Nikita Perotti: “Per vincere Ballando con le stelle dovrò convincere Anna Lou. Bruganelli? Brava ma penalizzata”
Libero Mag intervista il maestro che fa coppia con Anna Lou Castoldi: dalla favorita Guaccero al mito Pellegrini, fino alla voglia di vincere con la sua partner: "Ma prima devo convincere lei"
A Ballando con le Stelle 2024, Anna Lou Castoldi e Nikita Perotti formano sicuramente la coppia-simpatia di questa stagione. Sono giovani, gentili, carini e coccolosi, ma anche bravi: tanto bravi da arrivare puntualmente, a fine serata, sempre nei piani alti della classifica. Un percorso netto, se si fa eccezione di sabato scorso, in cui i due ragazzi si sono guadagnati praticamente sempre apprezzamenti unanimi. Eppure i loro nomi nel toto-vittoria non escono mai. Ma dove vuole arrivare veramente questa amata coppia, nel seguitissimo dance show di Rai Uno? Lo abbiamo chiesto, insieme a molte altre cose, direttamente a Nikita Perotti che, in questa intervista a Libero Magazine racconta speranze, lavoro, retroscena e ambizioni di questa sua prima avventura a Ballando con le Stelle.
Ballando con le stelle, Nikita Perotti: "Guaccero favorita, ma io e Anna Lou Castoldi possiamo vincere"
Nikita Perotti, tu sei una new entry nella famiglia di Ballando come ti sei trovato a entrare in questa grande macchina?
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Entra nel canale WhatsAppAll’inizio non ero abituato a lavorare così tanto con le telecamere, entravo in sala prove e avevo paura di dire cose sbagliate, che non andavano. Ero molto preoccupato. Poi, dopo una settimana mi sono abituato, non pensavo di essere così agitato, quando ho fatto Ballando on the Road non pensavo.
Cosa hai scoperto da ‘dentro’ lo show che non immaginavi seguendo il programma da casa?
Sicuramente seguendo Ballando con le stelle da casa non percepisci tutto quello che c’è dietro la singola performance: il pubblico si gode il risultato finale, ma il lavoro di preparazione è tantissimo e dura tutta la settimana. Ci sono gli allenamenti, poi passi del tempo con il tuo vip, devi gestire anche le emozioni, il rapporto che si crea. Da casa non immaginavo tutto questo, soprattutto le difficoltà che si devono superare.
Il lato più bello, che ti piace di più di questa esperienza, e quello che ti piace meno?
La cosa più bella è il rapporto che si crea con il tuo "vip", ci passi tanto tempo. Per me il lato più bello di questa esperienza è stato conoscere Anna Lou che è una persona fantastica e non mi sarei mai aspettato di instaurare in così poco tempo un rapporto del genere, perché per me lei adesso è diventata come una sorella, un’amica, tutto insieme. Un’altra cosa che mi piace tanto di questa esperienza è l’ambiente di Ballando con le Stelle, si creano rapporti quasi familiari, si lavora tutti per lo stesso obiettivo, con tutte il resto del cast e della produzione ci aiutiamo molto a vicenda e sempre con il sorriso. La signora Milly (Carlucci, ndr) poi, per me è quasi una mamma. Tra i lati negativi c’è solo il fatto che bisogna mettere in conto qualche delusione: non tutte le coreografie possono riuscire benissimo, come è successo sabato scorso; nonostante tutto l’impegno può succedere di non piacere a tutti e questo fa un certo effetto, un po’ se ne risente.
Finora però tu e Anna Lou Castoldi, zitti zitti, vi siete sempre piazzati alti nelle classifiche di puntata, ma nessuno vi indica mai come possibile coppia vincitrice di Ballando con le stelle 2024. Puntate sull’effetto sorpresa? Quanto ci credete?
All’inizio non ci pensavo, ma dopo questo scivolone nell’ultima puntata dico di sì: io punterei all’effetto sorpresa perché sì, ci siamo anche noi. Prima di questa caduta, ho sempre detto che io e Anna Lou pensiamo a fare bene e a lavorare, e lavorando bene sono sicuro che i risultati arrivano. Io credo veramente che se tu ti impegni e dai il massimo i risultati non possono non arrivare, e se ti diverti tu mentre sei in pista, a chi ti guarda arriva la tua energia.
Ma quindi, giù la maschera: ci pensate alla vittoria?
Non nascondo che un pensiero sulla vittoria di Ballando con le stelle lo faccio. Però devo convincere Anna Lou, adesso.
Ti abbiamo visto in una clip lamentarti con la tua partner di ballo perché tu da sportivo vuoi vincere, mentre lei invece ha una mentalità molto diversa. Come pensi di spronarla per renderla più competitiva?
Ci sto provando. La questione della mentalità competitiva è ancora molto complicata, sto cercando il modo giusto per arrivarci. Però nel frattempo, ho trovato il modo per farle imparare i passi, ma anche per avere la giusta intenzione e trovarsi veramente dentro il ballo che fa. La cosa a cui tengo di più è che lei ‘senta’ la coreografia, si fonda con la musica, e soprattutto si diverta, fino a non pensare più ai passi. Per me questa è la cosa più importante. Sulla competitività ci stiamo lavorando.
Da maestro sei soddisfatto del lavoro fatto finora con lei?
Molto. Soprattutto ripensando a come sono arrivato qui il primo giorno, non ero sicuro di riuscire a fare quello che poi abbiamo fatto con Anna Lou. Dopo otto settimane posso dire che abbiamo fatto un bel lavoro.
