Chef Rubio aggredito nella notte: “Hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi. Sono i sionisti”

L’attivista pro-Palestina è stato attaccato sotto casa sua a Roma e ha pubblicato una foto col volto tumefatto al PS: “Vergogna tutti, il sionismo è mafia”

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Notte di paura per Chef Rubio. L’ex cuoco star della televisione – Gabriele Rubini all’anagrafe – è stato infatti aggredito sotto casa sua, a Roma, nella notte del 15 maggio 2024. Attivista pro-Palestina, Rubini è stato picchiato violentemente da un gruppo di sionisti, con ogni probabilità a caccia di "vendetta" dopo le recenti esternazioni dello chef riguardo il conflitto israelo-palestinese. Con il volto tumefatto, Chef Rubio ha pubblicato un video dopo il pestaggio e direttamente dal Pronto Soccorso denunciando l’accaduto. Scopriamo cos’è successo tutti i dettagli.

Chef Rubio, l’aggressione

"Questo è quello che mi hanno fatto: mi hanno aspettato fuori di casa e mi hanno massacrato di botte". Nella notte di ieri mercoledì 15 maggio 2024 Chef Rubio ha pubblicato un video su X spiegando di essere aggredito sotto casa sua. Con il volto visibilmente tumefatto e ancora pieno di sangue, l’ex cuoco della tv ha raccontato: "Mentre stavo fuori hanno bloccato il cancello elettrico, erano in cinque…". Lo chef – Gabriele Rubini all’anagrafe – ha postato anche le foto dell’interno della sua auto con i vetri dei finestrini sfondati e infranti ("Vergogna tutti. Il sionismo è mafia e i giornalisti sono i primi responsabili") mentre più tardi, direttamente dal Pronto Soccorso, è tornato sulla vicenda. Ripulitosi dal sangue e con un occhio gonfio, infatti, l’attivista pro-Palestina si è sfogato: "Terroristi. Questi sono gli ebrei sionisti. Mi hanno aspettato fuori casa in sei e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi".

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Le posizioni pro-Palestina

Come spiegato da Chef Rubio stesso, un gruppo di ebrei sionisti si sarebbe così "vendicato" delle sue recenti uscite e posizioni pro-Palestina. Lo scorso autunno, infatti, l’attivista era stato costretto a rimuovere alcuni post contro Israele e a risarcire Linkiesta per 2700 euro. "Un giorno dovrete rispondere del vostro supporto ai coloni terroristi ebrei" scriveva lo chef. Solidarietà nei suoi confronti è arrivata anche da parte degli studenti pro-Palestina dell’Università di Roma La Sapienza, che hanno comunicato: "La nostra massima solidarietà a Chef Rubio preso di mira e aggredito poco fa da una squadraccia sionista. Il terrorismo sionista agisce impunemente da decenni con la connivenza di tutte le istituzioni di questo paese che, governo dopo governo, ha continuato dandogli sostegno militare, ideologico e politico".


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