Belve, pagelle: Jovanotti virale con Mozart e Tony Effe (9), Taylor Mega avvelenata, Vittorio Feltri e il Papa(5)

Come se la sono cavata gli ultimi tre ospiti della stagione di Francesca Fagnani? Scopriamo i promossi e i bocciati

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

La prima parte della stagione 2024 di Belve giunge a conclusione martedì 17 dicembre, quando ad arrampicarsi sullo sgabello dello scarno studio di Rai Due, pronti a farsi arrostire a fuoco lento dalle domande di Francesca Fagnani sono, come sempre, tre personaggi. A confessarsi nelle lunghe interviste faccia a faccia con la giornalista sono stati Lorenzo Jovanotti, Vittorio Feltri e Taylor Mega, tutti pronti ad aprirsi e a svelare verità, anche scomode e spiazzanti.

Il primo a raccontarsi è stato il cantante che ha parlato di carriera, successi, ma soprattutto di privato, tra gioie e dolori, dall’infanzia alla giovinezza fino al matrimonio alla malattia della figlia Teresa e al grave incidente di un anno fa a Santo Domingo da cui si sta ancora riprendendo.

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Taylor Mega invece ha lanciato frecciate contro il suo ex famoso, Tony Effe, ma ha anche raccontato il periodo delle dipendenze.

A chiudere il giro di interviste, Vittorio Feltri che ha parlato non solo dei suoi successi di giornalista ma soprattutto del suo privato, in cui non sono mancati drammi e difficoltà ma ha anche rivelato un colloquio con Papa Francesco in cui il Papa si sarebbe dichiarato d’accordo sulle sue posizioni sulla fr*ciaggine.

Ma chi degli ospiti dell’ultima puntata di Belve è uscito meglio dal suo lungo confessionale con Francesca Fagnani e chi, invece, ne è uscito con le ossa rotte? Ecco le nostre pagelle.

Belve, pagelle ultima puntata (martedì 17 dicembre 2024)

Lorenzo Jovanotti, ci regala la perla virale della serata, voto:9. Delle tre interviste dell’ultima puntata di Belve, quella con Lorenzo Jovanotti è sicuramente la più articolata anche per la disponibilità del cantante a mettersi a nudo, raccontando gioie e dolori, successi e difficoltà e anche parlando di cosa si cela dietro il suo ottimismo, definito a un certo punto anche una scelta consapevole o addirittura di militanza visto che, i dolori, nella vita del cantante non sono certo mancati. Sono quelli, spiega, che gli hanno insegnato di più: dalla sofferenza della madre alle prese per tutta la vita con la depressione, alla morte prematura del fratello maggiore, fino alla malattia della figlia Teresa e all’incidente avuto l’anno scorso contro i cui postumi sta ancora lottando, Lorenzo spiega che per lui l’ottimismo è una scelta che si sforza di fare. Poi, parlando delle critiche che lo sommersero a inizio carriera quando qualcuno, come il suo successivo ammiratore Veltroni, lo definiva "nocivo", Jovanotti ci tira fuori l’asso nella manica, l’unica battuta virale di questa puntata, ovvero: "Lo dicevano anche di Mozart, la musica non è mai nociva, nemmeno i trapper. Tony Effe? Un collega di Mozart, a lui Sesso e samba non sarebbe dispiaciuta". Poi la consapevolezza: "Ecco so che questa cosa ora verrà rimbalzata e non me ne libererò più, ma lo ribadisco ora e anche quando avrò 90 anni che questo video andrà ancora in giro".

Taylor Mega, voto: 5,5. E Tony Effe, dopo aver fatto capolino nella lunga e bellissima intervista a Jovanotti, torna una presenza prepotente in quella della sua ex (con il dente avvelenato), Taylor Mega. Quella della influencer è l’intervista più altalenante di tutte, tra forma e sostanza, fantasia e sincerità, convince in alcune risposte, molte meno in altre. Quando parla appunto dell’ex non sembra lo faccia solo per speculare sulla relazione con un personaggio che ha un certo seguito. Insomma, sembra proprio che bruci ancora una relazione che, per sua stessa ammissione, non è finita bene. Quanto ci sia ancora di avvelenato lo si deduce quando parla della nuova fiamma di lui, Giulia De Lellis, definita "alla sua portata", non proprio un complimento per nessuno dei due. Anche il racconto della dipendenza appare tanto duro quanto sincero, mentre in altri passaggi da (finta) svampita, sperperatrice seriale di cifre folli, ninfomane pentita che preferisce Seneca al s*sso, scavalcata dalle madri di famiglia perché qui vanno di moda loro non come in America dove avrebbe fortuna una come lei, ci sembra molto meno convincente e interessante.

Vittorio Feltri, il Papa e l’antipaticismo militante, voto:5,5. Un parallelo ardito, lo comprendiamo, ma il voto di Vittorio Feltri è lo stesso di Taylor Mega, perché anche questa intervista ci sembra interessante solo in alcuni tratti, quelli in cui il giornalista decide di calare l’usurata maschera di antipatico per forza. Quindi quando parla della sua vita di uomo, della madre vedova che lo ha tirato su da sola dopo che il padre è morto quando lui aveva sei anni, della tragedia che ha visto morire di parto la prima moglie a soli 22 anni, lasciandolo solo con due neonate gemelle, del giro di boa difficile da mandare giù degli 80 anni e del pensiero della fine, momento in cui intende farsi aiutare da un’amica carissima ad andarsene. Le battute ruvide su figli, nipoti, ammiratori, detrattori, e i chissenefrega di tutto e di tutti, già ci sono sembrate rientrare nel personaggio e quindi molto meno interessanti. Poi c’è il colloquio con Papa Francesco, che avrebbe solidarizzato con lui usando la parola f**ciaggine e illustrandogli una certa comunanza di vedute sull’argomento. Un passaggio che vale tutta l’intervista, ma anche tutta l’ultima puntata di Belve.


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