Novità Auditel: dal Total Audience all'Ascolto non riconosciuto

Durante l'annuale Relazione la Parlamento, il presidente Andrea Imperiali ha parlato dei nuovi metodi di misurazione degli ascolti tv

Auditel
Fonte: IPA

Lunedì 11 aprile il presidente di Auditel Andrea Imperiali ha tenuto nell’annuale Relazione al Parlamento sul mercato televisivo italiano e internazionale. Durante la relazione, che per il 2022 era intitolata Mercato globalizzato e transizione digitale: le nuove sfide per la TV e per Auditel, sono emerse alcune novità riguardo alla raccolta dei dati sugli ascolti televisivi.

Total Audience

Innanzitutto, Imperiali ha parlato dell’introduzione del Total Audience. Si tratta della misurazione di tutti i contenuti, ma anche dei frammenti di contenuti, fruiti dal pubblico tramite tv o qualsiasi altro device, sia in casa che in mobilità, sia in diretta che on demand. In questo modo è possibile tenere conto della sempre crescente fruizione, da parte degli spettatori, attraverso piattaforme streaming internazionali e canali collaterali ai tradizionali programmi tv (siti web dei canali, programmi on demand, piattaforme).

Il CUSV

La seconda importante novità riguarda il mondo della pubblicità. Un elemento fondamentale, che va di pari passo con il Total Audience, è il CUSV, ovvero il Codice Univoco degli Spot Video. Si tratta di un codice grazie al quale è possibile tenere traccia di ogni singolo spot pubblicitario fruito dagli spettatori tramite qualsiasi device o piattaforma. In questo modo, le aziende che investono nella pubblicità possono sapere esattamente da quante persone è stato visto lo spot, attraverso quale device e a quale contenuto è stato associato.

Ascolto non riconosciuto

La terza innovazione ha a che fare con il cosiddetto Ascolto non riconosciuto. Oltre alle tradizionali misurazioni degli ascolti televisivi, infatti, a partire dal 2022 Auditel raccoglie e classifica anche tutti quegli ascolti che vengono generati in modo involontario. I casi sono diversi: possono essere generati da soggetti che non hanno richiesto di essere misurati, da utilizzi dello schermo per scopi diversi dalla fruizione, da soggetti che non hanno predisposto le modalità per rendere identificabili i propri contenuti. Per esempio, gli schermi possono essere utilizzati per consultare i cataloghi on demand, per comunicare, per il gaming, per fruire canali radiofonici: in tutti questi casi, si tratta di Ascolto non riconosciuto.


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