Tu cosa hai insegnato ad Anna Lou, e invece cosa hai imparato da lei?
Credo di aver dato ad Anna Lou la possibilità di divertirsi in quello che fa e di acquisire maggiori sicurezze, perché lei all’inizio era molto preoccupata dei giudizi che avrebbe ricevuto. Io ho cercato di darle, tramite il ballo, uno strumento per aiutarla a non preoccuparsi più di questo e per viversi invece il momento e avere maggiore sicurezza in se stessa. Invece, lei a me ha insegnato un po’ della sua saggezza, perché Anna Lou quando parla dice delle cose veramente profonde ed esprime concetti molto forti che arrivano al cuore. Questa cosa mi ha lasciato molto spiazzato all’inizio, perché veramente è capace di dire cose molto belle, come per esempio quando ha raccontato che, per uscire dal suo momento più difficile, si è fermata e ha guardato la natura, rendendosi conto che intorno a noi ci sono più cose belle che brutte. E io, ascoltando quella frase, mi chiedevo, come avesse fatto a pensare una cosa così bella e vera.
Siete un po’ la coppia simpatia di questa edizione di Ballando con le Stelle, secondo te perché siete tanto amati dalla gente?
Secondo me, perché veramente noi siamo naturali, non abbiamo filtri, siamo così come ci vede il pubblico: siamo due persone buone, gentili e divertenti e credo che questa nostra genuinità e questa nostra semplicità sia la cosa che piace di più.
Le prime critiche sono anche un momento rivelatore del carattere dei concorrenti che le subiscono, tu e Anna Lou come le avete prese sabato scorso?
Non posso negare che mi è un po’ dispiaciuto al momento, però, già da lunedì mi sono rimesso al lavoro. Io, da sportivo sono abituato a ricevere critiche, e le accetto sempre e cerco di farne tesoro, se sono costruttive. Però mi è dispiaciuto per Anna Lou, perché non essendo abituata, credo ci sia rimasta più male di me. Lei si impegna al massimo durante tutta la settimana, e arrivare lì il sabato per sentirsi dire che la coreografia non è piaciuta non è certo piacevole. Però, devo dire la verità che, già da lunedì ha avuto una bella reazione, perché mi ha detto che vuole migliorare e vuole fare ricredere i giudici. Quindi, nonostante questa caduta, sono contento perché la vedo che vuole rialzarsi più forte di prima.
Ma dopo queste critiche vi siete iscritti anche voi al sindacato dei concorrenti di Ballando di Massimiliano Ossini?
E’ un’idea che sto rivalutando (ride). Perché quando è venuto Massimiliano a propormi questa cosa, io gli ho detto che stavo bene così perché i giudici con noi erano abbastanza buoni, ora però un po’ ci sto ripensando…
Fatta salva Anna Lou, con chi ti piacerebbe ballare degli altri concorrenti, e perché?
Con Federica Pellegrini, perché lei è stata una sportiva, come me, ai massimi livelli e mi piacerebbe ritrovarmi con una persona con la stessa attitudine da sportivo, e magari chiederle anche qualche consiglio. Da piccolino la vedevo come un mito, una ragazza che ha vinto mondiali e Olimpiadi. Pensare di ballarci insieme mi fa un certo effetto.
Chi è più vicino alla vittoria in questo momento secondo te?
Invece qual è il concorrente che è stato più sottovalutato finora, e invece avrebbe meritato qualcosa in più?
Sonia Bruganelli. Da dietro le quinte posso assicurare che lei è una persona fantastica, e lavora e si impegna tantissimo. Mi dispiace che il sabato quando si esibisce ci sono sempre questi battibecchi che poi vanno a influenzare i suoi voti. A me dispiace perché per me lei si meriterebbe di più.
L’altra new entry tra i maestri di Ballando con le Stelle, insieme a te, è la tua partner storica Sophia Berto, com’è condividere questa esperienza? Come se la cava lei secondo te?
Anche lei sta facendo un percorso fantastico e sono contento che facciamo questo percorso insieme perché ci conosciamo da tanto tempo e ci sono dei momenti in cui ci possiamo confrontare e sostenere. Ha trovato anche lei un ballerino bravo, Tommaso Marini, che l’aiuta a creare coreografie innovative, anche questo gioco di altezze lo stanno sfruttando al meglio, secondo me. Sophia sa fare il suo mestiere e sta facendo molto bene.
La coreografia, di quelle portate in pista con Anna Lou Castoldi, di cui sei più orgoglioso?
Amore disperato, un moderno che abbiamo ballato in occasione della quarta puntata. E ‘stato bellissimo perché tutti e due abbiamo percepito la nostra connessione e unione: non pensavamo più ai passi, andavano praticamente da soli ed è stato davvero intenso.
Il rapporto con la popolarità, con il fatto che le persone ti riconoscono, e con le tante fan che hai, immagino sia una cosa nuova per te, come la gestisci?
La sto vivendo molto bene. Da piccolo era il mio sogno essere visto un po’ da tutti, e a volte ho la tentazione si sentirmi orgoglioso e pensare: ‘ cavolo, ce la sto facendo!’. Inoltre, sentire questo amore da parte del pubblico è una cosa che mi rasserena, perché a volte da piccolo ero inquieto, non mi sentivo sempre voluto bene. Ora, invece, accorgermi di tante persone che mi seguono e mi dicono cose carine mi riscalda il cuore. Mi ricordo anni fa, quando sentivo che magari c’erano dei divi che si scocciavano perché avevano sempre addosso i fotografi, io pensavo ma come? Beati loro! Io vorrei vivere una cosa così!