Amici 22, Capodanno-gate: confermata l'ipotesi della noce moscata
La teoria secondo la quale i ragazz avrebbero sniffato la spezia come metodo casalingo per sballarsi corrisponderebbe a verità: gli ultimi aggiornamenti.
Negli ultimi giorni non si parla d’altro: il Capodanno-gate scatenato tra i banchi della scuola di Amici di Maria De Filippi sta facendo discutere tutta Italia. Dopo decine di teorie e ipotesi su quanto è successo nella casetta nella notte di Capodanno, sembra che finalmente si sia giunti alla verità.
I ragazzi di Amici hanno sniffato noce moscata: la conferma
Fin da quando Maria De Filippi ha annunciato, durante la puntata andata in onda il 15 gennaio, severe punizioni agli allievi della scuola a causa di "fatti gravissimi" accaduti nella notte di San Silvestro, l’ipotesi più accreditata era quella della ormai famosa noce moscata. Sui social, infatti, è emersa una teoria secondo cui i ragazzi – e in particolare Wax, Tommy Dali, Samu, Maddalena, Valeria e NDG – avrebbero sniffato della noce moscata, che assunta in elevate quantità può dare effetti allucinogeni. Dopo diversi giorni in cui sono circolate innumerevoli ipotesi, oggi Dagospia ha dato la conferma di quanto accaduto: secondo Giuseppe Candela, infatti, ha dichiarato che questa versione dei fatti corrisponderebbe alla realtà.
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Entra nel canale WhatsAppIl blog di Roberto D’Agostino non ha rivelato la fonte che avrebbe confermato il tutto, ma ha raccontato che i ragazzi sarebbero arrivati a sniffare la noce moscata dopo un’accurata ricerca su YouTube, volta a scoprire metodi casalinghi per sballarsi. Gli allievi di Amici avrebbero quindi appreso che la spezia incriminata è in grado di dare effetti allucinogeni, anche se l’assunzione causa febbre e vomito. Effetti collaterali che avrebbero colpito anche alcuni di loro, vittime di piccoli malori. Una volta appreso del comportamento dei sei ragazzi, la produzione del programma ha deciso di prendere seri provvedimenti, ma anche di non rendere pubbliche le immagini della serata per due motivi ben precisi. Innanzitutto per tutelare gli allievi, tutti ragazzi molto giovani; ma soprattutto per evitare il rischio di emulazione da parte di chi avesse visto il video.