Chiara Ferragni e la "botta" post Balocco, perdite di ricavi intorno al 40%: "Servono 6 milioni"

Dopo il terremoto del Balocco-gate l’impero dell’influencer cremonese è crollato: i problemi economici aprono a nuovi investitori, cosa succederà

Il periodo più buio di Chiara Ferragni sembra non avere fine. Oltre ai problemi familiari e la crisi con il marito Fedez, infatti, l’influencer cremonese deve fare (letteralmente) i conti con il disastro economico post Balocco-gate. La sentenza del Tribunale civile di Torino che ha riconosciuto come "pratica commerciale scorretta" l’ormai celebre campagna benefica legata ai pandori Pink Christmas, infatti, ha aggravato non solo la posizione dell’imprenditrice in vista delle altre inchieste in corso, ma ha la serie di problemi finanziari a cui il suo impero sta facendo fronte dopo lo scandalo. L’immagine di Chiara Ferragni è in caduta libera e, stando al report diffuso da Il Messaggero, anche il suo business e la Fenice srl vivono tempi bui, tanto da portare l’influencer a "caccia" di "6 milioni di euro per tamponare il crollo dei ricavi". Scopriamo tutti i dettagli.

Chiara Ferragni: l’allarmante quadro delle finanze

Non è solo crisi social per Chiara Ferragni. Dopo lo scoppio del Balocco-gate e l’effetto domino che lo scandalo ha generato, infatti, al disastroso danno d’immagine che l’influncer ha subito (con i marchi più importanti, da Coca Cola a Safilo, in fuga da eventuali collaborazioni) vanno aggiunti anche i problemi economici generati dal terremoto. Il crollo finanziario, stando a un report pubblicato da Il Messaggero, si aggirerebbe intorno ai 6 milioni di euro. L’imprenditrice cremonese sarebbe alla ricerca di questa somma per fare fronte ai danni che la sua società, la Fenice srl, avrebbe subito negli ultimi mesi.

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La conseguenza di questo enorme tsunami che ha investito le finanze di Chiara Ferragni potrebbe così portare la sua compagnia ad aprirsi a nuovi investitori: il quotidiano romano spiega che l’influencer è a caccia di equitiy, vale a dire di capitale netto, e per trovarlo avrebbe bisogno di nuovi soci pronti a scommettere su una "rinascita" del marchio. Attualmente, riporta Il Messaggero, "La Fenice srl fa capo alla società di investimenti Alchimia di Paolo Barletta e Lorenzo Castelli, che detiene il 39,9%. Poi c’è il cassaforte Ferragni Sisterhood (32,5%) ed Esuriens della famiglia Morgese e Barindelli (13,7%). Il resto appartiene a Ni srl di Pasquale Morgese". Tra i nomi dei possibili investitori si parla di Francesco Trapani di Vam Investment e di Marco Bizzarri, ex ad di Gucci ora proprietario di Nessifashion.

I problemi, tuttavia, non sarebbe finiti qua. Dopo una perdita di ricavi intorno al 40% I consulenti di Chiara Ferragni avrebbero infatti ipotizzato perdite da uno a tre milioni di euro nei prossimi tre anni: un altro importante crollo a cui la società dell’imprenditrice deve prepararsi a fare fronte.

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