Caterina Balivo, la stoccata: "La Tv è stantia. Clerici e De Filippi sono lì da 20 anni"

La conduttrice de La volta buona, in una lunga intervista, parla anche della gelosia per marito Guido Maria Brera: "Sbircio il suo telefono".

Mara Fratus

Mara Fratus

Giornalista

Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon.

Anche Caterina Balivo cede a un pizzico di gelosia nei confronti di suo marito, Guido Maria Brera. La conduttrice de La volta buona, in una lunga intervista l Corriere della Sera, ammette di controllare il telefono del marito, e poi ironicamente afferma: "Una sbirciata la do sempre, ma quello non è controllare: è tenersi aggiornati…". Balivo e lo scrittore sono sposati dal 2014 e hanno due figli, Guido Alberto e Cora. La loro storia iniziò a Milano ma poi, per il lavoro di lei, la coppia si trasferì a Roma: "Avevo 30 anni, Milano non era bella come adesso, quella era la mia madeleine. Poi, quando mi hanno proposto di tornare su Rai 1, lui ha fatto il grande atto d’amore di seguirmi a Roma", racconta la presentatrice, che sul giornale ha parlato anche della secondogenita del marito, Costanza, nata dal primo matrimonio di lui, e che ora vive con loro: "Adesso ha 20 anni, i miei figli Guido Alberto e Cora sono pazzi di lei".

Caterina Balivo, grata del suo lavoro ma per lei la Tv "È stantia"

Sempre sulle pagine del Corriere della Sera, Caterina Balivo ha parlato della sua carriera, ripercorrendo tutte le tappe: dalla scelta di partecipare a Miss Italia nel 1999, dove arrivò terza, a Scommettiamo che…? al fianco di Fabrizio Frizzi, fino all’attuale conduzione de La volta buona, programma che oggi considera la sua ‘sfida’. Parlando poi dei game show, condotti quasi esclusivamente da soli uomini, ha affermato: "La trovo una grande ingiustizia televisiva. Il punto è che noi donne possiamo avere registri diversi, gli uomini molti meno. Dove lo trovi uno che ti fa l’intervista a cuore aperto? Lì ci mettono le donne e per scarto arrivano gli uomini a fare le cose più facili, guarda caso con tempi che conciliano molto bene sia la dimensione familiare che l’aperitivo". Alla domanda su quale sia stata la più grande ingiustizia lavorativa, invece, Balivo non è voluta scendere nei dettagli: "A livello professionale qualcosa è successo e non ci voglio tornare. Anche perché non ci rendiamo conto di vivere in maniera agiata e privilegiata, mentre tanti altri non hanno la stessa fortuna".

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Infine, quando le viene chiesto se pensa di aver avuto quello che meritava sul lavoro, ha risposto:

La verità è che sono grata di fare il lavoro che mi piace e non penso mai che qualcuno debba darmi di più. Dopodiché a 25 anni conducevo la stessa fascia oraria di oggi e allora potrei dire: sei rimasta lì. Ma poi guardo gli altri conduttori e mi rendo conto che la tivù è stantia, pure la Clerici fa quel programma da 20 anni e la stessa De Filippi è al pomeriggio da 25. Loro sono andate avanti facendo anche altro, ma hanno un’età diversa dalla mia: c’è tempo.


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