per essere congedata senza nemmeno avere fatto il suo discorso, di cui Meta si era evidentemente dimenticato.
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Entra nel canale WhatsAppI cantanti
In quasi nove ore di musica senza sosta, nel "concertone" di ieri non sono mancate esibizioni memorabili. Tra gli artisti che hanno conquistato il Circo Massimo impossibile non citare Motta, ma anche i Cor Veleno, simbolo dell’hip hop romano e beniamini del pubblico locale da oltre vent’anni. Cosmo si è esibito con tanto di bandiera della Palestina, mentre Morgan ha parlato dell’intreccio pericoloso tra musica e mercato, della contrapposizione tra le "belle canzoni" e le canzoni di successi, che il cantante ha definito "rutti". Retorica e a tratti pesante, invece, la "bacchettata" di Tropico sulla musica suonata, mentre la serata ha visto salire sul palco i nomi più importanti: Geolier, Ultimo, Mahmood, Coez e Frah Quintale, Colapesce e Dimartino, Rose Villain, Tananai e Achille Lauro. Quest’ultimo ha chiesto al pubblico di mettere via i cellulari e ha letto la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: "Essere qui per me è un dovere, sto dalla parte dei dimenticati da Dio". La protagonista indiscussa della serata, però, è andata ben oltre la musica: Jane Goodall, antropologa britannica, 90 anni, ha spiegato la somiglianza e la connessione tra uomo e scimpanzé anche nel modo di vivere la musica, come dimostrato dalla sua imitazione. Un messaggio importante e un pensiero moderno in un mondo in cui troppo spesso si tende ad andare indietro.