Chi è Camilla Mancini, la figlia del CT Roberto: la malformazione, il bullismo e il rapporto col padre

Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere sulla terzogenita dell'ex tecnico dell'Italia, protagonista ieri sera di un monologo toccante a Le Iene.

Roberto Mancini, ex calciatore e noto allenatore, ha tre figli nati dalla relazione con l’ex moglie Federica Morelli: Filippo, Andrea e Camilla. Di recente, la terzogenita Camilla Mancini è stata al centro dei riflettori per aver parlato apertamente di ‘diversità’ e del bullismo subito durante gli anni di istruzione a causa di una sua particolarità fisica dovuta a una complicazione avvenuta alla sua nascita. Una donna coraggiosa e determinata di cui vale la pena conoscere la storia: scopriamo quindi qualcosa di più su di lei.

Chi è Camilla Mancini, figlia del CT Roberto Mancini

Camilla Mancini è nata nel 1997 e, a causa di una complicanza avvenuta durante il parto, convive fin dalla sua nascita con una paresi facciale che la porta, di conseguenza, ad avere un’asimmetria del viso con la parte destra che presenta una mobilità ridotta. Di recente, Camilla si è raccontata a cuore aperto sia nella sua autobiografia intitolata Sei una farfalla che in diverse interviste televisive affrontando un tema molto delicato: il bullismo subito negli anni d’istruzione proprio a causa di questa sua ‘diversità’.

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Camilla ha raccontato di aver subito molti episodi di bullismo durante gli anni di istruzione obbligatoria. Un vissuto che le ha inevitabilmente causato dolori e cicatrici dai quali è molto difficile guarire, ma non impossibile. Oggi, infatti, la terzogenita del noto allenatore ha deciso di mandare un messaggio di coraggio e speranza a chi come lei ha affrontato o ancora si ritrova ad affrontare situazioni simili.

Allo stesso tempo, anche avere un papà ‘ingombrante’ come Mancini non è stato sempre facile per Camilla. La ragazza ha rivelato al Corriere della sera di aver ‘odiato’ spesso il suo cognome. "Quando per esempio le persone si avvicinavano a me per arrivare a mio padre, o quando mi chiedevano ‘Ah ma sei suo parente?’ e la conversazione si focalizzava solo su di lui. Quelle persone non vedevano Camilla ma solo Camilla Mancini. Sentivo la responsabilità di rappresentarlo in un certo modo e quindi mi privavo delle esperienze delle mie coetanee. Si pensa che i ‘figli di’ siano degli alieni, quando invece vivono emozioni umane. Io per esempio non sono stata immune dal bullismo. La sofferenza non guarda in faccia, colpisce e basta".

Camilla Mancini e il toccante monologo a Le Iene

Proprio ieri sera, Camilla Mancini è stata ospite a Le Iene rendendosi protagonista di un monologo veramente toccante, pieno di amare verità e dolore, ma anche speranza e tantissimo coraggio. "Per anni ho combattuto contro la mia immagine, evitando di guardarmi, ma adesso voglio provarci. Vedo me, Camilla, e vorrei dirle: Sorridi, sei coraggiosa. Non te l’ho mai detto perché ero troppo severa, avevo un’idea di perfezione che era irraggiungibile. Non temere, andrà tutto come deve andare: alcuni sogni li stai realizzando, altri andranno in frantumi, ma ne basta uno per provare una gioia immensa […]".

Camilla ha poi continuato il toccante discorso affermando: "È brutto scoprire quanto possono far male le parole. ‘Non puoi giocare con noi. Sei diversa. Perché hai la bocca così?’ […] Avete ragione, sono diversa e mi sono sentita così per tutta la vita. Ho deciso di raccontare le mie esperienze anche per sostenere chi vive una situazione simile e soffre in silenzio. […] È quasi spaventoso ma voglio fidarmi di me, voglio provarci. La mia non è una guerra e, se mai lo è stata, è finita. Posso togliere l’armatura. Sono libera. Mi chiamo Camilla Mancini e sono bella e sono coraggiosa. Me lo dico da sola. E va bene così".

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