Chiara Ferragni sceglie il suo avvocato divorzista (quello di Berlusconi e Corona), intanto Codacons ci riprova

Cosa succede alla coppia più chiacchierata d'Italia? Sembra che l'ultimo gesto della Ferragni tolga ogni dubbio circa la situazione matrimoniale con Fedez

A un giorno dall’ospitata a Che tempo che Fa, nonostante non abbia ufficialmente confermato nulla riguardo la crisi e conseguente separazione dal rapper e marito Fedez, Chiara Ferragni sembra essere sempre più pronta ed agguerrita ad affrontare il divorzio più chiacchierato del secolo. Non solo lo scandalo Balocco quindi, l’influencer sarebbe pronta a passare alle vie legali anche con l’attuale marito. Nonostante questo continua a discutersi della possibilità che questo sia tutto un grande circo per portare una valanga di attenzione mediatica sulla coppia, e allo stesso tempo distogliere l’attenzione degli scandali economici in cui sono coinvolte le società della coppia. Ma allora perché rivolgersi ad un celebre avvocato divorzista?

La scelta dell’avvocato di Chiara

Secondo quanto affermato da Vanity Fair e Dillinger News, portale di notizie di Corona, l’influencer al momento sarebbe già seguita dall’avvocata divorzista Daniela Missaglia. La conosciamo? Forse sì, perché è l’avvocata che si è occupata anche del divorzio tra Nina Moric e Fabrizio Corona. La donna è socia, insieme a Valeria De Vellis, dello studio milanese Missaglia De Vellis La collega si è occupata invece del caso Silvio Berlusconi-Veronica Lario, e collabora con la stessa Vanity Fair per una rubrica. Considerando quindi i legami con il settimanale di moda e Dillinger News, la notizia dovrebbe essere ampiamente confermata. Da quanto si legge sul loro sito, lo studio legale "Offre ai propri clienti il supporto necessario in diversi ambiti di legge, in particolare nelle aree del diritto di famiglia, del diritto delle persone e delle successioni, della tutela del patrimonio (trust, fondi patrimoniali, affidamento fiduciario) e della tutela dei minori".

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Il rapporto tra Chiara e Fedez e la nuova bordata di Codacons

Ma in che situazione sarebbero i due? Nonostante Ferragni abbia confermato ai microfoni di Pomeriggio Cinque di non aver assolutamente abbandonato suo marito, Chiara e Fedez vivono ancora separati. Ma, al momento, la fede è tornata al dito di entrambi. Anzi l’influencer ci tiene a confermare: "Non è un’exit strategy ed è anche abbastanza offensivo che le persone pensino questo. La ricostruzione? Ma sono tutte ca***ate, le cose che scrivono non sono cose vere, ed è molto offensivo". Molti si chiedono se stiano aspettando entrambi la partecipazione di lei al programma di Fazio per cominciare ad occuparsi attivamente della separazione. Ma la situazione non sarà così semplice perché Codacons, dopo aver perso il ricorso al TAR, torna di nuovo alla carica contro l’influencer. Non potendo imporre un contraddittorio durante l’intervista da Fazio, tenta quindi il tutto provando a proporre agli autori del programma e al conduttore delle domande: "Ci rivolgiamo al conduttore certi che avrà già considerato ogni aspetto connesso alla delicatissima scelta di invitare un ospite come Chiara Ferragni oggi al centro di un vortice giudiziario e mediatico che impone cautele e attenzioni nel rispetto del ruolo che è proprio ad un conduttore. Proprio per scongiurare i timori esternati dai giudici del Tar Lazio, si chiede di proporre alcune specifiche domande alla sig.ra Ferragni". Qui le domande proposte a Fazio, che forse peggiorano ulteriormente la posizione del Codacons:

  • "È vero che nei suoi profili non è da escludersi a priori l’esistenza di follower che lei ha comprato?
  • Perché per un periodo ha limitato i suoi profili impedendo la libertà di commento, e si leggevano solo quelli positivi?
  • È vero che ha chiesto di bloccare il profilo di una ragazza che l’ha criticata? Se si, perché?
  • In moltissimi momenti e post è vero che vestiva i suoi figli con le linee di abbigliamento Ferragni a lei riconducibili? Secondo Lei faceva pubblicità in quel momento?
  • Sul pandoro Balocco, ritiene che il contenuto del cartiglio faceva pensare all’acquirente che il ricavato andasse in favore dei bimbi malati? O comunque è in grado di escludere a priori questa possibilità?
  • Lei ha sostenuto nell’intervista al Corriere della Sera che se si rende pubblica la beneficenza fatta si crea un "effetto emulativo". Perchè allora nel contratto con Balocco per il pandoro "Pink Christmas" ha fatto inserire l’obbligo di non comunicare in alcun modo all’esterno la notizia sulla donazione?
  • Perché, subito dopo lo scoppio della vicenda Balocco, sono stati cancellati dai suoi profili social i post sulle uova di Pasqua, anch’esse vendute per beneficenza e finite al centro dell’inchiesta della Procura?"

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