Chi è Seydou Sarr di ‘Io Capitano’: dall’infanzia in Senegal al successo e la nomination agli Oscar con Garrone
Rimasto orfano di padre in tenera età, l’attore senegalese ha coltivato il sogno di giocare a calcio, poi la svolta con il cinema: la sua storia
Dalla terza città più popolosa del Senegal alla cerimonia dei Golden Globe a Los Angeles. La storia di Seydou Sarr è una vera e propria scalata al successo, senza però mai dimenticare le proprie origini. Salito alla ribalta nel 2023 con il film Io Capitano diretto da Matteo Garrone e nominato agli Oscar 2024, l’attore senegalese classe 2004 è sbarcato nel mondo del cinema quasi per caso. Scopriamo tutta la sua storia.
Chi è Seydou Sarr: l’infanzia, il calcio e il cinema
Nato a Thiès, capoluogo dell’omonima regione in Senegal, Seoydou Sarr è rimasto orfano di padre durante l’infanzia ed è stato cresciuto – insieme alle sue tre sorelle – dalla madre, che gli ha trasmesso la passione per il mondo della recitazione. Classe 2004, Seydou ha però coltivato sempre il sogno di diventare un calciatore professionista. Nel 2021 arrivò la svolta, quando la sorella gli raccomandò di iscriversi a un casting. Seydou se ne dimenticò, ma la sorella fortunatamente lo andò a prendere direttamente al campo da calcio per portarlo al provino. Dopo avere raggiunto la capitale Dakar per un secondo colloquio, il giovane attore venne scritturato da Matteo Garrone per il film Io Capitano, di cui sarebbe stato il co-protagonista al fianco di Moustapha Fall.
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Entra nel canale WhatsAppLa consacrazione e il successo con Io Capitano e Seydou – Il sogno non ha colore
Uscito al cinema nel 2023, Io Capitano è stato presentato all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è valso a Seydou Sarr il Premio Marcello Mastroianni come migliore attore emergente. Il film di Garrone è stato un successo ed è stato candidato nella categoria al miglior film straniero ai Golden Globe del 2024 e ai Premi Oscar del medesimo anno, prima di aggiudicarsi ben sette David di Donatello in Italia.
Dopo avere ‘raccontato’ l’adolescenza di due giovani senegalesi in fuga da Dakar per raggiungere l’Italia attraverso il Mediterraneo ("Le scene in Senegal erano facili, ma quando ci siamo trasferiti in Marocco per girare l’epopea del viaggio, è iniziato il ‘dolore’ vero, soprattutto perché sai che qualcuno ha vissuto davvero quelle situazioni" dichiarerà a Vogue), Seydou ha vestito i panni di sé stesso nel suo secondo film Seydou – Il sogno non ha colore, diretto da Simone Aleandri e uscito nel 2024 con il supporto della Lega Serie A. Il film racconta infatti la storia di Seydou che, nonostante il successo del film Io Capitano, continua a sognare di diventare un calciatore e inizia un viaggio per l’Italia che lo porterà a contatto con alcuni giocatori professionisti della Serie A (da Maduka Okoye a Lameck Banda e Paulo Dybala fino a Francesco Totti) fino a scoprire e scontrarsi con il problema del razzismo nel mondo del calcio.