Bruno Vespa (indignato) lancia frecciata alla Rai: "Non una parola sui 30 anni di Porta a Porta". Cosa è successo

Tanti gli eventi volti a celebrare i 70 anni della TV pubblica, ma il giornalista non ha preso bene il trattamento riservato al suo programma: cosa ha detto

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Nell’anno dei festeggiamenti per i 100 anni della Radio e i 70 anni della televisione pubblica, tanti sono gli eventi organizzati dalla Rai per celebrare tale traguardo, e tra questi, oltre al programma Cento, in onda in prima serata su Rai1 il 6 ottobre 2024 e condotto da Carlo Conti, c’è stato un evento ufficiale, tenutosi nella serata di ieri al Palazzo dei congressi, che però ha lasciato l’amaro in bocca al conduttore e giornalista Bruno Vespa. Vediamo insieme cosa è successo su "X" (ex Twitter), dove quest’ultimo ha espresso il suo disappunto su una questione riguardante Porta a Porta, nota trasmissione Rai che presenta da ben 30 anni.

Bruno Vespa contro la Rai: c’entra Porta a Porta

Tramite i social media Bruno Vespa non le ha mandate certo a dire, lanciando una stoccata alla Rai perché durante l’evento, tenutosi al Palazzo dei congressi e volto a celebrare i 70 anni della Televisione pubblica italiana, il suo programma, Porta a Porta, non è stato minimamente preso in considerazione. Una mancanza che il conduttore ha voluto segnalare su "X" con parole che esprimono tutta la sua indignazione: "Ieri sera alla celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione sono stati ricordati tanti buoni programmi, da Mixer a Chi l’ha visto. Non una parola sui 30 anni di Porta a Porta. Cambiano le stagioni, ma l’anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte", ha scritto Vespa sui social dopo aver diffuso una nota ufficiale questa mattina in cui ha svelato di aver "abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione indignato per il trattamento riservato a ‘Porta a porta’". Nel comunicato in questione il giornalista ha aggiunto: "Accanto al doveroso omaggio a monumenti dell’informazione televisiva come il "Tv7" di Sergio Zavoli e il "Quark" di Piero Angela, sono stati ricordati giustamente tra gli altri programmi "Mixer" di Giovanni Minoli e "Chi l’ha visto" dalla compianta Donatella Raffai all’attuale conduttrice Federica Sciarelli. Non una parola, né una immagine sui 30 anni di ‘Porta a porta’".

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Bruno Vespa su Porta a Porta: "Questo è il problema"

Per quanto riguarda il programma in sé, lo scorso settembre Bruno Vespa aveva chiarito quale fosse il vero problema di Porta a Porta: "È il fatto di soffrire per l’orario di collocazione". Quest’anno, infatti, ci sono stati molti cambiamenti tra grafica, ospiti e rinnovamento. In quella occasione il giornalista aveva fatto anche un appello ai vertici della Rai: "Io sono sempre stato un uomo di azienda…il mio auspicio che ci siano buoni film che facciano da traino. Il gioco di palinsesto è un gioco perverso e meraviglioso".


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