Non è l'Arena, Giletti nei guai: il suo testimone cambia versione

Nuovo capitolo della complicata vicenda che in questi giorni ha coinvolto Massimo Giletti: l’improvvisa chiusura di Non è l’Arena e l’ipotesi che il giornalista sia stato messo a tacere perché stava facendo luce sul coinvolgimento di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri con le stragi di mafia degli Anni ’90. In queste ore, infatti, è tornato a parlare Salvatore Baiardo, uomo vicino ai fratelli Graviano (autori di diverse stragi mafiose).

Il dietrofront di Salvatore Baiardo

In particolare, Baiardo ha pubblicato l’ennesimo video sulle sue pagine social, in cui parla di uno degli argomenti più discussi di questi giorni: le fotografie che ritrarrebbero Silvio Berlusconi in compagnia del boss Giuseppe Graviano e del Generale Francesco Delfino (che arrestò, tra gli altri, Totò Riina). La questione delle foto, che non sono mai state rese pubbliche, era stata sollevata dallo stesso Salvatore Baiardo, che sosteneva di averle mostrate proprio a Massimo Giletti. Quest’ultimo, nell’ultimo interrogatorio a cui è stato sottoposto nell’ambito delle indagini sulle stragi mafiose, ha dichiarato che Baiardo gli aveva fornito la foto, spiegando che si trattava di uno scatto fatto di nascosto, probabilmente a scopo di ricatto. Il Fatto Quotidiano ha anche pubblicato il verbale dell’interrogatorio, a riprova di quanto dichiarato da Giletti. Ora, però, Salvatore Baiardo ha deciso di fare marcia indietro.

Nell’ultimo video pubblicato sui social, infatti, l’uomo si dice completamente estraneo ai fatti, arrivando a sostenere che le fotografie di cui tanto si parla siano frutto della fantasia di qualcuno. "La Procura l’altro giorno mi sente proprio sulla base di queste dichiarazioni su Berlusconi: sono saltate fuori cose inimmaginabili", racconta Baiardo. "Addirittura avrei delle foto che lo ritraggono con i Graviano e il generale Delfino. Tutte cose da fantascienza", sostiene, negando ciò che solo qualche giorno fa aveva confermato lui stesso. "Non so chi abbia potuto dire una cosa del genere, io ho altre cose da dire ma sono veritiere, non come le fantasie delle Procure. Sulla famiglia Berlusconi sono state dette cose non vere, per cui quelle vere ve le dirò io. Anche sull’incontro con Paolo Berlusconi nella sede del giornale, è stato raccontato come una fantasia, che sono andato lì a intimidire e minacciare Paolo Berlusconi. Tutte fesserie".