Antonello Venditti, la vita privata: Simona Izzo, Monica Leofreddi, i tradimenti e il pensiero del suicidio

Il cantante romano riceverà questa sera a Sanremo il Premio alla Carriera: due storie d'amore importanti e un difficile periodo buio.

Mara Fratus

Mara Fratus

Giornalista

Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon.

In questa serata finale di Sanremo 2025 ci sarà anche Antonello Venditti. Il cantante romano, ospite della kermesse canora, riceverà il Premio alla Carriera, ora che la sua ‘Notte prima degli esami‘, ha da poco spento 40 candeline. Al contrario di tanti suoi colleghi, il cantautore non è mai stato in gara all’Ariston, ma ha partecipato sempre e solo come ospite: nel 2000, in occasione del Festival condotto da Fabio Fazio, in cui cantò ‘Che Tesoro Che Sei‘ e ‘Su Questa Nave Chiamata Musica‘, e nel 2019, durante la manifestazione timonata da Claudio Baglioni. Una carriera di successo e longeva quella di Venditti, iniziata da adolescente, quando a soli 14 anni scrisse pezzi iconici come ‘Roma Copaccia‘. Le prime esibizioni in pubblico, però, arrivano molto dopo, alla fine degli Anni ’60, mentre nel 1975 convolò a nozze con Simona Izzo, da cui ebbe il suo unico figlio, l’attore e doppiatore Francesco Saverio.

Antonello Venditti, i tradimenti a Simona Izzo che gli costarono il matrimonio

Simona Izzo e Antonello Venditti hanno vissuto una storia d’amore molto intensa ma breve. Convolati a nozze nel 1975, i due si separarono solo 3 anni dopo, nel 1978. Negli anni Izzo ha più volte raccontato del burrascoso rapporto con il cantante, rivelando anche di essere stata tradita: "Fossero stati anche solo tradimenti mentali, ci restai male. Ma non potevo non comprendere l’interesse di Venditti verso una splendida Eleonora Giorgi a cui lui dedicò la canzone Eleonora. Capii invece dalla tv che a Venditti piaceva Manuela Arcuri. Era bellissima e a lui piacevano le donne che avevano un décolleté pronunciato. Restai stupita, al contrario, quando, salendo in camera di Antonello poco dopo esserci sposati, lo avevo raggiunto al nord per un concerto con nostro figlio Francesco piccolo, trovai sul letto un reggiseno dalla taglia zero. Ovviamente lui negò ma anche quello era un tradimento", raccontava a Storie di donne al bivio.

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Venditti e l’amore con Monica Leofreddi, costellato da tradimenti

Dopo la fine del matrimonio con Simona Izzo, negli Anni90, Antonello Venditti fu legato a Monica Leofreddi. I due ebbero una relazione lunga nove anni, anche questa finita per dei tradimenti. A rivelarlo fu la conduttrice, ospite a Vieni da me di Caterina Balivo: "Io e Antonello siamo stati insieme 9 anni non lo ha mai saputo nessuno, non volevo essere la fidanzata di qualcuno. Sono stati anni nell’ombra. Io l’ho tradito e l’ho lasciato per la persona con la quale l’ho tradito". Poi nel salotto di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, Leofreddi aggiunse altri dettagli: "Antonello mi ha riempito di corna. Tanto è vero che poi l’ho lasciato. Ho reagito male perché ero giovane, ero molto netta, molto onesta sentimentalmente. Lui negava fino alla morte, negava anche l’evidenza. Uno cercava di far finta, però, poi…. Sul finale, più che tradito, mi sono rinnamorata di un’altra persona. La ruota gira".

Il periodo buio di Venditti: "Più volte pensai di farla finita"

Dopo la separazione da Simona Izzo, Venditti affrontò uno dei periodi più bui e difficili della sua vita. Ad aiutarlo Lucio Dalla: "Lucio mi salvò la vita, al tempo della mia separazione. Fu lui a capire che mi dovevo allontanare da Roma, e così per due anni vissi al castello di Carimate, in Brianza, dove venivano i più grandi artisti italiani a incidere i loro dischi. Pino Daniele, i Pooh, Fabrizio De André", raccontava il cantate romano al Corriere della Sera. "Loro il venerdì partivano; io restavo solo. Sull’orlo del baratro. Entravo in un posto e dovevo uscire. Tutto mi faceva paura", spiegava, sottolineando:

Della mia fragilità. E anche di salire sul palco. Paura di non essere amato. Più volte pensai di farla finita. Magari schiantandomi in macchina. Poi temevo di far del male agli altri. Avrei potuto centrare un albero. Ma guidavo troppo bene…. Dopo due anni Lucio capì che per me era il momento di tornare a Roma: la città dove c’erano Simona e mio figlio. Un’angoscia tremenda. Mi trovò casa, a Trastevere. E mi convinse a riprendere i concerti.


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