"Foto erotiche e svilenti": demolita Alessandra Demichelis (che risponde senza freni)

L'avvocato di Pechino Express è stata sospesa per 15 mesi a causa di contenuti lesivi della professione forense: il giudizio dell'ordine e la replica della donna

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Soltanto pochi mesi fa attraversava l’India con uno zaino in spalla come concorrente di Pechino Express. Oggi, invece, Alessandra Demichelis deve fare i conti con una sospensione di 15 mesi dalla professione di avvocato, a causa delle foto osè che nell’ultimo anno ha pubblicato sulla sua pagina Instagram DC LegalShow. La notizia era arrivata alcune settimane fa, ma questa mattina il Consiglio distrettuale di disciplina dell’Ordine di Torino ha reso note le motivazioni.

Alessandra Demichelis, i motivi della sospensione

La ragione principale della sospensione dell’avvocato Alessandra Demichelis risiede negli scatti provocanti, ma anche più in generale dei contenuti portati sulla sua pagina Instagram, considerati ben lontani dai principi di "serietà e sobrietà" che stanno alla base del codice deontologico forense. L’avvocato è "responsabile di accaparramento di clientela tramite tecniche non lecite per farsi conoscere e per ricavare notorietà, compromettendo in modo rilevantissimo l’immagine della professione forense". Ad essere maggiormente sotto attacco sono diversi scatti che Demichelis aveva pubblicato inizialmente insieme ad una collega – che ha ben presto abbandonato il progetto DC LegalShow – e successivamente da sola: "Sono apparse esclusivamente immagini delle due avvocate, inizialmente all’insegna di eleganza ricercata e lussuosa, onde fornire al pubblico immagini di professioniste di elevato successo, accattivando il pubblico social con l’esposizione di due belle donne, raffinatamente abbigliate e agghindate e sempre accompagnate da accessori di lusso in bella mostra e non in posizioni "naturali", in un misto di "pubblicità occulta" (ai marchi) e/o autoreferenzialità del lusso. Successivamente si è virato verso immagini del tempo libero atte a destare attrazione fisica, con esposizione del corpo delle due professioniste, con generosa esposizione delle forme".

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Nelle 50 pagine del documento nel quale sono contenute le motivazioni della sospensione di Alessandra Demichelis, vengono descritte anche alcune delle immagini ritenute più lesive della professione. Tra le altre, una foto "davvero inqualificabile e svilente" nella quale appare inginocchiata sotto la scrivania di un collega uomo, seduto a gambe aperte. Ma anche "un’immagine con pretenziosità erotiche, che la ritrae da tergo, a schiena nuda e con la toga reclinata all’altezza dei fianchi", con la quale Demichelis ha raggiunto "l’apice della gravità deontologica, poiché la toga è simbolo in qualche misura, laicamente, sacrale per l’avvocatura".

La reazione di Alessandra Demichelis

Alessandra Demichelis non si è certo lasciata scoraggiare, e ha immediatamente condiviso la sua reazione alle motivazioni della sospensione. "Hanno scritto una cosa giusta: che banalizzo questo procedimento. Trovo assurdo che mi abbiano fatto un disciplinare per delle foto pubblicate su Instagram", ha dichiarato l’avvocato. E quando si parla di foto osé: "Alt. Il primo esposto mi è stato fatto quando non era stata pubblicata alcuna foto sconveniente. Quelle furono la risposta alla gogna mediatica e l’esposto del consiglio. Le condotte sono state gravissimamente lesive dei doveri di dignità e decoro, scrivono i giudici: avere aperto una pagina Instagram e aver postato delle foto vestita con tailleur e con borse griffate? Perché, ripeto, le foto cosiddette sexy non c’erano". E continua: "E hanno scritto "generosa esposizione delle forme": se non avessi una quarta di reggiseno e non avessi il sedere che ho, andrebbe tutto bene? A una che ha una prima non le avrebbero dato 15 mesi?".


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