Alba Rohrwacher, chi è il compagno Saverio Costanzo (figlio di Maurizio): il rapporto con il padre salvato da Maria De Filippi

La protagonista de L'amica geniale 4 e il figlio di Maurizio Costanzo stanno insieme dal 2021: "Ho imparato ad amare la campagna, ma soprattutto lei".

Mara Fratus

Mara Fratus

Giornalista

Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon.

Saverio Costanzo e Alba Rohrwacher
Fonte: iPa

Questa sera, lunedì 11 novembre, Alba Rohrwacher vestirà i panni di Lenù (Elena) una delle protagoniste de L’amica geniale, la serie tratta dai romanzi di Elena Ferrante. L’attrice, in questa quarta stagione, prenderà il posto di Margherita Mazzucco, interprete della versione più adolescente di Lenù, e proprio su di lei e sulla storia d’amore con Nino si concentra la prima puntata di stasera, in onda su Rai 1. Talento e carattere da vendere contraddistinguono Rohrwacher: l’abbiamo potuta ammirare in tantissimi film, uno su tutti La solitudine dei numeri primi, diretto da Saverio Costanzo (figlio di Maurizio Costanzo) nel 2010.

Proprio sul set della pellicola, attrice e regista, che ora fanno coppia fissa, si sono conosciuti: "Piano piano si crea una famiglia di cinema che va al di là del cinema, con rapporti che sono diventati la mia vita. Con Saverio c’è stato un prima e un dopo: dopo La solitudine dei numeri primi è cambiato qualcosa dentro di me, perché è stato il mio primo lavoro così profondo sul corpo", raccontava Alba a L’Officiel. I due sono ufficialmente una coppia dal 2021, anche se pare si frequentassero già da prima ma hanno protetto il loro amore grazie alla grande riservatezza che li contraddistingue.

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Saverio Costanzo, chi è il figlio di Maurizio, compagno di Alba Rohrwacher

Il regista e sceneggiatore Saverio Costanzo è nato a Roma il 28 settembre 1975. Figlio di Maurizio Costanzo e della giornalista Flaminia Morandi, ha una sorella maggiore, Camilla. Dopo una laurea in sociologia della comunicazione alla Sapienza di Roma, Costanzo inizia a lavorare come conduttore radiofonico, sceneggiatore per telefilm della Rai e regista di spot pubblicitari, per poi trasferirsi a New York dove fa esperienza come aiuto-regista e documentarista. Con il tempo ha iniziato a girare dei lungometraggi, e con la sua opera del 2004 Private riceve i primi premi, come il Pardo d’oro e quello della giuria ecumenica durante il Festival di Locarno.

Nel 2025 viene premiato con il Nastro d’argento e il David di Donatello, come miglior regista emergente, mentre nel 2009 iniziò la trasposizione cinematografica del romanzo vincitore del premio Strega di Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, presentato poi al Festival di Venezia del 2010. Proprio durante le riprese di questo film Saverio Costanzo conobbe la sua attuale compagna, Alba Rohrwacher: "E pensare che detestavo la campagna, il miele, lo dicevo proprio: che noia questa storia della Rohrwacher, la campagna, il miele. E poi invece non solo ho imparato ad amare la campagna e il miele, ma soprattutto lei", raccontava il regista parlando dell’attrice che è appunto cresciuta nelle verdi campagne umbre.

Saverio Costanzo e il difficile rapporto con papà Maurizio, salvo grazie a Maria De Filippi: "Fu lei a riavvicinarci"

Molto riservato sulla sua vita privata, Saverio Costanzo non ha mai neanche parlato troppo del rapporto con suo padre Maurizio, una relazione complicata che con il tempo è stata ‘salvata‘ grazie all’intervento di Maria De Filippi: "Abbiamo avuto i nostri conflitti, come sempre tra il padre e il figlio maschio – raccontava Saverio al Corriere della SeraDevo molto a Maria. Fu lei a riavvicinarci. Andavano da Mességué perché lui doveva sempre dimagrire. Una volta Maria gli disse: portiamo anche tuo figlio. Allora avevo tredici anni, ed ero pure io un po’ grassoccio… Lui all’inizio non voleva: ‘ma no, che palle!’. Finì che ci divertimmo tantissimo, sembravamo Sordi e Verdone nel film ‘In viaggio con papà’. (…) All’inizio mi pareva uno sconosciuto. Poi mi resi conto che papà era un uomo di un umorismo straordinario. E così, complice una certa sorniona ironia tipica dei romani che condividiamo, ci siamo ammazzati dalle risate".


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