Bianca Guaccero: “Liberi tutti un esperimento, presto mi rivedrete”

Bianca Guaccero in occasione dell'uscita del suo nuovo film "La guerra dei nonni" la conduttrice ci ha parlato anche del suo ultimo flop con Liberi Tutti.

Bianca Guaccero dopo l’amarezza per la chiusura anticipata di Liberi Tutti cancellato dalla casa di produzione, ora è pronta a tornare protagonista al cinema. L’attrice e conduttrice sarà al fianco di Vincenzo Salemme e Max Tortora nel film "La guerra dei nonni" in arrivo il prossimo 30 novembre nelle sale. Un modo per riscattarsi dopo il grande flop di "Liberi tutti" chiuso su Rai 2 dopo tre puntate ed ascolti bassissimi. Un’esperienza che avrebbe abbattuto chiunque, non Bianca Guaccero che promette come presto la vedremo nuovamente protagonista sul piccolo schermo. Noi abbiamo avuto modo di intervistarla.

Bianca Guaccero intervista, dopo "Liberi Tutti" ora è al cinema con Salemme e Tortora

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Com’è stato lavorare a "La guerra dei nonni"?

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"Non puoi non divertirti con Max e Vincenzo. I comici però hanno anche una grande sensibilità e abbiamo parlato durante le lunghe pause. Poi sono felice di essere tornata al cinema perché in Italia non è facile passare da un mezzo espressivo all’altro. È una vittoria non solo personale ma generale".

Hai altri progetti pronti a partire?

"Ho un progetto televisivo in ballo, ma non posso dire altro. Non so se mi rivedrete su Rai 2, chi può dirlo (ride ndr)".

Ti sei chiesta come mai "Liberi tutti" non sia andato bene?

"Abbiamo provato a fare un esperimento, non è riuscito ed a volte capita. Era davvero una cosa che nuova. Sono comunque contenta di aver provato a farlo. Era un argomento particolarmente diverso e giovanile, le Escape Room sono conosciute ai giovanissimi e abbiamo conquistato un pubblico tra i 9 e i 12 anni. Andavano capite una serie di cose, io le ho capite in un secondo momento. Io posso parlare per me, credo anche io di aver dovuto fare uno studio sulle escape room. Io mi sono divertita a farle con mia figlia".

In questo film i nonni sono protagonisti, che importanza hanno avuto per te?

"I nonni sono importanti anche per noi digli, i miei genitori per me sono diventati i nonni. Non li ho più e li piango ancora oggi. Sono cresciuta nel palazzo costruito da mia nonna in Puglia. Se riusciamo a far recuperare i rapporti tra nonni e famiglie sarebbe bello. Mia figlia sta crescendo tanto in contatto con i nonni. Ho sempre detto che finché sarò single tornerò in Puglia quando potrò".

Pensavi a loro mentre giravi?

"Sentivo molto la mancanza dei miei nonni mentre giravo, sono stati forieri di cultura e tradizioni da ricominciare. Ad esempio dobbiamo recuperare le tradizioni culinarie".

Cosa resta oggi delle tradizioni che magari anche tu facevi con i nonni?

"Mi chiedo se i nostri figli vorranno imparare l’uncinetto come facevamo noi con i nostri nonni, però dobbiamo recuperare quanto c’è di buono. La struttura viene dal passato e dobbiamo creare un legame fra loro e le radici"

Cosa ti porti dietro di questa esperienza?

"Mi porterò dietro l’atmosfera sul set, sono sempre loro grata quando ho la fortuna di lavorare con gente bravissima e corretta".

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