Bruno Pizzul, addio al giornalista sportivo, storica voce dei Mondiali di calcio: aveva 86 anni
Il cronista, voce indimenticabile di Italia '90 e delle Domeniche italiane, si è spento all'ospedale di Gorizia dove era ricoverato.


Grande perdita per il mondo del giornalismo sportivo e non solo. Il cronista Bruno Pizzul, storica voce dei Mondiali di calcio dal 1986 al 2002, è morto all’età di 86 anni all’ospedale di Gorizia dove era ricoverato. Indimenticabile la sua voce, che ha accompagnato i momenti più esaltanti della Nazionale Azzurra negli anni: cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei, sono stati raccontati dalla sua telecronaca puntuale e mai urlata, fino a quell’ultima partita e all’addio in cuffia, Italia-Slovenia 0-1, nell’agosto 2002.
Come dimenticarlo quando si esaltava per le prodezze dei Nostri nelle notti magiche di Italia ’90 quando al microfono incitava "Baggio… Baggio… Baggio… goooool!". Una carriera, quella di Pizzul, iniziata in Rai nel 1969 e nell’anno seguente commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia). Ma molti non sanno che, prima ancora di raccontarlo il calcio, lo aveva praticato: la sua esperienza sportiva, che lo portò a giocare nell’Udinese, però, finì presto a causa di un infortunio al ginocchio.
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Entra nel canale WhatsAppÈ morto Bruno Pizzul, storica voce di Italia ’90: la vita e la carriera
Nato a Udine l’8 marzo del 1938, Bruno Pizzul iniziò la sua carriera come calciatore, militando in una squadra parrocchiale di Cormons, la Cormonese, per poi passare alla Pro Gorizia. Una volta divenuto calciatore professionista e buon centromediano, passò al Catania nel 1958, ma giocò anche nell’Udinese e Sassari Torres. Purtroppo, a causa di un infortunio dovette dire addio al campo da calcio e appendere le scarpette al chiodo.
Terminata la maturità classica, Pizzul si laureò in giurisprudenza, e nel 1969 fu assunto in Rai dopo aver vinto il concorso nazionale per radio-telecronisti aperto ai laureati del Friuli-Venezia Giulia. La sua prima telecronaca risale all’8 aprile 1970, con la partita Juventus-Bologna. Negli anni, oltre al suo lavoro in cuffia, fu anche al timone di diverse trasmissioni sportive, come Domenica Sprint e Domenica Sportiva.
Diventò telecronista della Nazionale nel 1986, prendendo il posto di Nando Martellini. "I telecronisti di oggi sono bravi, ma parlano troppo", raccontò in un’intervista. E in effetti Pizzul non era certo amante dei toni concitati, e la sobrietà era il suo tratto distintivo. L’ultimo impegno in Tv lo ha visto nel talk di Dazn Supertele, dove aveva una rubrica dal titolo ‘Tutto molto bello’, in cui commentava i gol della giornata di campionato appena disputata.