Ballando, Lorenzo Tano Siffredi e "l'eredità" di papà Rocco: la confessione

Il secondogenito di Siffredi, che parteciperà alla nuova stagione del programma di Milly Carlucci, ha parlato in un'intervista della nuova avventura che l'aspetta.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Lorenzo Tanto Siffredi
Fonte: IPA

Lorenzo Tano ha 27 anni. È il figlio maggiore di Rocco Siffredi, e insieme al fratello Leonardo lavora nella fantomatica "Academy" del padre. Ora, però, ha deciso di lanciarsi nel mondo dello spettacolo, e prenderà parte alla prossima edizione di Ballando con le Stelle, al via a fine ottobre. In una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, Lorenzo ha parlato della nuova sfida che lo attende, assicurando che non ha alcuna intenzione di seguire le orme del papà. Ecco i dettagli.

Lorenzo Tano si racconta, dall’Academy del padre a Ballando

Sarà uno dei prossimi protagonisti di Ballando con le Stelle di Milly Carlucci. Lorenzo Tano, 27 anni, è uno dei figli dell’attore hard Rocco Siffredi, ma di lui si sa poco o nulla. Così, in vista del suo imminente debutto nel mondo dello spettacolo, il ragazzo ha deciso di raccontarsi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Quando ha ricevuto l’offerta da parte del programma, dice, ci ha pensato "forse una decina di secondi", e poi ha accettato.

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Per lui si tratta di "una scommessa", anche perché la gente lo conosce solo come il "figlio di", e vorrebbe sganciarsi da questo ruolo, anche se non si vergogna di essere associato al padre. Ha scelto Ballando anche perché la sua (ex) ragazza gli chiedeva sempre di andare a ballare, ma lui non era capace. "È la sola cosa che non ho mai fatto", spiega al Corriere, "proprio perché mi fa quasi paura. Quindi ora ci voglio provare, mi ci butto". "È una sfida con me stesso", aggiunge il giovane Tano, "a un altro programma avrei detto no grazie, ma ballare è una cosa opposta alla mia personalità".

E di certo non lo spaventano le critiche che potrà ricevere, dai giudici o dal pubblico a casa. Perché secondo Lorenzo "servono da stimolo. Sono uno che sotto stress o durante una competizione do il meglio". Anche se, ammette, "essere davanti alla telecamera mi mette un po’ d’ansia". Per partecipare al programma, in ogni caso, il figlio di Siffredi dovrà mettere in stand-by il suo attuale lavoro, che lo vede impegnato all’interno dell’Academy del padre.

Ha iniziato a lavorarci appena dopo la laurea. "Prima, da appassionato di tecnologia, gli ho fatto cambiare tutta l’attrezzatura, che era un po’ datata", racconta Lorenzo, "poi ho iniziato a lavorare fisso in produzione, concentrandomi anche su tutta la parte di progetti futuri, di ampliamento del business". Certo, "la prima volta sul set sciocca un po’ tutti, ma basta arrivare alla fine della giornata perché tutto si normalizzi completamente".

Quel che è sicuro, però, è che il giovane Tano non ha intenzione di seguire le orme del padre. "Quando papà mollerà, mollerò subito anche io, non continuerò a fare quello che fa, anche perché il suo stile non mi piace tantissimo". Chissà, magari allora Lorenzo Tano costruirà il suo futuro nel mondo dello spettacolo. Ballando con le stelle potrebbe essere il trampolino di lancio giusto per una bella, lunga carriera sotto i riflettori.


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