Odio online: Chef Rubio tra i 24 denunciati da Liliana Segre
Il celebre cuoco e volto della tv è stato querelato dalla Senatrice a vita per "messaggi di odio di natura diffamatoria": ecco la sua replica.
Nella giornata di martedì 6 dicembre Liliana Segre ha presentato alla Sezione Indagini Telematiche del Reparto Operativo dei Carabinieri di Milano ben 24 denunce nei confronti degli autori di post, commenti offensivi e minacce ricevute dalla Senatrice a vita sui social network, scatenatesi dopo le aperte prese di posizione contro l’invasione dell’Ucraina e a favore dei vaccini anti-Covid. Sono numerose le querele che Segre ha presentato contro ignoti, mentre una in particolare ha fatto discutere: quella contro Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio.
Chef Rubio denunciato da Liliana Segre
Il conduttore di Unti & Bisunti e Camionisti in trattoria, nonché ex giocatore professionista di rugby, rientra infatti tra le 24 persone denunciate da Liliana Segre, In particolare, lo chef è noto anche per le sue posizioni filo-palestinesi e per il suo grande interesse nella questione israelo-palestinesi. Tanto che si è spesso lamentato sui social del mancato intervento della Senatrice riguardo ad un tema così delicato. "Palestinesi? ‘Non mi occupo di politica’. Cit. Liliana Segre. Vedo che però te ne occupi quando si tratta degli ucraini. Lasciami dire che il tuo silenzio sistematico nei confronti della pulizia etnica che il popolo palestinese sta subendo da 74 anni è disgustoso", aveva scritto il cuoco su Twitter ad aprile 2022. Lo stesso Rubio, poi, sarebbe arrivato a minacciare Segre, portandola ad inserire il suo nome nell’elenco dei denunciati per "messaggi di odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte".
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Entra nel canale WhatsAppLa replica di Chef Rubio
Chef Rubio non ha accolto di buon grado il provvedimento preso da Liliana Segre nei suoi confronti. Anzi, questa mattina ha voluto replicare a quanto accaduto, schierandosi ancora una volta contro la Senatrice proprio sui social: "Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d’insediamento israeliana e dell’esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all’odio? I silenzi di parte sono odio, non chi resiste", ha scritto questa mattina su Twitter. E ha poi continuato: "A parte il fatto che non mi è arrivata nessuna denuncia e che non ho mai minacciato Liliana Segre, che ho solo invitato a condannare i crimini di "Israele" pur sapendo quanto lei non si occupi di politica quando si tratta di Palestina, grazie a tutte/i per il sostegno". O ancora: "Che poi mi chiedo come mai solo 24 denunciati e di questi denunciati 23 sono fake account che augurano la morte di Liliana Segre e l’unico reale è il mio che ha avuto la sfrontatezza imperdonabile di chiederle del perché dei suoi sistemici silenzi sulla Palestina. Singolare".