Antonella Clerici, la rivelazione commovente sull'intervento: "Miracolo? Lo vedevo sempre prima di scoprire la malattia"

La conduttrice è tornata sui giorni precedenti al difficile intervento che ha affrontato, riflettendo sulla scoperta della malattia e cosa pensa l'abbia salvata

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Recentemente, Antonella Clerici ha condiviso con i suoi fan una confessione intima e commovente riguardo alla sua esperienza con la malattia. La conduttrice ha parlato apertamente della sua battaglia contro un tumore alle ovaie e del conforto che ha trovato nella fede, in particolare nella figura di Carlo Acutis, il giovane beatificato nel 2020. Le sue parole hanno toccato il cuore di molti e mostrano una nuova profondità nel suo rapporto con la spiritualità.

Antonella Clerici: il legame con Carlo Acutis

"Pochi giorni prima di scoprire un problema di salute, il volto di Carlo Acutis mi appariva in continuazione mentre aprivo il telefono per navigare", ha raccontato Antonella Clerici sui social. La conduttrice ha rivelato come, prima di ricevere la diagnosi, le immagini del giovane santo apparissero spesso sullo schermo del suo smartphone, come se volesse comunicarle qualcosa. Questo avvenimento ha spinto la conduttrice a rivolgersi alla sua fede, pregando intensamente Carlo prima dell’intervento.
"Non grido al miracolo, ma sono convinta che esistano persone speciali, di fede o di cuore, che nei momenti più difficili ci stanno accanto in modi misteriosi. Carlo, per me, è una di quelle persone", ha aggiunto Antonella. Dopo l’operazione andata a buon fine, ha notato un cambiamento significativo: "Il volto di Carlo è scomparso dal mio schermo. Ora, per rivederlo, devo cercarlo appositamente". Questo fatto l’ha colpita profondamente, rafforzando la sua convinzione che la presenza del giovane santo abbia avuto un significato importante nel suo percorso di guarigione.

Il pellegrinaggio ad Assisi

Dopo aver superato la fase critica della malattia, Antonella Clerici ha deciso di intraprendere un viaggio spirituale. A fine settembre, è partita per un pellegrinaggio ad Assisi, luogo di profonda spiritualità per la conduttrice. "Essere ad Assisi è un privilegio", ha spiegato, "Il mio amico Carlo Conti me ne parlava sempre, e quest’anno sentivo il bisogno di venire qui". Questo viaggio, intrapreso per ringraziare Carlo Acutis, ha rappresentato un modo per mantenere una promessa fatta in un momento di difficoltà.
"Ho fatto una promessa e l’ho mantenuta", ha dichiarato Antonella. Afferma di aver trovato grande conforto nel visitare i luoghi legati alla vita del giovane santo e di aver percepito un’atmosfera di pace e serenità. "La spiritualità e la bellezza che si respirano qui sono indescrivibili", ha aggiunto, descrivendo la sua esperienza ad Assisi come un momento di riflessione e riconciliazione con sé stessa e con la fede.

Un nuovo capitolo nella vita di Antonella Clerici

Questa esperienza non ha solo segnato un cambiamento nel rapporto di Antonella Clerici con la spiritualità, ma ha anche avuto un impatto sulla sua vita personale. La conduttrice ha raccontato come la figlia Maelle stia vivendo un periodo felice e sereno, grazie alla relazione con Stefano, un ragazzo che Antonella descrive come "carino e sportivo". "Si vogliono bene", ha commentato, rivelando che i due giovani hanno trascorso insieme una settimana di vacanza ad Ansedonia. La serenità di Maelle e la vicinanza alla figlia hanno rappresentato per Antonella un ulteriore motivo di forza durante questo difficile percorso.
"Mi ha protetto Carlo Acutis", ha affermato la conduttrice, riflettendo su come il giovane santo le abbia trasmesso la forza necessaria per affrontare il momento più buio della sua vita. La storia di Antonella Clerici è un racconto di resilienza, fede e speranza, che ha ispirato molti suoi fan e spettatori. Le sue parole, semplici e sincere, hanno rivelato una dimensione profonda e toccante del suo vissuto, rendendo la sua testimonianza ancora più significativa.


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