Andrea Giambruno: “Tv e Giorgia Meloni, ho perso tutto”. Pronta la causa a Mediaset

Andrea Giambruno al contrattacco. Il giornalista ed ex compagno di Giorgia Meloni ha perso la conduzione de Il Diario del Giorno su Rete 4 così come la sua relazione con la premier dopo la diffusione dei vergognosi fuorionda da parte di Striscia la Notizia. Il conduttore è finito nell’occhio del ciclone e ha pagato caro i suoi comportamenti tra avances sopra le righe e battute sessiste. Come rivelato dal settimanale Nuovo Tv, tuttavia, Giambruno sarebbe pronto a prendersi una rivincita nei confronti di Mediaset, come confessato a un collega. Scopriamo tutti i dettagli.

Andrea Giambruno: le rivelazioni del collega

Andrea Giambruno sta preparando la propria contromossa nei confronti di Mediaset, che l’ha riportato dietro le quinte de Il Diario del Giorno (di cui era conduttore) dopo la diffusione degli ormai famosi fuorionda da parte di Striscia la Notizia. "Per quei fuorionda ha perso tutto" ha raccontato un suo collega di Cologno Monzese a Nuovo Tv: "Non solo la conduzione, ma anche la reputazione e, soprattutto, il rapporto con Giorgia Meloni. Lei, presidente del Consiglio, anche in virtù del ruolo istituzionale che ricopre, lo ha scaricato su due piedi". Giambruno avrebbe confessato al collega non solo di essere rimasto travolto dallo scandalo che ha portato alla fine della sua relazione ("Per lui questo è il vero colpo al cuore"), ma anche di avere in mente un piano per prendersi una "rivincita" contro Mediaset.

La causa a Mediaset

Come aveva già accennato a inizio mese, Andrea Giambruno sarebbe pronto a fare causa a Mediaset. La vicenda dei fuorionda a sfondo sessuale che ha portato alla sua sospensione e poi al "declassamento" a Il Diario del Giorno potrebbe dunque clamorosamente ribaltarsi, con il giornalista che sarebbe sicuro di potersi muovere con i propri avvocati: "Mi hanno fatto fare una figura di me**a mondiale. Faccio causa per violazione della privacy e diffamazione a mezzo stampa". I legali di Giambruno avrebbero intenzione di appellarsi a un precedente favorevole, una sentenza della Corte di Cassazione risalente al 2011 che equiparò i fuorionda a conversazioni private tra colleghi, che non potrebbero così essere diffuse.