Chi è il marito di Maura Delpero (regista da Oscar con Vermiglio). La vita in Argentina e la figlia allattata sul set

La regista italiana è sposata con un attore argentino, Santiago Fondevila Sancet. Vivono tra Buenos Aires e l'Italia, hanno una figlia e una grande passione in comune.

Fonte: Mediaset Infinity

Maura Delpero e il suo "Vermiglio", già Leone d’argento a Venezia, sono ufficialmente candidati agli Oscar. La pellicola della regista italiana andrà a competere nella categoria miglior film internazionale, dopo aver scalzato al fotofinish anche film super-favoriti come "Parthenope" di Paolo Sorrentino. E così continua la favola della semi-sconosciuta Delpero, innamorata della regia dall’età di 28 anni, ma passata quasi inosservata fino ad oggi. La regista vive da anni tra l’Italia e Buenos Aires, dove si sposta di frequente insieme al marito attore Santiago Fondevila Sancet. Sono amanti della privacy e sulla loro vita di coppia si sa molto poco. Solo che hanno una figlia, di un anno e mezzo, e spesso lavorano insieme sul set. Scopriamo tutti gli altri dettagli qui sotto.

Maura Delpero, il marito attore e il sogno dell’Oscar

"Vivo a Buenos Aires per scelta personale, uno di quegli amori che non ti spieghi". Così si racconta a La Stampa, in una recente intervista, la regista di "Vermiglio" Maura Delpero. Il suo film è appena stato scelto dall’Italia come candidato del nostro Paese agli Oscar, e lei sta vivendo un momento dorato, sull’onda lunga del successo guadagnato a Venezia. "Mi sposto tra due Paesi insieme con mio marito", spiega la Delpero, "l’attore argentino Santiago Fondevila Sancet. Tra l’altro la cinematografia argentina, negli ultimi tempi, è stata pesantemente attaccata dal governo".

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Lei e Santiago sono sposati da tempo e hanno una figlia, che oggi ha un anno e mezzo. A questo proposito, la cineasta racconta che tra una ripresa e l’altra di Vermiglio è stata costretta ad allattare la figlia sul set. Una circostanza che l’ha fatta riflettere sullo stato del mondo del lavoro in Italia. "Ci vorrebbe uno scatto", dice, "un cambiamento della società in cui viviamo, un pensiero serio sul come si possa fare a non lasciare da sole le donne, sempre alle prese con la dolorosa diatriba tra lavoro e famiglia". Per fortuna, Maura e il marito argentino condividono la stessa passione, che è anche il loro lavoro. E questo semplifica le cose e rende meno gravosi i sacrifici.

Un ruolo fondamentale, nella formazione della Delpero, lo ha avuto la famiglia. Dalla madre, che "mi ha fatto vedere in tv i film di Hitchcock e di altri", al nonno, maestro di scuola che ha ispirato un personaggio all’interno di "Vermiglio". "Mio nonno era una persona molto particolare", ha raccontato la regista, "molto aderente al mondo contadino. Era sempre piegato, impegnato a leggere le pagine dei giornali, era molto avanti rispetto ai tempi in cui viveva, aveva atteggiamenti dispotici ma era sensibile alla cultura e, rispetto ai destini degli altri, aveva un po’ la funzione di un demiurgo. Gli capitava di fare da padre ai suoi alunni, orfani di guerra, ed era stato maestro anche di mio padre. Gli fece ripetere un anno perché, anche se aveva avuto ottimi voti, la sua insegnante aveva il vizio del bere e lui ritenne che il suo giudizio non fosse attendibile".

Chi è Maura Delpero

Maura Delpero è una regista italiana classe 1975. Ha debuttato nel mondo del cinema nel 2005, con il mediometraggio documentario "Moglie e buoi dei paesi tuoi". "Vermiglio", con cui ha vinto il Leone d’argento al Festival di Venezia, è il suo terzo lungometraggio: in precedenza aveva girato "Signori professori", che ha vinto il Premio UCCA al Torino Film Festival, e "Maternal", film drammatico premiato a Locarno.

A proposito della sua carriera dietro la macchina da presa, Maura Delpero ha spiegato a La Stampa: "Mi sono formata a Bologna, era chiaro che avevo bisogno di creare e comunicare, ma non riuscivo a capire quale fosse il mezzo migliore per veicolare quello che avevo in mente. A 28 anni ho accompagnato un amico regista in un viaggio in Bangladesh, e ho capito che la regia era la mia strada. È stato un cammino in salita, sicuramente ho fatto degli errori formativi, i documentari sono stati un ottimo modo per accedere all’industria cinematografica, ma posso dire di essere un autodidatta, ho scoperto il mio linguaggio facendo". Oggi il cinema è la sua vita. Ha fatto conoscere a Maura il marito Santiago (attore con un ruolo anche in "Vermiglio") e le ha aperto anche le porte degli Oscar. Incrociando le dita, le soddisfazioni per lei potrebbero essere solo all’inizio.

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