Alberto Matano, intervista: “Il nuovo Pomeriggio 5? Il modello è la Vita in Diretta”

Il conduttore lancia una frecciatina al programma della concorrenza guidato da Myrta Merlino e racconta come si prepara a un nuovo anno di Vita in Diretta

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Mentre dall’altra parte della barricata del pomeriggio televisivo la concorrenza si ritrovava invischiata in un inferno di polemiche, dichiarazioni, incertezze sul futuro dopo l’inaspettato allontanamento di Barbara D’Urso da Pomeriggio 5, Alberto Matano, timoniere della Vita in Diretta si godeva un’estate di relax, divertimento e affetti, il più possibile lontano dalla tv, per ricaricare le batterie ed essere pronto a nuove battaglie per gli ascolti pomeridiani. La corazzata del pomeriggio di Rai Uno prenderà il largo lunedì 11 settembre, mentre la nuova versione di Pomeriggio 5, guidata da Myrta Merlino, è già in onda da questa settimana: un motivo per riaccendere la tv e scoprire che succede nel dopo-D’Urso.

Alberto Matano: "La Vita in Diretta torna in tv, e siamo pronti a fare sempre meglio"

Alberto Matano, come è andata questa estate?

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Vacanze benissimo, ho spento del tutto la televisione. E’ il mio metodo di disintossicazione sin da quando stavo al telegiornale. All’epoca avevo però ferie spezzettate durante l’anno quindi più brevi, ora invece con la Vita in Diretta tiriamo dritti per dieci mesi, quindi l’estate è proprio un momento di grande stacco. Ho trascorso lunghe vacanze a base di amici, amore, famiglia, mare, niente televisione: ho riacceso la tv due giorni fa.

Giusto in tempo per la nuova edizione di Pomeriggio 5, lo hai visto?

Certo, e ho visto anche i miei colleghi di Estate in Diretta che hanno fatto un ottimo lavoro, bravissimi Nunzia e Gianluca!

Ma della ‘nuova ‘ concorrenza, che ne pensi? Myrta Merlino è più temibile di Barbara D’Urso?

Ho visto la puntata, e ho letto anche tante cose in giro, sui social, dove molti utenti hanno commentato che quest’anno a Pomeriggio 5 si rifanno un po’ al nostro formato. E questo non può che farmi piacere. Ognuno poi lo ci mette la sua cifra ovviamente, però il modello sembra essere quello della Vita in Diretta; anche la nuova scenografia mi sembra che richiami un po’ la nostra, quindi questo mi fa piacere, vuol dire che abbiamo indovinato un format. D’altronde, non è la prima volta che i competitor guardano al servizio pubblico, quindi: bene!

Se dovessi mandare un messaggio a Barbara D’Urso e uno a Myrta Merlino che diresti?

Devo dire che sono entrambe due grandi professioniste. Quando abbiamo iniziato la concorrenza vinceva da anni adesso, nelle ultime due stagioni invece Vita in Diretta è risultato il programma leader di quella fascia oraria. Saremo quindi in sfida con una nuova concorrenza, ma sempre con la stessa cifra: rispetto e correttezza.

Quinto anno, si parte, come hai sottolineato, da una posizione vincente nella fascia oraria pomeridiana: più ascolti, più responsabilità?

L’emozione e l’energia è sempre la stessa. Questo è il quinto anno di Vita in Diretta , a me sembra ieri che abbiamo iniziato. Abbiamo ottenuto buoni risultati e siamo pronti a fare sempre meglio. E’ vero, aumentano gli ascolti e aumentano le responsabilità, per noi è un grande incoraggiamento, un grande regalo ma è anche una forte motivazione a crescere ancora.

Cinque anni al timone di una trasmissione quotidiana sono tantissimi, quale pensi sia il marchio che caratterizza la Vita in Diretta nella versione guidata da Alberto Matano?

Lo dico con umiltà e anche con orgoglio, ormai si parla della Vita In Diretta di Alberto Matano, perché quando ho cominciato a lavorare qui, ho portato delle idee: ho voluto uno studio molto essenziale, ho voluto un racconto molto minimalista, ho voluto che gli inviati fossero protagonisti, ho voluto un ritmo più serrato, ho voluto un tavolo dove accogliere gli ospiti, quindi credo di aver dato un formato a un programma che ha fatto la storia della televisione e di Rai Uno, condotto da grandissimi giornalisti prima di me. Io però credo di aver messo il mio: la mia esperienza, il mio bagaglio e anche la mia età, perché quando ho iniziato avevo 45 anni, ora ne ho 50, e quindi ho usato l’occhio di un quarantenne in un racconto rivolto a un pubblico del pomeriggio, di età alta. Questo credo sia stato il mio tocco, e sono stato molto sorpreso della grande risposta del pubblico a questo cambio nel segno del dinamismo, dell’essere un po’ asciutto.

Qualche cambiamento in vista della nuova stagione?

Lo studio è nuovo, ma squadra e formula che vince non si cambia. Avremo sempre al centro il racconto dei più importanti fatti di cronaca, per poi concludere con momenti più pop e leggeri. La vita in diretta è un programma che vince grazie al grande apporto corale, per me è un grande orgoglio potermi avvalere di tante professionalità diverse della Rai in tutto il territorio.

A parte la Vita in Diretta, hai già programmi per il sabato sera a partire da fine ottobre? Ti rivedremo a commentare le performance di Ballando con le Stelle?

Intanto per quattro sabati faccio Vita in Diretta il pomeriggio al posto di Italia Sì, altro per ora non so, aspettiamo cosa dirà Milly.

Se dovessi scegliere un’esperienza alternativa alla Vita in Diretta da fare in tv?

Ah non lo so, boh. Ballerino per una notte? (ride)


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