Le Ragazze, anticipazioni: la storia di Luisa Maragliano e delle altre donne che hanno fatto grande l'Italia
Terzo appuntamento con la nuova stagione del talk di Francesca Fialdini: ecco quali sono le storie che ascolteremo stasera su Rai 3.
Francesca Fialdini e Le Ragazze tornano stasera in tv, martedì 4 marzo 2025. Il terzo appuntamento della nuova stagione del talk, in onda su Rai 3, ci racconterà come sempre la storia, la vita e le esperienze di 5 donne di generazioni diverse: hanno avuto vent’anni negli Anni ’40, ’50, ’60, ’70, ’80 o ’90, sono diventate famose o sono sconosciute ai più, ma il loro vissuto si intreccia a una storia ben più ampia – quella italiana – dagli Anni ’40 a oggi.
Anticipazioni Le Ragazze (Rai 3), la storia di Luisa Maragliano nella puntata del 4 marzo 2025
Ad aprire la puntata de Le Ragazze di questa sera sarà la decana Luisa Maragliano: nata a Genova nel 1931, è stata una primadonna del teatro lirico italiano. È ancora una ragazza quando nel 1955 si presenta, senza una vera preparazione alle spalle, a un’audizione aperta dal direttore d’orchestra Tristano Illersberg per l’allestimento del ‘Parsifal‘ di Wagner al Teatro Carlo Felice di Genova. Quel provino le cambierà la vita: Illersberg le dà la parte e la fa debuttare per poi negli anni, insegnarle come usare la voce e come stare in società.
Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp
Entra nel canale WhatsAppAlla fine degli Anni ’50 Luisa è pronta a conquistare le scene: nel 1959 debutta all’Arena di Verona, mentre la prima volta alla Scala di Milano è nel 1965 con il ‘Mosè‘ di Rossini. Il suo talento la porta a calcare i palcoscenici dei teatri lirici più importanti del mondo, dal Covent Garden di Londra al Metropolitan di New York. Nel 1967 riceve la Maschera d’Argento, l’equivalente dell’Oscar per la lirica, il riconoscimento di cui va più fiera. L’amore per Tristano, che nel frattempo è diventato suo marito, è più forte di quello per la musica. E così negli Anni ’80, quando lui si ammala di tumore, lei si ritira dalle scene per prendersene cura.
Piera Detassis e Saverina Davoli, la storia de Le Ragazze Anni ’70
Francesca Fialdini, darà poi voce alle due Ragazze degli Anni ‘70. La prima è Piera Detassis, nata a Trento il 9 dicembre 1953. Ragazza ribelle e curiosa, sfugge al rigido controllo materno per partecipare alle manifestazioni delle rivolte studentesche di quegli anni. Tuttavia, è il cinema a influenzare profondamente la sua vita: dai cinema parrocchiali ai cineforum, frequenta assiduamente le sale, alimentando il sogno di studiare cinema e trasferirsi a Parigi, un sogno che riuscirà a realizzare grazie a una borsa di studio.
Nella metropoli francese lavora come babysitter per la direttrice di ‘Unifrance’, l’organizzazione dedicata alla promozione del cinema francese. Questa conoscenza la aiuta a entrare in quel mondo, e in particolare la avvicina al prestigioso Festival di Cannes.
Rientrata in Italia, inizia a collaborare con varie testate giornalistiche, specializzandosi nella critica cinematografica. La svolta arriva con la chiamata da CIAK, il celebre mensile di cinema, dove comincia come inviata per poi diventare direttrice della rivista nel 1997, ruolo che ricoprirà fino al 2019. Durante la sua carriera, ha intervistato alcune delle più grandi star di Hollywood. È stata direttore artistico della Festa del Cinema di Roma e presidente della Fondazione Cinema per Roma. Dal 2018 ricopre l’incarico di presidente e direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano e dei David di Donatello.
A questa storia si intreccia quella di Saverina Davoli, nata a Catanzaro nel 1950 in una famiglia molto umile: quarta di sei figli, a soli cinque anni si trasferisce con i suoi a La Spezia. Come accadeva spesso all’epoca, una famiglia così numerosa venuta dal Sud viene accolta con diffidenza e ostilità: Saverina è etichettata come terrona e spesso subisce punizioni corporali. Anche tra le mura domestiche è vittima di maltrattamenti e quando conosce Alberto, il suo futuro marito, il padre la scopre e la picchia brutalmente, tanto da dover andare al pronto soccorso.
I medici si accorgono che si tratta di percosse e Saverina viene allontanata dalla famiglia. Dopo qualche tempo si sposa e dà alla luce il suo primo figlio. Iscritta all’ufficio di collocamento, le viene proposto un corso di formazione per gruisti al porto di La Spezia: un lavoro usurante e pericoloso, ma che lei imparerà con impegno. Saverina è tra le prime donne a intraprendere questa professione e a farsi strada, in un ambiente dominato dal maschilismo.
Le Ragazze, chiudono la puntata le storie di Anna Maria Matarrese e Ida Castiglioni
La puntata de Le Ragazze si conclude con le storie di due cresciute negli Anni ’60. Anna Maria Matarrese è la prima: nasce ad Alberobello il 14 aprile del 1943. In giovane età comincia a lavorare nei campi e contemporaneamente apprende dalla madre l’arte della tessitura. A soli quindici anni conosce Armando, un giovane che le fa una corte serrata e quando lui le chiede di sposarla lei cede. In brevissimo tempo Armando si fa conoscere per quello che è realmente: un uomo manesco, maschilista, donnaiolo e scansafatiche. In quattro anni Anna Maria si ritrova con tre figli da mantenere e, grazie alla sua abilità nella tessitura del lino grezzo e nella creazione dei fischietti di terracotta, riesce ad andare avanti, separarsi dal marito e riconquistare la sua libertà.
La sua storia è intrecciata con quella di Ida Castiglioni, nata il 2 luglio del 1946 a Varese da una famiglia benestante. Cresciuta in una bella villa, Ida terminato il liceo, si trasferisce a Milano per studiare architettura, dove consegue la laurea a tempo di record. Mentre inizia a svolgere la professione di architetto, si appassiona alla vela e comincia a frequentare l’isola di Caprera, dove nel corso di due anni diventa prima velista e poi anche istruttrice. Insieme a tre velisti, tutti uomini, affronta la Cape2Rio, una regata transoceanica che parte da Città del Capo e ha come destinazione una città del Sudamerica. Dopo quella esperienza si mette in testa di prender parte alla OSTAR, una regata dedicata a imbarcazioni a vela con un equipaggio formato da una sola persona, che parte dalla città britannica di Plymouth e arriva a Newport negli Stati Uniti. Ida ci riuscirà nel 1976 dopo aver acquistato una barca tutta sua che chiamerà ‘Eva’. Sarà la prima donna italiana a portare a termine questa regata.