Mediaset, il trash funziona (ma solo se è di Maria De Filippi): Temptation Island stravince

Il reality targato Fascino vince la prima serata del lunedì con oltre il 26% di share: la politica anti-trash di Piersilvio funziona fino a un certo punto

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Altro che effetto novità, fugace e senza futuro: Temptation Island vola ancora e si conferma vincitore indiscusso della prima serata del lunedì. Dopo il clamoroso debutto al 26,14% di share, il reality condotto da Filippo Bisciglia si aggiudica nuovamente la battaglia degli ascolti tv e con la seconda puntata di ieri lunedì 3 luglio raccoglie quasi 3 milioni e mezzo di spettatori, pari al 26,3% di share. L’anno "sabbatico" sembra aver giovato al programma targato Fascino, la società di produzione di Maria De Filippi, la quale si conferma una volta di più regina degli ascolti Mediaset, impartendo anche una sonora "lezione" a L’Isola dei Famosi di Ilary Blasi e al Gf Vip di Alfonso Signorini, reduci da due ultime stagioni deludenti.

Per Temptation Island si può ormai parlare di conferma, con una partenza da sogno andata oltre le più rosee aspettative (nel 2021 esordì con il 20.9%, nel 2020 solo il 18.7%), ma anche di un punto interrogativo in casa Mediaset. La politica anti-trash imposta da Pier Silvio Berlusconi dopo il Gf Vip 7 andato troppo spesso "sopra le righe" potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, e gli ottimi risultati di Temptation potrebbero presto diventare uno spartiacque. Analizziamo la situazione.

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Temptation Island vince ancora, nel segno di Maria De Filippi

Nella prima serata di ieri lunedì 3 luglio 2023 Temptation Island si è imposto ancora come il programma più seguito, raggiungendo il 26,3% di share (il debutto segnò il 26,14%) e toccando quasi i 3 milioni e mezzo di spettatori. Se all’esordio di poteva parlare di "effetto novità" dopo l’anno di pausa per il reality condotto da Filippo Bisciglia, alla seconda puntata si può già pensare alla conferma. Nonostante la concorrenza nuovamente scarna del lunedì (su Rai 1 andavano in onda le repliche de Il giovane Montalbano di più di 10 anni fa, che hanno registrato comunque il 14,8% di share), Temptation Island sembra funzionare alla grande. Si tratta dell’ennesimo colpo di Maria De Filippi, che con le sue trasmissioni Fascino continua a "salvare" Canale 5 in termini di ascolti dopo le delusioni degli altri reality (L’Isola dei Famosi ha chiuso la 17esima edizione con una media del 19,5% di share, il Gf Vip con il 20,5%).

La politica Mediaset

Il successo di Temptation Island nel segno dei falò di confronti, di tentatori e tentatrici, di prove di fedeltà e siparietti vari, tuttavia, rischia di essere un punto interrogativo in casa Mediaset. Se la politica di Pier Silvio Berlusconi mirava ad allontanare il trash dalle reti del Biscione, i numeri del reality condotto da Filippo Bisciglia non sembrano dargli ragione. Più che sui toni, a Cologno bisognerà riflettere su formula e cast dei reality: Temptation Island funziona soprattutto grazie ai suoi dialoghi (e alla pressoché totale assenza di "prove" improbabili come all’Isola) e ai suoi protagonisti semi-sconosciuti lontano da quell’aura da (discutibile) "vip" del Grande Fratello. Non è un caso che Alfonso Signorini abbia già virato verso un’edizione "mista", con vip e nip, per la prossima edizione del suo show.


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