Arena Suzuki: Cuccarini show, Mietta "alla Jennifer Lopez", Jalisse caparbi

La seconda puntata dello show di Rai 1 ha conquistato il pubblico con un tuffo nel passato; non ancora entusiasmanti, invece, i dati d'ascolto.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Una serata ricca di musica, emozioni e ricordi quella andata in onda ieri sera – mercoledì 27 settembre – su Rai 1: Amadeus ha condotto la seconda puntata di Arena Suzuki Dai ’60 ai 2000, il grande concerto dall’Arena di Verona che riporta in scena tutti i più grandi successi dei decenni passati. L’effetto revival ha conquistato il pubblico, portando il programma ad imporsi come vincitore della sfida degli ascolti con il 15,8% di share. Scopriamo cosa è piaciuto di più agli spettatori.

Arena Suzuki, l’entusiasmo del pubblico

A conquistare il pubblico, che si è scatenato sui social mandando in trend l’hashtag dedicato al programma, è stato senza dubbio il tuffo nel passato che Arena Suzuki ci fa vivere ad ogni puntata. Con i più grandi successi del passato, dagli anni ’60 ai 2000, Amadeus ha fatto ballare l’intera Arena di Verona e tutti gli spettatori da casa. Basti pensare all’esibizione di Lorella Cuccarini con la sua versione remix di un brano iconico come La notte vola, che quest’anno celebra i suoi 35 anni. Una performance impeccabile, con un balletto studiato ad arte e una Cuccarini che sembra non invecchiare mai. Il popolo di Twitter è poi esploso con la comparsa sul palco dei Blue, storica boyband dei primi anni 2000 che ha portato in scena uno dei suoi brani più famosi, A chi mi dice, scatenando l’entusiasmo dei vecchi fan (ma anche facendo rimpiangere il caro vecchio playback). Tra le esibizioni più apprezzate senza dubbio quella di Mietta, che dopo ben 33 anni è tornata a cantare in duetto con Amedeo Minghi sulle note di Vattene amore. C’è addirittura chi la definisce "la Jennifer Lopez italiana", e chi sogna per lei una nuova visibilità. "Non mollare mai" è invece il motto dei Jalisse, che dopo essere stati scartati da Sanremo per ben 26 anni consecutivi hanno convinto Amadeus ad ospitarli nel suo programma per cantare la celeberrima Fiumi di parole. E chissà che, questa volta, il direttore artistico del Festival non cambi idea e conceda loro una possibilità.

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I dati d’ascolto

Sembra dunque che Arena Suzuki Dai ’60 ai 2000 sia ormai entrato nel cuore degli spettatori, che si lasciano trasportare in un viaggio nel tempo e nei ricordi. Osservando i dati di ascolto, però, appare evidente come il programma di Amadeus stia faticando non poco ad accrescere i propri numeri. La seconda puntata, andata in onda ieri sera, ha vinto la serata con una media del 15,8%, precedendo di poco la fiction di Canale 5 Maria Corleone, che è risalita al 14,9%. Un risultato non propriamente entusiasmante per Rai 1, considerando il cambio di collocazione della serata musicale per evitare la sfida con Tu Si Que Vales. La prima puntata di Arena Suzuki, andata in onda di sabato contro la prima puntata del talent show di Canale 5, è stata travolta da quest’ultimo, con il 31% contro il 16,3%. La nuova collocazione al mercoledì, dunque, può senza dubbio giovare al programma di Amadeus che, visto l’affetto dimostrato dal pubblico, ha ancora possibilità di crescita.


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