Caso Giambruno, il diktat di Meloni contro i talk Mediaset: cosa ha deciso

La premier avrebbe mal digerito il trattamento riservatole dal Biscione e ha vietato ai suoi di partecipare ai talk. Ma Marina Berlusconi assicura: "Retroscena inventati"

Mara Fratus

Mara Fratus

Giornalista

Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon.

Non è più solo un affare privato quello che ha coinvolto Andrea Giambruno e Giorgia Meloni. Di mezzo, infatti, non c’è andata solo la loro relazione, terminata dopo l’ennesimo fuori onda diffuso da Striscia la Notizia, ma a quanto pare la premier avrebbe mal digerito il trattamento riservatole da Mediaset e avrebbe imposto ai suoi il divieto assoluto di partecipare ai talk del Biscione. E poco importano le rassicurazione della famiglia Berlusconi che, più volte, ha dichiarato che dietro al lavoro di Antonio Ricci non c’è nessuna manovra di Forza Italia contro l’attuale Governo e la sua presidente.

Il diktat di Meloni: nessun ministro né capogruppo nei talk Mediaset

Che dietro alla diffusione dei fuori onda di Striscia, in cui Giambruno ha comportamenti discutibili sul lavoro, ci possa essere una manovra politica se ne vocifera da giorni. Come si legge sul Foglio, anche Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Cultura della Camera, parla di ‘dossieraggio‘, un modo usato per "Colpire Meloni":

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Quando si hanno delle registrazioni da mesi, e si fanno uscire così, in più riprese, che cos’è se non un dossieraggio? Un modo per colpire Meloni.

Secondo Dagospia, a Palazzo Chigi la pensano esattamente così, motivo per cui pare che Giorgia Meloni abbia vietato ai suoi politici di partecipare ai talk di casa Mediaset. Un vero e proprio diktat che includerebbe ministri e capigruppo. Restano fuori invece i personaggi secondari, come vice e chi è utile in questo momento per divulgare la Legge di Bilancio.

Marina Berlusconi rassicura: "Stimo molto Giorgia Meloni"

E se non fossero bastate le parole di Antonio Tajani, vicepremier azzurro e leader di Forza Italia, il quale aveva ribadito che "Non c’è alcuna volontà della famiglia Berlusconi di indebolire il governo perché non ha nulla a che vedere con i fuorionda trasmessi da Mediaset". O quelle del ministro della Difesa Guido Crosetto, che al Corriere della Sera aveva dichiarato: "Non esiste, né Forza Italia né gli eredi di Berlusconi si presterebbero a un intervento così becero. Il problema è il livello di certe trasmissioni che vivono sul gossip, sulle cose rubate alle persone, sulla costruzione di teoremi".

Ora, a cercare di sbrogliare la matassa, arriva anche Marina Berlusconi, la quale raggiunta da Bruno Vespa per parlare del suo nuovo libro, ha sottolineato:

In questi giorni ho letto e sentito di tutto: retroscena inventati di sana pianta, ricostruzioni totalmente prive di senso logico e spesso anche contraddittorie. La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni.


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