Il boss delle polemiche: critiche a Bruce Springsteen per il concerto (e il silenzio sull'alluvione)

Polemiche per il concerto del Boss in Emilia-Romagna, che ha richiesto un enorme dispiego di risorse ad una terra devastata dalle calamità naturali.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Bruce Springsteen
Fonte: Instagram @springsteen

Da giorni, ormai, non si parla d’altro: l’alluvione che ha devastato l’Emilia-Romagna è una delle più gravi calamità naturali avvenute negli ultimi anni in Italia. E, oltre ad occupare le prime pagine di tutti i giornali, anche molti personaggi famosi stanno dicendo la propria sulla situazione, tentando di fare il possibile per aiutare o, almeno, per lanciare messaggi di solidarietà alle popolazioni colpite. Un comportamento, questo, che non è stato però imitato da Bruce Springsteen, che nella serata del 18 maggio ha tenuto un concerto a Ferrara.

Bruce Springsteen a Ferrara: il silenzio sull’alluvione

Tornato ad esibirsi in Italia dopo sette anni di assenza, il Boss ha tenuto un concerto al Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara, dove sono accorse ben 50mila persone da tutto il Paese. Un evento attesissimo dai fan di Springsteen, che ha cantato per tre ore consecutive, eseguendo 27 brani dal suo immenso repertorio. Un dettaglio, però, non è proprio andato giù a fan e non solo: arrivato in una terra, l’Emilia-Romagna, devastata da un’alluvione che ha causato finora 14 vittime, il cantante non ha dedicato nemmeno una parola di solidarietà alla popolazione colpita dal disastro, né tantomeno un ringraziamento a tutte le centinaia di persone che hanno contribuito a rendere possibile il concerto nonostante ci fossero problemi ben più gravi da affrontare. Immediatamente si sono scatenate le critiche nei confronti della rockstar: "Bruce Springsteen in concerto a Ferrara. Con morti, dispersi, feriti, persone senza casa e lavoro, devastazione dolore e morte a pochi passi", scrive qualcuno su Twitter. O ancora: "Adoro Bruce Springsteen, ma davanti ai morti e ai paesi sommersi nel fango il concerto di Ferrara stona. Una volta si andava a spalare e aiutare chi era sommerso nel fango non a cantare e ballare spensierati nella stessa zona".

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Le critiche per il concerto

A far parecchio discutere, infatti, non è stato soltanto il silenzio di Bruce Springsteen di fronte alla devastazione dell’Emilia-Romagna. Ma anche, e soprattutto, l’enorme dispiego di risorse che la città di Ferrara e la Regione hanno messo in campo per far sì che il concerto si potesse fare nonostante il maltempo e le condizioni critiche in cui si trova l’intera regione. Al Parco Urbano Giorgio Bassani erano presenti 200 uomini delle forze dell’ordine, 150 volontari della Protezione Civile, 62 operatori del 118 e della Croce Rossa, solo per dare qualche numero. Oltre ovviamente all’impiego di pompe idrovore per assorbire l’enorme quantità di acqua portata dall’alluvione e di tonnellate di paglia per assorbire quanto più fango possibile. Una scelta, dunque, criticata da più fronti "Sono sorpresa della scelta di tenere comunque il concerto di Bruce Springsteen e di richiedere l’attivazione del volontariato di protezione civile, stante la gravissima emergenza che sta investendo una vasta parte del territorio regionale", ha dichiarato la vicepresidente delegata alla Protezione Civile Irene Priolo, che si è detta contraria alla decisione presa dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri.


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